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RedFish - Tesi: "Strategia M&A per rafforzare le forniture a Leonardo"

Websim ha intervistato Luigi Punzo, ad dell'azienda italiana specializzata nella progettazione e fornitura di componenti per aerei e veicoli spaziali

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Leonardo, Airbus, Boeing. Sono tra i principali clienti di Tesi, azienda italiana specializzata nella progettazione e fornitura di componenti per aerei e veicoli spaziali. La società mira a crescere con il supporto del partner e socio RedFish Longterm Capital, holding industriale quotata (giudizio Buy con target price a 2,27 euro) che mira a valorizzare le PMI italiane. Websim ha intervistato Luigi Punzo, amministratore delegato di Tesi.

 

Il 2024 si è chiuso in linea con le aspettative (ricavi per 21 milioni di euro, con un EBITDA di 4,8 milioni)?

In generale, l'anno si è chiuso secondo le nostre aspettative, con un leggero incremento rispetto ai 21 milioni previsti, e un decremento in termini di Ebitda a causa di maggiori costi straordinari e di alcuni progetti che sono ancora in stallo per esigenze del committente finale, in questo caso Boeing. La crescita del fatturato, invece, è stata possibile grazie al momento favorevole dell'aeronautica e alla concretizzazione di alcuni programmi avviati l'anno precedente.

Qual è la vostra attuale esposizione ai principali player dell’aeronautica?

Lavoriamo quasi completamente nel comparto civile, fornendo componentistica metallica a Airbus e Boeing. In passato, la nostra esposizione a Boeing, in particolare sul progetto 787, era predominante. Tuttavia, a causa delle problematiche di qualità emerse negli ultimi anni, la ripresa del 787 è stata più lenta del previsto. Fortunatamente, abbiamo compensato con il successo dell'Airbus A321, che oggi viaggia a una produzione di circa 56 velivoli al mese.

Guardando al futuro, quali opportunità di crescita ci sono nel settore della difesa, considerando le iniziative di aumento della spesa europea in quest'area?

Storicamente abbiamo sempre operato nel settore civile per motivi etici e per la nostra adesione ai principi ESG. Tuttavia, abbiamo iniziato a esplorare il mondo della difesa in modo indiretto, progettando attrezzature e componenti non ascrivibili direttamente a mezzi d'offesa. Con il piano "Rearm Europe", prevediamo un leggero aumento della nostra quota di fatturato nel settore difesa, ma sempre mantenendo un approccio selettivo e coerente con i nostri principi.

Quali sono i pilastri della vostra strategia di crescita?

Puntiamo ad aumentare la massa critica nel settore aeronautico, sia attraverso crescita interna che acquisizioni strategiche. Leonardo, nostro principale cliente, ha spinto per una maggiore integrazione della catena di fornitura, quindi abbiamo ampliato la nostra offerta per includere prodotti finiti e ad alta integrazione. Inoltre, stiamo esplorando il settore dei materiali compositi, che stanno diventando sempre più importanti nell'industria aeronautica.

Quale ruolo ha avuto e ha Redfish nel vostro percorso di sviluppo?

Redfish ci ha supportato sia nella crescita manageriale che nella ricerca di opportunità di acquisizioni. L’ obiettivo è creare un campione nazionale nei trasporti integrando competenze aeronautiche, ferroviarie e navali.

Come state bilanciando il modello di impresa familiare con l’apertura a un player come Redfish?

L’Italia è caratterizzata da molte imprese familiari, e il passaggio generazionale è spesso una sfida. Abbiamo scelto di aprire il capitale a investitori per favorire la crescita e la managerializzazione dell’azienda, pur mantenendo il know-how e il controllo in mano alla famiglia. Questa combinazione tra gestione familiare e supporto finanziario esterno è, a nostro avviso, la formula vincente per lo sviluppo delle aziende italiane.

Avete progetti legati agli Stati Uniti che potrebbero essere influenzati dalle politiche commerciali di Trump?

Lavoriamo con Boeing sia direttamente che indirettamente, ma non abbiamo interesse a stabilirci negli Stati Uniti a causa delle barriere commerciali del settore aeronautico. Tuttavia, eventuali dazi potrebbero influenzare i costi dei materiali che acquistiamo dagli USA. Per mitigare questo rischio, abbiamo contratti diretti con Boeing che stabilizzano i prezzi dei materiali.

Ci sono progetti attuali di particolare rilievo su cui state lavorando?

Tra i più importanti c'è il contratto con Viking per la creazione di un hub logistico in Italia per i ricambi dei Canadair europei, oltre allo sviluppo di nuove componenti per i loro futuri velivoli. Inoltre, abbiamo ottenuto un'importante commessa con Leonardo per la produzione di una parte del pavimento del cockpit (cabina di pilotaggio, ndr) dell'Airbus A321. Infine, stiamo portando avanti un progetto di ricerca e sviluppo su un elicottero ultraleggero, che presenteremo alla fiera AERO Friedrichshafen in Germania ad aprile. Vogliamo così posizionarci in un nuovo segmento, ideale per la formazione di piloti e per usi turistici o privati.


Gianluca Brigatti

Giornalista Finanziario