ILBE - L’assemblea approva il bilancio d’esercizio

Iervolino and Lady Bacardi Entertainment, Ilbe, , società specializzata nella produzione di contenuti cinematografici e televisivi destinati al mercato internazionale, prima denominata Iervolino, oggi è poco mossa.
L’assemblea degli azionisti di Ilbe ha approvato il bilancio di esercizio 2021, e deliberato di assegnare a riserva straordinaria l’utile netto dell’esercizio.
Si ricorda che Ilbe ha chiuso l’esercizio con ricavi pari a 152,3 milioni di euro, +26% su base annua (120,7 milioni nel 2020)
L’EBIT, prima di alcuni oneri non ricorrenti per 0,9 milioni, ha raggiunto la cifra di 24,4 milioni di euro, +7,2% su base annua. L’incidenza dell’EBIT sui ricavi risulta pari al 16%, in lieve flessione rispetto al 18,9% dell’esercizio 2020.
L’utile netto di Gruppo si attesta a 18,4 milioni, in leggera diminuzione rispetto all’esercizio 2020 (19,5 milioni), per via del maggior peso degli oneri finanziari netti derivanti da differenze di cambio su contratti in valuta.
Il capitale investito netto è pari ad 114,9 milioni, aumentato di 32,2 milioni rispetto al 2020.
Il capitale circolante netto del Gruppo risulta positivo per 4,6 milioni, rispetto ai 5,9 milioni dell’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide al 31 dicembre 2021 sono pari a 3,2 milioni, stabili rispetto al 2020 (3,5 milioni).
Il Flusso di cassa complessivo assorbito nel periodo risulta negativo benché in miglioramento rispetto all’esercizio 2020 (-0,3 milioni vs -4,4 milioni al 31 dicembre 2020).
La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 presenta un saldo debitorio di 29,3 milioni, rispetto al 2020 quando era pari a 15,6 milioni, in aumento per via di alcuni pagamenti per gli investimenti in opere filmiche (film Lamborghini e Muti) del secondo semestre 2021, sostenuti con nuovi finanziamenti.
Il Backlog ha raggiunto 152,4 milioni, ed è suddiviso su tre esercizi, 2022, 2023, 2024, con circa la metà nel solo 2022.
Per l’esercizio 2022 è prevista una crescita dei ricavi e delle opere capitalizzate, mentre la dinamica della marginalità resterà leggermente più contenuta. In generale, il debito netto finanziario è previsto in lieve diminuzione.
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