FTSEMIB - Quarto trimestre positivo di seguito. L'Analisi Tecnica di Websim

FATTO
Il FtseMib (+0,30%, 25.800 punti) si avvia a chiudere il mese di settembre con una leggera perdita (al momento -0,8%), che tuttavia non impedisce al principale di PiazzaAffari di portare a termine il quarto trimestre positivo di seguito con un bilancio intorno a +2,80%.
Il NADEF (nota di aggiornamento del documento economico finanziario) approvato ieri dal Governo rivede le stime di crescita dell’economia italiana come segue:
PIL 2021 a +6% (precedente +4.5%), 2022 +4.2%, 2023 a +2.6%.
Deficit/PIL ’21 a 9.4% (da 11.8%), ’22 a 4.4% nel ’22 e 2.4% nel ’23.
Debito/PIL atteso a 153.5% (da 159.8% precedente).
Draghi ha parlato di un ritorno di interesse per l’Italia e ha precisato che le politiche fiscali del governo rimarranno espansive per i prossimi anni fino al 2024.
Il piano di riforme prosegue con la legge delega per la concorrenza attesa entro ottobre, mentre per la riforma fiscale è in discussione la revisione del catasto che non dovrebbe comportare un aumento della pressione fiscale. Sono già a disposizione 4.3 mld per ridurre il cuneo fiscale. Draghi ha indicato anche la possibilità di aumentare le spese per la Difesa per l’Italia e a livello europeo.
Le indicazioni sulla crescita attesa sono positive.
L’avanzamento delle riforme rimane un elemento fondamentale per poter accedere alle risorse previste nel PNRR e che aumentano la visibilità sulla crescita del PIL nei prossimi anni. Tra i titoli e settori che potrebbero beneficiare dalle indicazioni emerse ieri le società esposte a Superbonus come Poste e Fineco o titoli legati alla spesa per la difesa come Leonardo e Fincantieri .
Da inizio anno la performance del FTSEMIB oscilla intorno a +16,0%, quasi allineata a quella della media europea, Stoxx 600 +15,20%.
Ai prezzi attuali, i multipli di mercato del FtseMib sono ancora attraenti: P/E medio di 16,8x nel 2021, Dividend Yield 3,40%.
EFFETTO
Analisi tecnica. La bella reazione delle ultime settimanetre sedute ha ricomposto il quadro di breve e confermato il tono rialzista del quadro di lungo periodo, che appare sempre più avviato verso l'inversione della pluriennale tendenza ribassista. Segnali di riequilibrio sono arrivati con la riconquista di area 25.640 (chiusura del gap-down aperto lunedì scorso). Segnali di spinta invece si vedranno con il ritorno stabile sopra 26mila punti.
Operatività. Manteniamo una visione positiva. Comprare a mercato e incrementare alla prima chiusura sopra 26mila per target finale intorno a 32mila punti. Sfruttare eventuali pull back fin verso 25mila per acquisti sulla debolezza. Applicare uno stop prudenziale sotto 24mila punti.
Per investire sulle blue chip italiane con visione di lungo periodo, Borsa Italiana mette a disposizione diversi strumenti. Segnaliamo:
ETF iShares FTSEMIB UCITS (Acc)
Isin IE00B53L4X51
Da inizio 2021: +18,0%
Obiettivo di investimento dell'ETF è quello di fornire il rendimento netto totale dell’Indice di Riferimento (ossia il FTSEMIB), dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L’Indice di Riferimento comprende le 40 azioni più liquide e a maggior capitalizzazione di mercato quotate sulla Borsa Italiana e selezionate da FTSE Italia Joint Executive Group. Non distribuisce dividendi. Spese correnti 0,33% annuo. I primi dieci titoli in termini di peso specifico sono i seguenti. Leggi il documento KID.
Per chi vuole concentrarsi sulle società a media capitalizzazione è disponibile il seguente:
ETF Lyxor Ftse Italia Pmi Pir 2020 (Dr) Acc.
Isin: FR0011758085
Da inizio 2021: +28,50%
L'ETF, conforme alla normativa UCITS, ha come obiettivo replicare il benchmark FTSE Italia PIR Mid Cap Net Tax Index, rappresentativo della performance dei 60 titoli a media capitalizzazione più importanti e più liquidi quotati su Borsa Italiana. Valuta di denominazione Euro. Spese correnti 0,40% annuo. I primi dieci titoli in termini di peso specifico sono i seguenti. Leggi il documento KID.
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