EMAK - Previsioni positive sul semestre, lieve calo del fatturato
In un contesto caratterizzato da forte incertezza ed una visibilità ridotta, da inizio anno sono stati registrati incrementi degli ordinativi, specialmente in alcune aree di business

Nei primi tre mesi del 2024, il Gruppo Emak ha conseguito ricavi consolidati pari a € 170,1 milioni, -1% su base annua.
Sulla diminuzione ha inciso il calo organico delle vendite, pari al 5,5%, in parte compensato dagli effetti positivi della variazione dell’area di consolidamento, pari al 4,3%.
L’EBITDA adjusted ha raggiunto 21,8 milioni (12,8% dei ricavi), rispetto ai 25,3 milioni (14,7% dei ricavi) del pari periodo 2023. La variazione dell’area di consolidamento ha contribuito per 1,1 milioni.
A livello organico, il margine industriale è risultato in linea su base annua, mentre il calo delle vendite e l'incremento dei costi hanno comportato un effetto leva negativo.
L’EBIT è stato pari a 13,7 milioni (8,1% dei ricavi), contro il dato di 18,2 milioni (10,6% dei ricavi) del primo trimestre dello scorso esercizio.
L’utile netto consolidato è pari a 7,9 milioni, rispetto ai 11,4 milioni nel 2023. Il risultato ha risentito dei maggiori oneri finanziari dovuti all’incremento dei tassi di interesse di mercato e al maggiore livello dell’indebitamento lordo.
La posizione finanziaria netta passiva si attesta a € 231,5 milioni, rispetto a € 227,2 milioni al 31 marzo 2023 e € 191,5 milioni al 31 dicembre 2023. Il dato 2024 include € 46,8 milioni derivanti dall’applicazione del principio contabile IFRS 16 (€ 41,5 milioni a marzo 2023 e € 43,9 milioni a dicembre 2023) e € 5,9 milioni di debiti finanziari per l’acquisto delle residue quote di partecipazione di minoranza (€ 10 milioni a marzo 2023 e € 6 milioni a dicembre 2023). L’incremento della posizione finanziaria netta rispetto al 31 dicembre 2023 riflette la stagionalità del business ed incorpora l’impatto finanziario per il completamento dell’acquisizione di PNR effettuata a gennaio per un ammontare pari a € 14,1 milioni.
In un contesto caratterizzato da forte incertezza ed una visibilità ridotta, da inizio anno sono stati registrati incrementi degli ordinativi, specialmente in alcune aree di business. Le tensioni nell’area del Mar Rosso hanno comportato un rallentamento nelle catene di approvvigionamento, causando ritardi di consegna che hanno influenzato negativamente il fatturato del primo trimestre. L’adeguamento alle mutate condizioni logistiche ha consentito al Gruppo di recuperare il ritardo già all’inizio del secondo trimestre.
Sulla base delle attuali condizioni di mercato, il management confida nella possibilità di raggiungere un risultato di vendite al semestre superiore allo stesso periodo del 2023.
L’Amministratore Delegato Luigi Bartoli ha commentato: “Il dato di vendite del primo trimestre si conferma su livelli storicamente importanti, anche se impattato dalla complessa situazione di mercato e della logistica internazionale. La visibilità del mercato rimane limitata, i segnali positivi dell’entrata ordini ed il miglioramento delle consegne che stiamo registrando, ci rendono fiduciosi sui risultati del secondo trimestre. Ci attendiamo un contributo positivo dalle acquisizioni completate negli ultimi 18 mesi.”
Il Gruppo Emak sviluppa, produce e distribuisce un’ampia gamma di prodotti in tre aree di business. La prima riguarda l’outdoor power equipment, e comprende prodotti destinati al giardinaggio, all’attività forestale e all’agricoltura quali decespugliatori, rasaerba, trattorini, motoseghe, motozappe e motocoltivatori. La seconda, denominata pompe e high pressure water jetting, comprende pompe a membrana destinate al settore agricolo (irrorazione e diserbo), pompe a pistoni per il comparto industriale, idropulitrici professionali, unità idrodinamiche e macchine per l’urban cleaninig. La terza è dedicata ai componenti ed accessori per i primi due settori.