Cofle, l'inflazione in Turchia frena ancora

Notizia positiva per la società, che genera il 50% del suo fatturato nel Paese

Produzione Cofle

L'inflazione turca frena per il nono mese consecutivo. A febbraio, è stata pari al 39,05% su base annua, in calo rispetto al 42,1% di gennaio. E' la prima volta dal giugno 2023 che scende sotto il 40%. 

Lo scorso gennaio, la Banca Centrale del Paese ha tagliato il tasso di riferimento di 250 punti base, dal 47,5% al 45%. In una nota, la CBT ha scritto che la stretta monetaria ha “rafforzato il processo di disinflazione”.

I risvolti per Cofle 

Cofle, leader nella produzione di sistemi di comando per i settori agricolo, off-road e automotive, genera circa il 50% del suo fatturato consolidato in Turchia. 

Websim Corporate Research ha assegnato al titolo Cofle il giudizio Buy (Molto Interessante), con target price pari a 8,05 euro.

 "Una contrazione del tasso di inflazione turca depone a favore di un processo di normalizzazione del mercato turco che riveste un ruolo particolarmente significativo per Cofle, sia quanto a mercato di sbocco Agritech che per gli insediamenti produttivi del gruppo, che negli ultimi anni avevano sofferto di un rilevante inflazionamento della base costi", commentano gli analisti.

Cosa fa Cofle

Il Gruppo Cofle, fondato nel 1964, è una multinazionale specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello mondiale di cavi e sistemi di comando a distanza per il settore off-road vehicles, automotive e after market automotive. Per la realizzazione dei suoi prodotti la Società si avvale di 6 stabilimenti localizzati in Italia (1), Turchia (3), India (1) e Brasile (1). Cofle vende i propri prodotti in 38 Paesi a circa 294 clienti. Dall’11 novembre 2021, Cofle è quotata sul mercato Euronext Growth Milan.

AZIONI:

Rosa Aimoni

Redattrice Finanziaria