BORSA dell'INDIA - Paese che vai, scandalo che trovi. L'Analisi Tecnica di Websim

Crediamo che il listino di Mumbai rappresenti una delle opportunità più allettanti tra i mercati emergenti
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FATTO
L'indice BSE Sensex di Mumbai scende dell'1,4%, estendendo la perdita da inizio 2023 al -2,50%, in controtendenza rispetto all'andamento delle principali borse mondiali.

Restano sotto pressioni le azioni e le obbligazioni delle società della galassia Adani. Stamattina l'azione perde il -5% e scivola sui minimi degli utimi nove mesi. Da inizio anno -17%. 

Intanto, le accuse della società americana di ricerca finanziaria, Hindenburg, finiscono in tribunale. 

La capogruppo dell’impero del miliardario Gautam Adani, definito da Forbes il secondo uomo più ricco del mondo, ha annunciato l'intenzione di fare causa. 

Hindenburg Research, in un rapporto pubblicato tre giorni fa, aveva accusato il gruppo indiano di un uso improprio dei paradisi fiscali, di debiti sostanziali nascosti e di altre debolezze finanziarie.

Jatin Jalundhwala, capo dello studio legale del gruppo di Ahmedabad ha detto che avvierà azioni sia in India che negli Stati Uniti per ottenere compensazioni per i danni subiti. In un comunicato, i legali della compagnia definiscono l'azione della Hindenburg Research come un “attentato intenzionale e sconsiderato da parte di un soggetto straniero" e sottolineano "l'obiettivo di sabotare l'offerta di titoli per la sottoscrizione pubblica”.  

Su un altro fornte, il governo indiano, che la settimana prossima presenta la legge di bilancio del 2023, dovrebbe continuare a dare sostegno alla crescita: gli economisti sentiti da Bloomberg si aspettano mediamente per quest’anno fiscale un incremento della spesa pubblica del +12,5% anno su anno a 44.400 miliardi di rupie (544 miliardi di dollari).

Indice BSE Sensex. Gli ultimi nove anni sono terminati con un guadagno, se la performance viene espressa in Euro. Un dato eccezionale se confrontato con quello degli indici principali del globo. Sotto il profilo dei fondamentali, secondo i riferimenti aggiornati di Bloomberg, il P/E medio della borsa indiana è intorno a 22,40x. 

La Borsa indiana rappresenta attualmente il terzo mercato azionario in termini di peso specifico nel comparto degli Emergenti. Nel corso del 2022 ha superato la Corea del Sud.  

 

EFFETTO
Analisi tecnica.
La tendenza di fondo dell'indice BSE Sensex è saldamente e strutturalmente rialzista. L'indice della borsa indiana si muove a ridosso dei massimi storici sia in valuta locale (la Rupia), sia in Euro, come sotto evidenziato dai due grafici. Supporto di forte valenza in area 52/50mila. Livello di allerta nella fascia 50mila punti.

Operatività. Crediamo che il segmento azionario indiano rappresenti una delle opportunità più attraenti tra i mercati emergenti in ottica di lungo periodo. Si può sfruttare lo scenario di debolezza per costruire una posizione. In direzione opposta, pronti a incrementare la posizione alla prima chiusura sopra 63mila/770 punti. 

INDICE BSE SENSEX  


Per investire con la massima diversificazione sulla Borsa indiana, Piazza Affari mette a disposizione alcuni strumenti specializzati. Tra questi il seguente ETF che sovraperforma nel periodo l'indice BSE Sensex grazie alla sua particolare struttura:

Franklin Ftse India Ucits - Usd (Acc)
Isin: IE00BHZRQZ17
Da inizio 2023: -0,9%

Obiettivo dell'ETF è quello di replicare con acquisti fisici (azioni e non derivati) l'andamento delle principali blue chip della borsa indiana tramite l'Indice FTSE India 30/18 Capped. Quotato nel giugno 2019. Valuta di denominazione USD, valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,19%. Leggi il documento KID. 

Gli indici FTSE Russell UCITS Capped sono ponderati per la capitalizzazione di borsa e progettati per limitare la concentrazione in ogni singola azione nel rispetto dei requisiti di diversificazione richiesti dall'Unione Europea (UCITS). In particolare, l'indice Capped FTSE India 30/18 rappresenta la performance delle società medio/grandi quotate sulla borsa indiana. Per evitare una concentrazione eccessiva in ogni singola azione, il peso di ciascun componente è limitato ogni trimestre di modo che quello della più grande azienda non superi il 30% e l'eventuale peso delle altre aziende non superi il 18%. 

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