FINE FOODS - Intervista al nuovo CEO Oriani
Messaggi positivi in linea con quelli già espressi la scorsa settimana nell’intervista a Teleborsa.

Fatto
In un’intervista a Corriere Economia, Pietro Oriani, nuovo CEO di Fine Foods conferma le linee strategiche del gruppo: da un lato, puntare sull’R&D e su una maggiore diversificazione per rafforzare la posizione nei settori nutraceutico e cosmetico, in particolare sulla nutraceutica dove Fine Foods si propone come un vero e proprio partner tecnologico dei clienti e confida di traslare questa capacità sulla cosmetica, che è la più recente delle BU del Gruppo.
Dall’altro Fine Foods punta ad incrementare la produzione in conto terzi nel pharma, grazie a importanti accordi pluriennali già sottoscritti.
L’azienda, che ha chiuso il primo semestre 2023 con ricavi per Eu123mn e un EBITDA in crescita del 27%, prevede l’ampliamento del sito produttivo di Brembate, destinato a diventare operativo entro il primo trimestre del 2026 e capace di produrre 1,5 miliardi di dosi di un prodotto blockbuster per una grande multinazionale farmaceutica.
Si tratta di un’ulteriore conferma della dimensione internazionale di Fine Foods che esporta all’estero fra i l 60% e il 70% dei suoi prodotti e vanta clienti come Sanofi e Menarini.
Questa espansione consentirà di siglare nuovi contratti e richiederà l’assunzione di almeno 100 nuove risorse.
Oriani, forte della sua esperienza in Intercos, dove ha contribuito alla crescita del gruppo fino a un fatturato di quasi Eu1bn , mira a replicare un simile percorso di successo in Fine Foods, mantenendo un ritmo di crescita doppio rispetto al mercato di riferimento (5%) e una profittabilità in linea con la qualità della produzione.
Effetto
Messaggi positivi in linea con quelli già espressi la scorsa settimana nell’intervista a Teleborsa. Apprezziamo la rapidità con cui Pietro Oriani d…
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