La telemedicina di International Care Company (ICC) sbanca a Piazza Affari

Websim intervista il management

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International Care Company si è quotata in borsa lo scorso 8 dicembre, dopo aver raccolto in fase d’Ipo 2,5 milioni di euro (in caso di esercizio dell’opzione greenshoe). La domanda è stata pari a 4 volte l’offerta. L’esordio è stato pirotecnico: +50%. Il giorno successivo il titolo ha guadagnato un altro +12,52%. 

La società con sede ad Agrate Brianza, a Nord di Milano, è attiva nei servizi di assistenza a domicilio e a distanza.  Si va dalla telemedicina con televisite e videovisite, a diversi servizi di assistenza a domicilio (invio di farmaci a casa, invio medici, infermieri, asa e oss a domicilio), dall’assistenza in viaggio (rientro anticipato, trasporti sanitari, consulti medici e pratiche amministrative) all’assistenza auto (guasti e problemi al veicolo) e casa (artigiano a domicilio). Nel pacchetto di servizi offerti ci sono anche la gestione sinistri e un call & Sat center a disposizione.

ICC ha fra i clienti prevalentemente aziende, banche, utiliy, broker e compagnie assicurative. Con la quotazione, la società punta a rinforzare la brand awarness presso i clienti corporate, ad accrescere la visibilità nel mercato finanziario. Ma non ci sono soltanto gli obiettivi di marketing, il gruppo vuole arricchire, anche attraverso acquisizioni, il già ampio know how tecnologico a disposizione. 

In progetto c’è anche l’espansione nei mercati esteri. Icc è già ben posizionata per raggiungere l’obiettivo, in quanto dei 4,5 milioni di fatturato realizzati nel 2020, oltre il 30% è stato generato fuori dall’Italia (circa il 25% in Europa, e circa il 6% nel resto del mondo). Inoltre, già oggi vanta di una rete formata da 140 partner a livello mondiale

La società è nata nel 2018, e nel 2021 è diventata PMI innovativa. A dispetto della giovane età, il bagaglio di esperienza alle spalle è rilevante. Infatti, l’attuale configurazione societaria è una risulta di diversi cambiamenti avvenuti nel corso tempo. In passato, il gruppo operava in ambito assicurativo, questo bagaglio di conoscenze ha aiutato il management a comprendere i bisogni delle persone, a fornire pronte risposte.

"È una società votata al futuro", afferma l’A.D. e Presidente Gualtiero Ventura. "Operiamo, fra le altre, in due grandi macro aree dal forte potenziale di crescita, ossia la sanità digitale e la silver age. Quest’ultima, nei prossimi anni, dovrebbe raggiungere un volume d’affari globale di 400 miliardi di dollari".

Sul fronte della sanità digitale, ICC opera attraverso una centrale operativa, con personale medico a disposizione h24. Il fulcro del business è la piattaforma di telemedicina DOC24, app che permette di effettuare in qualsiasi momento una videovisita con un medico e di monitorare i parametri vitali, grazie a dei device integrati e al collegamento con APP Salute. In caso di problemi, scatta immediatamente un’allert al personale sanitario: "La tecnologia è importante, ma l’apporto umano è fondamentale, perché non basta il rilevamento, ma in caso di criticità bisogna anche essere pronti ad agire. Noi siamo una società di problem solving in real time", sottolinea l’a.d. 

Anche per quanto riguarda la silver age (il mercato di beni e servizi dedicato agli over 65) la tecnologia è fondamentale, e non solo per l’aspetto sanitario. 

La società sta valutando diverse soluzioni tecnologiche che permettano di intervenire al primo segno di problema dell'anziano, senza rischiare che passi troppo tempo dal momento dell’evento alla scoperta dello stesso da parte di un familiare o della badante. "Fondamentale in questo ambito è lo sviluppo della relazione con i cargiver, ossia le persone che si occupano dell’anziano. Noi, anche attraverso gli psicologi, sviluppiamo con loro un dialogo, per capire quali siano le effettive necessità dell’assistito", conclude Ventura. 


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