CIRCLE - E' pronta a smaterializzare i faldoni
Websim intervista il management

L’obiettivo di Circle per il nuovo anno è utilizzare le risorse derivanti dall’aumento di capitale per chiudere acquisizioni o alleanze. Centrarlo le permetterebbe di offrire ai clienti nuovi servizi in grado di rendere la catena della logistica intermodale sempre più efficiente. Inoltre, la società genovese potrebbe potenziare i suoi servizi di consulenza che aiuteranno le aziende del settore a cogliere le migliori opportunità offerte dai fondi europei.
L’azienda, fondata nel 2012, è quotata su Euronext Growth Milan, ed è specializzata nello sviluppo di software per l’innovazione e la digitalizzazione dei settori portuali e della logistica intermodale. "Noi lavoriamo per rendere più smart e più green la catena della logistica", racconta a Websim Luca Abatello, presidente di Circle. "Per farlo mettiamo a disposizione piattaforme fortemente innovative, digitali e modulari per ogni singola necessità dei nostri clienti tra cui figurano anche grandi operatori del settore".
Nel portfolio clienti, infatti, si trovano - tra gli altri - brand come Ikea, FCA Group, Fratelli Orsero, ma anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale e quelle del Mar Ligure Occidentale e Orientale. "Al momento siamo al lavoro su alcuni progetti innovativi”, prosegue Abatello, “per esempio stiamo sviluppando un software per la notarizzazione dell’interchange, significa che i documenti riguardanti la merce scambiata vengono totalmente smaterializzati e sono opponibili a terzi, conferendo validità legale al documento digitale. Questa è una grande novità, perché prima su questo punto c’era molta confusione".
Il fatturato dell’azienda è risultato in crescita del 31% nel primo semestre del 2021, con un valore della produzione che si è attestato a 4,2 milioni sui 3,2 fatti registrare nello stesso periodo dell’anno precedente. L’ebitda è arrivato a 0,30 milioni e l’utile netto a 0,32 milioni.
Per il futuro si attende un’ulteriore crescita, trainata anche da un altro importante fronte di sviluppo per Circle che riguarda il mondo green e dei progetti europei. "Abbiamo scelto, come nuovo pilastro della nostra strategia, di focalizzarci sul fronte della riduzione delle emissioni e dell’inquinamento. In pratica, ci occupiamo di progetti europei attraverso un’attività di consulenza che permette di accompagnare le aziende a sfruttare al meglio tutte le opportunità messe a disposizione dall’Europa".
Questo filone di business ha visto recentemente un rafforzamento del team: lo scorso maggio, infatti, è stata completata l’acquisizione del 51% di Magellan Circle, una newco di diritto portoghese costituita il 27 novembre 2020 a Porto che svolge attività di advocacy presso le Istituzioni europee, soprattutto nella Penisola Iberica e a Bruxelles, per catturare tutte le opportunità derivanti dal fondo Next Generation EU.
Proprio Magellan Circle si è aggiudicata fondi per oltre 360mila euro per la realizzazione del progetto europeo Waste2BioComp, approvato dalla commissione Europea nell’ambito del programma Horizon. L’obiettivo è trasformare i rifiuti organici in componenti biologici sostenibili, dimostrando la possibilità di produrre su larga scala prodotti e materiali biologici alternativi alle materie tradizionali a elevato impatto ambientale.
Il gruppo articola la sua attività dalle sue sedi a Bruxelles e Porto, oltre a quelle italiane di MIlano, Genova e Trieste.
Lo scorso maggio l’assemblea dei soci ha dato il suo via libera all’aumento di capitale, per massimi 1,91 milioni di euro, al fine di accelerare il piano di sviluppo di Circle. Un piano che prevede il potenziamento dei tre software proprietari, con particolare focus su Milos e MasterSped/Trade, il lancio dei nuovi servizi federativi, il rafforzamento dell'offerta consulenziale di Connecting EU (oggi quindi Next Generation EU e PNRR) e il perfezionamento di alcune operazioni M&A.
"Abbiamo già due operazioni in pre due diligence", spiega il presidente di Circle, "una sarà nel mondo dell’utilizzo della blockchain, delle tecnologie di notarizzazione e dell’intelligenza artificiale. L’altra sarà finalizzata a semplificare le procedure di import ed export portando la catena della logistica a recuperare un 20-30% di efficienza. Durante il 2022, ci piacerebbe completare almeno queste due operazioni, che a seconda dei casi avranno la forma dell’acquisizione, della joint venture o dell’alleanza strategica".
www.websim.it