ALLCORE - Doppia opzione di crescita, organica e con acquisizioni

Websim Corporate stima  una crescita media annua dell’utile per azione del 30% nel periodo 2023-2026. In più, ci sono quaranta milioni di euro di risorse per la crescita attraverso acquisizioni

Raggi di luce interconnessi, su sfondo scuro, rappresentano il tech.

In Italia ci sono 120.000 dottori commercialisti, all’incirca uno ogni duemila abitanti. Ma un livello così alto di densità è giustificato: oltre a essere uno dei paesi più oppressivi per quanto riguarda il carico fiscale, è anche ai primi posti della classifica della complessità. Insomma, le circa cinque milioni di aziende attive, per la stragrande maggioranza microscopiche e quasi per nulla strutturate per affrontare una burocrazia fiscale oppressiva, non hanno altra possibilità di cavarsela se non affidandosi ad un commercialista. 

Bisogna partire da qui, per iniziare a conoscere Allcore , società leader nell’erogazione di servizi di consulenza fiscale e contabile, arrivata in borsa poco più di due anni fa con l’intenzione di accelerare un percorso di crescita già ben impostato. Dall’anno della fondazione, il 2016, la vecchia Soluzioni Tasse ha compiuto passi da gigante: nel periodo 2018-2022 la crescita media annua dei ricavi è stata del 43%. Nel 2022 i ricavi sono arrivati a 34 milioni di euro, con un Ebitda di 6 milioni di euro, margine del 13,8%. Websim Corporate stima per l’anno passato una crescita del giro d’affari nell’ordine del 20%, mentre il 2024 dovrebbe arrivare a sfiorare i cinquanta milioni di euro.

Come si spiegano questi tassi di crescita in un panorama presidiato da un agguerrito esercito di consulenti? Comi ci si può fare largo in un paese dove ci sono anche 240.000 avvocati, per una parte importante tributaristi?
La risposta è nella Rete, nel mondo social e nella comunicazione ai tempi del digitale. Il fondatore e presidente Gianluca Massini Rosati ha sfruttato al meglio le nuove possibilità del marketing e ha avviato una struttura di acquisizione della clientela completamente nuovo per un settore perlopiù fermo alle pratiche del passa parola e della stretta di mano. 
Mutuando le tecniche di vendita dei settori digitalmente più avanzati, Allcore è arrivata a circa seimila clienti, dato fermo a fine 2022. Un’ampia maggioranza di questi, “è stata ingaggiata e poi acquisita tramite conversione dei lead generati grazie a campagne di marketing e di comunicazione”, spiega Stefano Corneliani, co autore della nota insieme a Chara Tavazzi.

Il marketing è strategico, costa, ma rende: a fronte dei 130.000 euro spesi ogni mese per le campagne di reclutamento, si generano circa duemila lead: il punto di partenza della catena del valore. I contatti, prosegue nella spiegazione l’analista, vengono presi in carico dalla rete di vendita e smistati successivamente ai 21 studi di commercialisti federati. Le PMI bisognose di aiuto, ottengono per prima cosa un’analisi della propria situazione fiscale, successivamente, si passa all’erogazione di un servizio di consulenza tributario, occasionale o continuativo. A questo punto, al nuovo cliente, Allcore propone anche altri prodotti: ricerca e formazione del personale, software gestionali, servizi di tesoreria e custodia di cripotovalute, consulenza strategica e immobiliare. In questi anni, "Allcore ha sviluppato 5 nuovi business verticali capaci di coprire un’ampia porzione della domanda di servizi in arrivo dalle PMI, generando, quindi traendo benefici, da opportunità di cross selling con la clientela acquisita”, si legge nella nota di Websim Corporate. Le cinque attività restano complessivamente minoritarie, visto che tre quarti dei ricavi, (60% dell’Ebitda) vengono dall’area fiscale, ma il resto è caratterizzato da una reddittività di qualche punto percentuale più alta.

Corneliani parla esplicitamente di un “metodo Allcore” e di un “management pionieristico, votato all’innovazione”, ma anche pragmatico. Così com’è, questa struttura a basso assorbimento di capitale, ha le potenzialità per mettere a segno una crescita media annua dell’utile per azione del 30% nel periodo 2023-2026. Ma in più, conclude l’analista, “grazie all’elevato cash conversion, stimiamo che la posizione finanziaria netta possa raggiungere quota 21 milioni nel 2026, garantendo fino a quaranta milioni di euro di risorse per la crescita attraverso acquisizioni”.

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Marino Masotti

Caporedattore