WallStreet tentenna, solo l'oro dà soddisfazione
L'oro si avvia a chiudere la settimana sui massimi da tre mesi, spinto dalle turbolenze geopolitiche

La borsa degli Stati Uniti si muove in lieve ribasso, S&P500 e Nasdaq -0,2%.
Non ci sono dati macroeconomici di rilievo in agenda ma ci sono le trimestrali di alcune grandi società statunitensi.
Metabolizzato l'intervento di Powell, l'attenzione è sempre concentrata sull'evoluzione dello scenario in Medio Oriente. Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che uno degli obiettivi della campagna militare nella Striscia di Gaza è di porre fine alla responsabilità di Israele sull'enclave costiera palestinese. "Gallant ha delineato gli obiettivi della campagna, tra cui l'eliminazione di Hamas e la distruzione delle sue capacità militari e governative, la completa rimozione della responsabilità di Israele nella Striscia di Gaza e la creazione di una nuova realtà di sicurezza nella regione", si legge in una nota dell'ufficio del ministro.
Titoli Wall Street
Netflix +1%, allunga il +16% di ieri grazie alla promozione di Morgan Stanley. Approfondimento di analisi tecnica nella rubrica Fatti & Effetti.
Tesla -2%, al contrario, estende il -9% di ieri.
SLB -2%. Il colosso dei servizi all'industria petrolifera che fino a poco fa si chiamava Schlumberger, ha chiuso il trimestre con un utile per azione in linea alle aspettative degli analisti. I ricavi sono saliti meno del previsto, a 8,31 miliardi di dollari, +12,5% anno su anno
American Express +1% ha battuto le aspettative per quanto riguarda l'utile per azione. I ricavi sono aumentati del 13% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 15,4 miliardi di dollari. La società è arrivata al sesto trimestre consecutivo di ricavi record grazie a una spinta consumistica travolgente dal dopo pandemia. L'utile ha superato le aspettative crescendo del 30% a 2,45 miliardi di dollari. La spesa totale dei possessori della carta è aumentata del 7%, a 420 miliardi di dollari. American Express mette in evidenza che le famiglie e le imprese non hanno perso la loro propensione a spendere per uscire: le spese per viaggi e intrattenimento sono aumentate del 13%, grazie soprattutto alla spesa per i ristoranti.
Regions Financials -15%. La banca attiva nel Sud degli Stati Uniti chiude il trimestre con utile e ricavi sotto le aspettative, sono saliti i prestiti erogati ma i depositi hanno registrato un calo del 7% a 1,85 miliardi di dollari.
Le borse dell’Europa scendono. Indice EuroStoxx50 -1,1%. FtseMib di Milano -1%. Tutti in rosso anche i settori. Solo il Farmaceutico galleggia sulla parità. Peggio di tutti Materie di Base -2%.
L'indice Stoxx 600 ha perso circa il -3% nell'arco della settimana, più o meno quanto lasciato sul terreno dal FtseMib.
Titoli Piazza Affari: Nexi +3% resta sotto i riflettori per le attese speculative. Saipem -4% è la peggior blue chip. Generali -2%, penalizzata dalla notizia che l'impatto delle catastrofi naturali nei primi nove mesi è stato superiore alle attese. Eni +0,4%. JP Morgan alza il target price a 19,5 euro.
Ferragamo -4%, chiude i nove mesi con ricavi pari a 844 milioni di euro, in calo dell'8,3% a cambi correnti e del 9,2% a cambi costanti rispetto ai primi nove mesi del 2022, per effetto anche della riduzione di perimetro sia nel canale Retail che Wholesale. E’ stato sorprendentemente debole il risultato del canale delle vendite dirette. Mediobanca e Morgan Stanley hanno abbassato stamattina il target price rispettivamente a 11,90 e 11,50 euro.
Brunello Cucinelli +3%, termina i primi nove mesi con un balzo dei ricavi del 27,5% a cambi correnti (+28,8% a cambi costanti) a quota 818,4 milioni di euro e alza la guidance per fine anno.
Germania. I prezzi alla produzione hanno registrato a settembre il maggior calo su base annua da quando i dati hanno iniziato a essere rilevati nel 1949, alimentando le speranze di un ulteriore allentamento dell'inflazione: -14,7%. Il dato non ha sorpreso del tutto gli analisti che si aspettavano comunque una contrazione del -14,2%.
Macrovariabili
Il petrolio Brent e WTI sale anche oggi, seguito di quanto rivelato ieri sera dal Pentagono: una base militare degli Stati Uniti in Siria è stata attaccata da droni, un razzo sparato dallo Yemen è stato intercettato da un cacciatorpediniere della marina statunitense. Si va verso la seconda settimana positiva.
L'oro ritrova la sua identità di bene rifugio e sale fino a 1.982 dollari l’oncia, da 1950 di ieri. Si sta per chiudere la seconda settimana di spinta.
Si è attenuata leggermente la pressione in vendita sui bond governativi, dopo i dati sulla Germania. Treasury Note a dieci anni a 4,91%. Biennale a 5,10% di rendimento. La curva dei tassi è sempre meno invertita.
BTP decennale a 4,89%, Bund a 2,89%. Spread a 199 punti base. Per il Btp decennale questa è l'ottava settimana di ribasso delle ultime dieci. Stasera a mercato chiuso S&P Global emetterà la sua sentenza sul rating, attualmente 'BBB' con outlook stabile. Viene considerata ad oggi remota l'opzione di un taglio del rating. Se stasera, S&P dovesse lasciare tutto invariato, rating e outlook, lunedì prossimo ci potrebbero essere degli acquisti di ricopertura sui nostri BTP, che dovrebbero consentire anche una chiusura dello spread.
Cross Euro dollaro a 1,0580. Settimana in lieve ribasso per il dollaro.
Bitcoin in rialzo del 3,5% oltre i 29mila dollari. Secondo alcuni esperti, le criptovalute potrebbero svolgere la funzione di asset rifugio nell'attuale fase di turbolenza.
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