Tutte in rialzo le borse dell'Asia Pacifico, Amazon cambia l'umore di WallStreet

Le comunicazioni del trimestre di Amazon sembrano aver innescato stanotte il rimbalzo dell’azionario mondiale.

Il future del Nasdaq guadagna lo 0,7%.

Le borse dell’Europa dovrebbero prendere atto con un po’ di ritardo dei toni prudenti arrivati ieri dalla BCE, il future dell’indice EuroStoxx50 sale dello 0,3%.

In Asia Pacifico, l’indice Nikkei di Tokyo è in rialzo dell’1%, è -1% il bilancio provvisorio della settimana.

Mentre la valuta è sui minimi da fine 2022, il governo giapponese fa spere di essere pronto a prendere "tutte le misure adeguate" sul mercato dei cambi a sostegno dello yen. Lo ha detto il ministro delle Finanze del Giappone Shunichi Suzuki, ribadendo la contrarietà dell’esecutivo all'eccessiva volatilità presente sul mercato dei cambi, e ricordando come la valute debbano essere basate sui fondamentali economici. Interrogato se le autorità siano intervenute giovedì, Suzuki non ha voluto commentare. La debolezza dello yen condiziona i costi delle importazioni e stimola ulteriormente l'aumento dei prezzi al consumo. A questo riguardo un nuovo pacchetto economico è stato formalizzato dall’esecutivo con incentivi per ridurre i costi del carburante e tagli fiscali. Sul mercato obbligazionario i rendimenti sui titoli decennali si sono avvicinati al limite dell'1% fissato dalla banca centrale.

Indice Hang Seng di Hong Kong +1%, è -0,5% la settimana. Indice CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +0,5%, è a +0,7% la settimana. Emerge oggi dai dati diffusi dall’Ufficio nazionale di statistica (NBS) della Cina, che le aziende industriali cinesi hanno visto aumentare i profitti a settembre per il secondo mese consecutivo, un ulteriore segnale dell’impatto positivo fornito dal sostegno politico al settore manifatturiero. I profitti industriali sono aumentati dell’11,9%, dopo l'impennata del 17,2% di agosto. “La produzione industriale si è espansa in modo stabile", ha dichiarato Yu Weining, statistico della NBS. Nel report di commento ai dati, lo strategist di Australia & New Zealand Banking Group,  Zhaopeng, scrive che il settore “sta toccando il fondo”. 

Kospi di Seul  +0,2%, è a -3% la settimana. Indice BSE Sensex di Mumbai in rialzo dell’1% in avvio di seduta, a questi prezzi il bilancio settimanale è circa -3%.

Ieri Wall Street ha chiuso in ribasso, Nasdaq -1,8%.

Ricavi in rialzo e utile quasi triplicato per Amazon  nel terzo trimestre. I risultati hanno spinto il titolo al rialzo di circa il 7% nel dopoborsa. ”Abbiamo avuto un terzo trimestre solido con la crescita di AWS che ha continuato a stabilizzarsi, i ricavi della nostra raccolta pubblicitaria che sono saliti e l'aumento significativo dell'utile operativo e del flusso di cassa", ha detto l'amministratore delegato Andy Jassy. L'utile netto è salito a 9,9 miliardi di dollari, o 94 centesimi per azione a fronte dei 58 centesimi su cui scommettevano gli analisti. I ricavi sono aumentati del 13% a 143,1 miliardi, con le vendite in nord America che hanno segnato un +11% e quelle internazionali un +16%. I ricavi di Amazon Web Services sono saliti del 12,3% a 23,1 miliardi, sotto i 23,20 miliardi delle previsioni del mercato. L'utile operativo della divisione è balzato a 7 miliardi rispetto ai 5,4 miliardi dello stesso periodo dell'anno scorso. Per il quarto trimestre Amazon prevede ricavi in una forchetta fra i 1670 e i 170 miliardi di dollari e un utile operativo fra i 7 e gli 11 miliardi, in rialzo quindi rispetto ai 2,7 miliardi dello stesso periodo dell'anno precedente.

Macrovariabili

Treasury note a dieci anni a 4,85% di tasso di rendimento, 10 punti base in meno di ieri. Ha avuto un buon esito, ieri sera, l’asta dei titoli a sette anni. 

Bund a 2,85%. BTP a 4,86%. Spread 200 pb.

Euro dollaro a 1,056.

Oro a 1.989 dollari l’oncia. 

Petrolio Brent e WTI in rialzo dell’1%. L’esercito americano ha colpito obiettivi iraniani in Siria, sollevando nuove preoccupazioni per un ampliamento del conflitto Israele-Hamas. 

Bitcoin a 34.100 dollari.

Titoli Piazza Affari

StM Jefferies, BNP Paribas, Cowen e JP Morgan abbassano il target price.