Future di WallStreet deboli, gli americani viaggiano e spendono

American Express è arrivata al sesto trimestre consecutivo di ricavi record grazie a una spinta consumistica travolgente dal dopo pandemia. 

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La borsa degli Stati Uniti dovrebbe aprire in ribasso, future Nasdaq -0,2%.

Non ci sono dati macroeconomici di rilievo in agenda ma ci sono le trimestrali di alcune grandi società statunitensi.

Titoli

SLB -2%. Il colosso dei servizi all'industria petrolifera che fino a poco fa si chiamava Schlumberger, ha chiuso il trimestre con un utile per azione in linea alle aspettative degli analisti. I ricavi sono saliti meno del previsto, a 8,31 miliardi di dollari, +12,5% anno su anno

American Express +1% ha battuto le aspettative per quanto riguarda l'utile per azione. I ricavi sono aumentati del 13% rispetto all'anno precedente, raggiungendo i 15,4 miliardi di dollari. La società è arrivata al sesto trimestre consecutivo di ricavi record grazie a una spinta consumistica travolgente dal dopo pandemia. L'utile ha superato le aspettative crescendo del 30% a 2,45 miliardi di dollari. La spesa totale dei possessori della carta è aumentata del 7%, a 420 miliardi di dollari. American Express mette in evidenza che le famiglie e le imprese non hanno perso la loro propensione a spendere per uscire: le spese per viaggi e intrattenimento sono aumentate del 13%, grazie soprattutto alla spesa per i ristoranti.

Regions Financials -5%. La banca attiva nel Sud degli Stati Uniti chiude il trimestre con utile e ricavi sotto le aspettative, sono saliti i prestiti erogati ma i depositi hanno registrato un calo del 7% a 1,85 miliardi di dollari.

Le borse dell’Europa scendono.  Indice EuroStoxx50 -1,1%. FtseMib di Milano -1%. Tutti in rosso anche i settori. Solo il Farmaceutico galleggia sulla parità. Peggio di tutti Materie di Base -2%.

L'indice Stoxx 600 ha perso circa il -3% nell'arco della settimana, più o meno quanto lasciato sul terreno dal FtseMib.

Germania. I prezzi alla produzione hanno registrato a settembre il maggior calo su base annua da quando i dati hanno iniziato a essere rilevati nel 1949, alimentando le speranze di un ulteriore allentamento dell'inflazione: -14,7%. Il dato non ha sorpreso del tutto gli analisti che si aspettavano comunque una contrazione del -14,2%.

FED. Nel suo intervento di ieri sera, Jerome Powell ha lasciato intendere che prepara una nuova pausa nella aggressiva campagna di rialzi di interesse avviata dalla Fed. Pur spianando la strada a mantenere il costo del denaro invariato alla prossima riunione del 31 ottobre-1 novembre, il presidente della Fed ha lasciato comunque la porta aperta a ulteriori strette guardando avanti, liberandosi di fatto le mani da ogni vincolo su come procedere. La Fed procederà con "cautela" di fronte alle "incertezze vecchie e nuove" e alle “elevate tensioni geopolitiche che pongono importanti rischi all’attivita' economica globale”. La Fed - ha spiegato - è molto attenta ai recenti dati che hanno mostrato la "resilienza della crescita economica e della domanda di lavoro. Ulteriori prove di una persistente crescita sopra il trend o di un mercato del lavoro potrebbe mettere a rischio i progressi sull'inflazione e garantire un'ulteriore stretta della politica monetaria”.

Macrovariabili

Il petrolio Brent e WTI sale anche oggi, seguito di quanto rivelato ieri sera dal Pentagono: una base militare degli Stati Uniti in Siria è stata attaccata da droni, un razzo sparato dallo Yemen è stato intercettato da un cacciatorpediniere della marina statunitense. Si va verso la seconda settimana positiva.

L'oro ritrova la sua identità di bene rifugio e sale fino a 1.982 dollari l’oncia, da 1950 di ieri. Si sta per chiudere la seconda settimana di spinta. Approfondimento nella rubrica Fatti & Effetti.

Si è attenuata leggermente la pressione in vendita sui bond governativi, dopo i dati sulla Germania. Treasury Note a dieci anni a 4,93%. Biennale a 5,10% di rendimento. La curva dei tassi è sempre meno invertita. BTP decennale a 4,91%, Bund a 2,92%. Spread a 199 punti base. Stasera a mercato chiuso S&P Global emetterà la sua sentenza sul rating, attualmente 'BBB' con outlook stabile. Viene considerata ad oggi remota l'opzione di un taglio del rating. Se stasera, S&P dovesse lasciare tutto invariato, rating e outlook, lunedì prossimo ci potrebbero essere degli acquisti di ricopertura sui nostri BTP, che dovrebbero consentire anche una chiusura dello spread. 

Cross Euro dollaro a 1,057.

Bitcoin in rialzo del 3,5% oltre i 29mila dollari. Secondo alcuni esperti, le criptovalute potrebbero svolgere la funzione di asset rifugio nell'attuale fase di turbolenza.

Titoli Piazza Affari

Nexi +3% resta sotto i riflettori per le attese speculative.

Generali -2,2%, penalizzata dalla notizia che l'impatto delle catastrofi naturali nei primi nove mesi è stato superiore alle attese.

Azimut -1%. Barclays taglia il target a 24,50 euro.

Enel -1%. RBC taglia il target price a 7 euro.

Eni +0,4%. JP Morgan alza il target price a 19,5 euro.

Ferragamo -4%, chiude i nove mesi con ricavi pari a 844 milioni di euro, in calo dell'8,3% a cambi correnti e del 9,2% a cambi costanti rispetto ai primi nove mesi del 2022, per effetto anche della riduzione di perimetro sia nel canale Retail che Wholesale. E’ stato sorprendentemente debole il risultato del canale delle vendite dirette. Mediobanca e Morgan Stanley hanno abbassato stamattina il target price rispettivamente a 11,90 e 11,50 euro.

Brunello Cucinelli +3%, termina i primi nove mesi con un balzo dei ricavi del 27,5% a cambi correnti (+28,8% a cambi costanti) a quota 818,4 milioni di euro e alza la guidance per fine anno.

Tim -1,6%. Il governo è convinto che il piano di riassetto di Telecom Italia incentrato sulla vendita della rete fissa del gruppo al fondo statunitense Kkrr avrà successo. Lo ha detto il ministro per le imprese e il made in Italy Adolfo Urso. Il primo azionista di TIM, Vivendi si esprimerà ufficialmente sull'offerta di Kkr nelle prossime assemblee degli azionisti, ha detto il CFO Francois Laroze, ribadendo che i francesi si aspettano un prezzo di 30 miliardi di euro per la rete fissa. Laroze ha aggiunto che Vivendi valuterà nei prossimi mesi tutte le opzioni per quanto riguarda la propria partecipazione in Tim.

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Marino Masotti

Caporedattore