BTP: resiste al rincaro petrolio se lo stretto di Hormuz resta libero
L'impennata del prezzo del petrolio, sui massimi degli ultimi cinque mesi a seguito della guerra Iran-Israele, rischia di riaccendere l'inflazione, la nemica giurata dall'investimento obbligazionario
Petrolio alle stelle: perché preoccupa?
Il Brent è salito oltre i 75 dollari al barile e potrebbe spingersi fino a 90, secondo alcune stime. Questo aumento alimenta i timori di una nuova ondata inflazionistica, che potrebbe spingere le banche centrali ad alzare i tassi.
Per i BTP un rialzo dei tassi si tradurrebbe in un calo del valore sul mercato secondario. Ma tutto dipende da dove nasce questo rincaro del greggio.
Il ruolo chiave dello Stretto di Hormuz
Il vero osservato speciale è lo Stretto di Hormuz, punto di transito fondamentale per petrolio e gas, in particolare dall’Arabia Saudita e altri paesi del Golfo.
Se una crisi geopolitica – come quella tra Iran e Israele – dovesse bloccare il passaggio delle petroliere, la riduzione dell’offerta potrebbe far schizzare i prezzi, alimentando l’inflazione e quindi il rischio per i titoli obbligazionari.
Inflazione o rallentamento? Il dilemma dei mercati
Nonostante i rischi, i dati più recenti mostrano una dinamica diversa:
- I dazi imposti dagli Stati Uniti hanno penalizzato più la crescita economica che i prezzi;
- Le vendite al dettaglio e gli indicatori prospettici sono deboli, soprattutto negli USA;
- L'inflazione, invece, è sotto controllo, sia negli Stati Uniti che in Europa.
Risultato? I tassi sono rimasti relativamente stabili e lo spread BTP-Bund è contenuto, attorno ai 90 punti base.
Come difendere il portafoglio
Cosa fare se la situazione dovesse peggiorare?
- In caso di forte inflazione, meglio puntare sui BTP Italia
- Se invece la crescita resta debole e i tassi calano, i BTP Valore possono offrire rendimenti interessanti, ma attenzione: molti titoli sono sopra la pari.
- Scadenze entro i 5 anni restano le più prudenti.
- L’oro resta un rifugio: le banche centrali lo stanno accumulando
Guarda il video: BTP Italia: le nostre analisi a valle della pubblicazione delle cedole