In Austria non si fidano più del Treasury, meglio il BTP
Raiffeisen Capital Management. Il primo gestore patrimoniale dell’Austria ha approfittato del recente rimbalzo per scaricare Treasury, in questo momento sono meglio BTP e OAT francesi

Sui Treasury torna il sereno dopo la più grande flessione settimanale dal 2001, il decennale è poco mosso a 4,35%, dieci punti base in meno del giorno prima, il trentennale tratta a 4,78%, dal 5% toccato nella notte tra martedì e mercoledì della scorsa settimana.
In Europa c'è qualche modesta tensione sul Bund, penalizzato dalla domanda fiacca registrata stamattina dall'asta dei titoli a cinque anni. Il BTP decennale è poco mosso dopo la forte discesa del rendimento innescata dall'inaspettato miglioramento del rating sovrano dell'Italia da parte di S&P.
Sale il rischio Treasury
Le acque restano comunque mosse, in vista di un altro passaggio importante, l’asta da 13 miliardi di dollari dei Treasury a vent’anni.
Il premio associato al rischio del possesso del decennale, resta in prossimità dei massimi dal 2014 a 0,71%, ha riferito la Federal Reserve Bank di New York.
“Ci sono reali preoccupazioni fondamentali che spingono i rendimenti al rialzo, oltre che semplici investitori in uscita a causa della volatilità del mercato”, ha scritto in una nota Ed Yardeni, fondatore di Yardeni Research a New York. Il premio a termine, è il compenso richiesto dagli investitori per sostenere il rischio di fluttuazione dei tassi di interesse nel corso della vita del titolo.
Con il debito non si scherza
Per un mondo super indebitato come il nostro, le fluttuazioni fuori norma delle obbligazioni viste la scorsa settimana non possono essere archiviate frettolosamente come il fisiologico su è giù dei prezzi: è magari concesso, anche se solo fino a un certo punto, ignorare i ribassi del Nasdaq o delle Magnifiche 7 del tech, ma è vitale che il cruciale sistema di allocazione dei prestiti statali funzioni sempre al meglio. Per questa ragione, il Segretario al Tesoro, Scott Bessent ha deciso di fare qualche precisazione sul tema rilasciando un’intervista a Bloomberg TV.
Circa la possibilità di una discesa in campo del Tesoro, ipotesi di cui si era parlato nei giorni più caldi della volatilità, “siamo ben lontani dal dover intervenire”, ha detto Bessent. Ma “abbiamo una vasta gamma di strumenti che possiamo utilizzare”, nel caso ce ne fosse bisogno.
Tra questi, c'è il programma di riacquisto dei titoli più vecchi. “Potremmo aumentare i riacquisti se volessimo”. Parlando anche come ex gestore di hedge fund, il segretario ha detto che una lezione appresa nel corso della sua carriera è stata quella di “non guardare a ciò che accade nell'arco di una settimana”. La storia del trading è “il tessuto cicatriziale che ti porti dietro”, ha precisato, ricordando il fallimento del 1998 di Long Term Capital Management, crack finanziario da imputare a niente altro che all’eccesso di leva finanziaria.
C'è chi non si fida più dei Treasury
Il rimbalzo dei bond degli ultimi giorni è stata per alcuni investitori l’occasione per alleggerire le posizioni sul debito degli Stati Uniti. Tra questi c’è Raiffeisen Capital Management.
Il primo gestore patrimoniale dell’Austria preferisce avere un approccio prudente in quanto “la politica dell’Amministrazione statunitense si muove in direzioni che contemporaneamente alimentano l’inflazione e frenano la crescita, una dinamica in contrasto con gli interessi del Tesoro USA. In considerazione dell’imprevedibilità delle mosse della Casa Bianca, manteniamo per ora una posizione neutrale in termini di duration sui titoli di Stato Usa, privilegiando invece i titoli di Stato europei, in particolare francesi e italiani”, si legge nel report mensile sugli investimenti firmato dalla Chief Investment Officer, Karin Kunrath.
Analisi tecnica BTP 10 anni
Dal punto di vista grafico, negli ultimi tre anni il Btp decennale ha avviato un solido recupero, che ha portato il rendimento dal picco negativo del 5% nel 2023 al picco positivo del 3,15% di fine 2024. L'inversione di rotta degli ultimi mesi non ha compromesso il movimento di recupero. La soglia critica è intorno al 4,20%
Operatività. Consideriamo il pull back una interessante occasione per comprare BTP sulla debolezza. Perciò confermiamo la view positiva di lungo periodo. Sfruttare sistematicamente le risalite del rendimento verso il 3,70%/4,0% per acquisti. Pronti a incrementare la posizione sulla forza alla prima chiusura, confermata su base settimanale, sotto 3,50%. Obiettivo finale nel range 3,15%/3,0%.

Ci sono diversi strumenti che consentono di intervenire in ottica speculativa LONG/SHORT o soltanto LONG in ottica di lungo periodo.
Per puntare in ottica speculativa a un rimbalzo dei prezzi dei BTP (discesa dei rendimenti) c'è il seguente strumento. Leggi il documento KID:
ETP WisdomTree BTP 10Y 3x Leverage Daily
Isin: IE00BKT09149 (3BTL)
Per puntare a un ribasso dei prezzi (aumento dei rendimenti) c'è il seguente strumento. Leggi il documento KID:
ETP WisdomTree BTP 10Y 3x Short Daily
Isin: IE00BKS8QM96 (3BTS)
Per investire direttamente sul Btp c'è il seguente ETF:
Amundi Italy BTP Government Bond 10Y UCITS Acc
Isin: LU1598691217 (BTP10)
Da inizio 2025: +0,30%
L'ETF punta a replicare l'indice MTS Mid Price Italy 10y Target Maturity. L'indice MTS Mid Price Italy 10y Target Maturity (EUR) replica i titoli di Stato italiani con scadenza 10 anni. L'indice viene calcolato sulla base dei prezzi medi delle obbligazioni sottostanti. La scadenza obiettivo è complessivamente pari a 10 anni. Valuta di denominazione Euro. Commissioni totali annue 0,165%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
Per investire sui bond dell'area euro in ottica di brevissimo termine, a basso rischio e senza subire l'effetto del cambio euro dollaro, è disponibile il seguente ETF, che stacca anche un dividendo annuale:
Franklin Euro Short Maturity Ucits Etf (Distribuzione)
Isin: IE00BFWXDY69 (FLES)
Da inizio 2025: +0,70%
L'ETF investe principalmente in titoli di debito investment grade a tasso fisso o variabile e a breve termine denominati in Euro ed emessi da governo e emittenti privati anche non europei. L'ETF potrà investire fino al 20% del patrimonio in titoli di debito di qualità inferiore, includendo titoli aventi rating sub-investment grade. Valuta di denominazione Euro. Commissioni totali annue 0,05%. Distribuisce un dividendo annuale. Leggi il documento KID.