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Il BTP Italia arriva in un contesto favorevole alle obbligazioni

Per chi cerca opportunità nelle obbligazioni, l'Europa è meglio degli Stati Uniti: la BCE potrebbe anche andare oltre quel che si aspetta il mercato, un'occasione d'oro per i BTP a lunga scadenza  

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La Fed aspetta e Trump si infuria 

Per ben 22 volte Jerome Powell ha ripetuto il verbo “aspettare” durante la conferenza post meeting del Federal Open Market Committe di questa settimana. Il  governatore è stato monotono, ma anche chiaro sulle prossime mosse, un po’ il contrario di quel che avviene con le comunicazioni di Donald Trump, sempre vivaci, qualche volta confuse.

Dalla Federal Reserve non è però arrivata solo una noiosa ripetizione della parola "attesa", qualche messaggio è stato lanciato. Il più importante riguarda la stagflazione: “i rischi di un incremento della disoccupazione e di alta inflazione, stanno aumentando”, è scritto nel comunicato. Oggi, il governatore Michael Barr, ha rilasciato in Islanda dichiarazioni analoghe: "Mi aspetto che le tariffe portino a un aumento dell'inflazione negli Stati Uniti e a una minore crescita sia negli Stati Uniti che all’estero, a partire dalla fine di quest'anno", ha affermato a margine di un evento.

Trump se l’è presa e ieri è intervenuto per negare ci sia un problema di inflazione negli Stati Uniti, oltre che per dare dello sciocco a Powell sulla conferma dei tassi d’interesse. Per quanto riguarda la crescita invece, da qualche giorno, il presidente degli Stati Uniti è più cauto, in alcune occasioni ha ammesso che ci potrebbe essere una fase di transizione

Dan Ivascyn di Pimco è tra quelli che non vede un semplice rallentamento: nell’intervista rilasciata al Financial Times, il Chief Investment Officer avverte che la probabilità di una recessione economica negli Stati Uniti è la più alta degli ultimi anni. La minaccia di una concomitante ripartenza dell’inflazione, spinge PIMCO, uno dei colossi mondiali della gestione del risparmio, a tenere un atteggiamento prudenza sui Treasury, soprattutto su quelli a lunga scadenza: un modesto sovrappeso è solo sulla parte a breve della curva.

La BCE va di fretta, una "rinascita" per i bond 

In Europa, dove la sirena di allarme sulla crescita suona da tempo e l’inflazione è sempre più fredda, la banca centrale procede spedita, senza le esitazioni della Federal Reserve, sulla via dell’allentamento monetario: ci sono qui, le condizioni ideali per puntare sulle obbligazioni.

Negli Stati Uniti, tra quelli che si preparano a venire in Europa, oltre al nuovo Papa, Francis Robert Prevost, c’è anche un investitore di alto rango come KKR. Nella lettera inviata alla clientela questa settimana, uno dei più grandi fondi d’investimento, afferma che il credito europeo è un’opportunità interessante.

Christopher Sheldon, co-head of credit and markets di KKR e Tal Reback, global investment strategist for credit and markets, parlano di una “rinascita” in corso e ricordano che l’Europa beneficia, come in passato, di livelli di indebitamento bassi. Gli strategist del fondo che gestisce 286 miliardi di dollari in carta di debito aziendale, mettono in evidenza la relativa tranquillità del mercato del credito, dovuta al fatto che la componente retail è modesta, rispetto agli Stati Uniti.

Tassi sempre più bassi

Quel che vale per il credito aziendale vale più o meno per i governativi, primi beneficiari della discesa dei tassi.

La BCE ha già tagliato sette volte il costo del denaro dal giugno del 2024 e il mercato si aspetta che la discesa continui. Oggi in Europa siamo al 2,25%, due punti percentuali in meno della scorsa estate. I future sull’Euribor a tre mesi danno i tassi verso la fine dell’anno all’1,75%.

Secondo un operatore di sala di Intermonte, l’assenza di spinte inflazionistiche potrebbe spingere Francoforte ad andare ancora più giù: “Mi aspetto almeno un quarto di punto più in basso di quel che stima il mercato, forse anche mezzo punto”. In questo contesto di bassa crescita economica, politica monetaria espansiva e bassa inflazione, la strategia vincente potrebbe essere quella di puntare sul debito governativo europeo di durata medio lunga. I tassi di rendimento infatti, dovrebbero scendere di più nell’area cinque - dieci anni, la curva dovrebbe essere meno schiacciata e pagherà sempre meno restare parcheggiati sui BOT e sul debito a breve. 

BTP in rimonta sul Bund

Secondo l’operatore, BTP è un’ottima occasione di investimento, in quanto, in assenza di stress, il differenziale con il Bund dovrebbe continuare a scendere, arrivando nel corso dell’anno ben sotto quota cento punti base, circa trenta in meno dei massimi da inizio anno toccati a inizio aprile. E’ possibile che il percorso sia accidentato, in quanto la carta italiana, quando la volatilità sale, resta ancora una delle più bersagliate dalle vendite, non solo per i problemi dell’Italia, ma molto più banalmente, perché è la più liquida.

Le cose potrebbero cambiare a breve, in meglio per il BTP, se ila sera di venerdì 23 maggio, Moody’s deciderà che è arrivato il momento di alzare il rating sul debito italiano, oggi Baa3 con Outlook Stabile. Se, come si aspetta Giada Giani, economista di Citigroup, ci sarà un apgrade, l’emissione del nuovo BTP Italia prevista da martedì 27 maggio, potrebbe dare ancora più vigore all’operazione.

Analisi tecnica BTP 10 anni 

Dal punto di vista grafico, negli ultimi tre anni il Btp decennale ha avviato un solido recupero, che ha portato il rendimento dal picco negativo del 5% nel 2023 al picco positivo del 3,15% di fine 2024. L'inversione di rotta degli ultimi mesi non ha compromesso il movimento di recupero. La soglia critica è intorno al 4,20%

Operatività. Consideriamo ogni eventuale pull back una interessante occasione per comprare BTP sulla debolezza. Perciò confermiamo la view positiva di lungo periodo. Sfruttare sistematicamente le risalite del rendimento verso il 3,70%/4,0% per acquisti.

Pronti a incrementare la posizione sulla forza alla prima chiusura, confermata su base settimanale, sotto 3,50%. Obiettivo finale nel range 3,15%/3,0%.

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Ci sono diversi strumenti che consentono di intervenire sul debito europeo in ottica di medio/lungo periodo. 

Per investire direttamente sul Btp c'è il seguente ETF:

ETF Amundi Italy BTP Government Bond 10Y UCITS Acc 
Isin: LU1598691217 (BTP10)

Da inizio 2025: +1,40%

L'ETF punta a replicare l'indice MTS Mid Price Italy 10y Target Maturity. L'indice MTS Mid Price Italy 10y Target Maturity (EUR) replica i titoli di Stato italiani con scadenza 10 anni. L'indice viene calcolato sulla base dei prezzi medi delle obbligazioni sottostanti. La scadenza obiettivo è complessivamente pari a 10 anni. Valuta di denominazione Euro. Commissioni totali annue 0,165%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

Chi vuole un rendimento più alto può prendere in considerazione il seguente strumento quotato a Piazza Affari sulle obbligazioni societarie denominate in Euro con rating investment grade. Duration 4,90 anni.

ETF Axa IM Euro Credit Pab UCITS
Isin: IE000JBB8CR7 (AIPE)

Da inizio 2025: +1,20%

L'ETF investe "con gestione attiva" in obbligazioni societarie denominate in Euro con rating investment grade. La selezione dei titoli si basa su criteri di sostenibilità e su un modello di investimento quantitativo/fondamentale. L’indice di spesa complessiva (TER) è pari allo 0,20% annuo. Valuta di denominazione/quotazione EURO. Non distribuisce dividendo. Replica fisica totale acquistando tutti i componenti dello stesso. Yield medio 4%. Leggi attentamente il documento KID.

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Marino Masotti

Caporedattore