I dazi sono un'incertezza corrosiva, ma le aziende assumono
L'economia degli Stati Uniti ha creato 139mila posti di lavoro, meglio delle aspettative. E’ in atto un rallentamento, questo si può dire, ma tutto sommato non è molto rilevante: dollaro in ripresa

Conteggio buste paga
L'economia degli Stati Uniti ha creato 139 mila posti di lavoro nei settori non agricoli a maggio, ottomila in meno del risultato di aprile ma meglio delle aspettative. Il dato di oggi era molto atteso, in quanto avrebbe potuto mostrare una caduta delle assunzioni dovuto agli sconvolgimenti introdotti dalla Casa Bianca con i dazi.
E’ in atto un rallentamento, questo si può dire, ma tutto sommato non è molto rilevante. I segnali di una perdita di spinta ci sono, si vedono principalmente nella revisione dei dati relativi ai due mesi precedenti: complessivamente, sono state eliminati quasi centomila nuovi posti di lavoro.
C'è un'incertezza corrosiva
"I datori di lavoro hanno ‘accumulato manodopera’ anche in presenza di un'enorme incertezza corrosiva", ha affermato Carl Weinberg, capo economista di High Frequency Economics, in una nota. "Licenziare i lavoratori costa denaro e riteniamo che le aziende siano diventate riluttanti a mandare via persone, dal momento che non hanno visto la portata dei dazi di Trump".
Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile al 4,2%, in linea alla lettura precedente e
alle stime degli economisti. - I salari orari medi sono aumentati di 15 centesimi, lo 0,42%, a 36,24 dollari; rispetto a un anno prima, + 3,87%. La settimana media lavorativa è rimasta invariata a 34,3 ore. La partecipazione della forza lavoro è stata pari al 62,4%, a 1 punto percentuale di distanza dai livelli del febbraio 2020, prima dell'inizio della pandemia di coronavirus.
Ma il mercato del lavoro tiene
“Una crescita dell'occupazione più forte del previsto e un tasso di disoccupazione stabile evidenziano la resilienza del mercato del lavoro statunitense nonostante gli shock recenti", ha affermato in una nota Lindsay Rosner, head of Multi-Sector Fixed Income Investing di Goldman Sachs Asset Management.
A valle il dato, si è assistito a un indebolimento dei Treasury a lunga scadenza ed al rafforzamento del dollaro, arrivato a 1,141 su euro.
Intanto la Fed indugia
Con la Federal Reserve oggi concentrata sulla gestione dei rischi legati all'inflazione, il report non dovrebbe far cambiare l’approccio di politica monetaria: Rosner si aspetta che tassi fermi nel meeting di giugno. "Riteniamo che sia necessario un rallentamento dei dati sul mercato
del lavoro affinché la Fed possa continuare il suo ciclo di allentamento".
In attesa di altri dati sull'inflazione
Gli economisti di Bloomberg Intelligence segnalano che alcuni elementi del rapporto non sono così tanto rassicuranti, “Il tasso di disoccupazione è rimasto stabile per ragioni “sbagliate”, non perché i posti di lavoro sono abbondanti, ma perché i lavoratori stanno abbandonando il mercato. È possibile che ciò sia dovuto al timore di essere espulsi più avanti”, si legge nella nota di commento firmata da Anna Wong e Stuart Paul.
I dati di maggio suonano quindi come una conferma di quel che la Federal Reserve si sta aspettando, un graduale rallentamento del mercato del lavoro. Quel che resta da vedere è sul lato dell’inflazione: prima di far ripartire l’allentamento monetario, servono altre prove del raffreddamento dei prezzi al consumo, in particolare, secondo Wong e Paul, bisogna vedere se le aziende, di fronte ai dazi, si sentiranno sufficientemente forti da far pagare il conto ai clienti, o se invece, accetteranno una perdita di marginalità.
Analisi tecnica Treasury decennale
Graficamente, l'irruzione di Trump e della sua guerra commerciale a 360 gradi (timori per gli effetti sull'inflazione) ha favorito una risalita del rendimento fino a sfiorare il 5% a metà gennaio. Il mercato è tornato ad essere ottimista quando la FED ha confermato l'intenzione di tagliare il costo del denaro, sebbene non abbia fissato un calendario preciso, e quando l'economia americana ha cominciato a mostrare segnali di raffreddamento.
Operatività
Consideriamo risalite del rendimento decennale nel range 4,75-5,0% un'occasione sistematica di acquisto con un ottimo rapporto rischio/rendimento. Il decennale tornerà ad avere un tono positivo solo se il rendimento scenderà nuovamente sotto il 4%. Pronti a incrementare sulla forza in caso di rottura al ribasso di questo livello con obiettivo in area 3,60%. Grafico del rendimento del Treasury 10 anni:
Per investire in ottica speculativa LONG/SHORT sulla scadenza decennale sono disponibili i seguenti:
WisdomTree US Treasuries 10Y 3x Daily Leveraged
Isin: IE00BKT09032 (3TYL)
WisdomTree US Treasuries 10Y 3x Daily Short
Isin: IE00BKS8QT65 (3TYS)
I due strumenti forniscono un rendimento totale composto triplo rispetto alla performance giornaliera long/short dell'indice BNP Paribas US Treasury Note 10Y Future, che replica i futures sui titoli del Tesoro USA decennali. Leggi il documento KID.
Per investire sulla parte breve della curva dei titoli di Stato statunitensi, in modo da approfittare di un eventuale rafforzamento del Dollaro, uno degli strumenti messi a disposizione del mercato è il seguente ETF:
SPDR® Barclays 1-3 Year US Treasury Bond
Isin: IE00BC7GZJ81 (TRS3)
Da inizio 2025: -7,30%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance dei Treasury Bond Usa con una maturità media tra 1 e 3 anni tramite l'indice Barclays 1-3 year US Treasury Bond. Costo annuo 0,15%. Distribuisce un dividendo semestrale. La variazione del prezzo dell'ETF è sensibile alla oscillazione del Dollaro Usa: prezzo in crescita in corrispondenza di una rivalutazione del Dollaro. Leggi il documento KID.
Per investire sulle scadenze più lunghe (quindi più rischiose perchè soggette a maggiori variazioni di prezzo) sono disponibili altri strumenti specializzati. Segnaliamo il seguente:
SPDR® Barclays 10+ Year US Treasury Bond
Isin: IE00BYSZ5V04 (LUTR)
Da inizio 2025: -8,6%
Obiettivo è replicare la performance dei Treasury Bond Usa con una maturità da 10 anni in su denominati in dollari statunitensi. Scadenza: 10+ anni. Rating: AAA. L’indice di spesa complessiva (TER) dell'ETF è pari allo 0,15% annuo. Distribuisce un dividendo semestrale. Leggi il documento KID.
C'è anche la possibilità di investire sul segmento Corporate USA tramite il seguente:
ETF Axa IM US High Yield Opportunities UCITS
Isin IE000IAPH329 (AHYU)
Da inizio 2025: -6,2%
Obiettivo dell'ETF è sovraperformare l’indice ICE BOFA US High Yield al fine di cogliere le opportunità offerte dal mercato obbligazionario high yield statunitense prevalentemente attraverso un’attenta selezione del credito mantenendo un tracking error contenuto rispetto all’indice. Commissioni totali annue 0,35%. E' ad accumulazione dei proventi e perciò non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi attentamente il documento KID. Altri dettagli:
Duration: 3,40 anni;
Yield to maturity (rendimento a scadenza) del 7,63%;
L'85,0% dei componenti è rappresentato da bond corporate USA;
Il 48% circa dei componenti gode di un rating B, il 35,30% di un rating BB, il 17,37% di un rating CCC; Per quanto riguarda lo spaccato settoriale, il 13,35% degli emittenti appartiene al segmento Software, il 13% al segmento Mezzi di comunicazione. Nessuno degli altri settori arriva al 10%;
Di seguito i primi cinque componenti con il singolo peso specifico:

