Treasury: si apre una crepa, dice JP Morgan, no sono solidi (Bessent)
Il governo del Giappone starebbe valutando tagli alle emissioni obbligazionarie, soprattutto sulla parte ultra-lunga della curva dei tassi, quella dove più forti si sono scatenate le tensioni

Il segretario al Tesoro dice che le ipotesi catastrofiche di Jamie Dimon si sono mai avverate: il ceo di JP Morgan parla da lobbista, evocando sciagure, per poter avere più flessibilità sui Treasury
Bond: solidi o si stanno crepando?
Jamie Dimon di JP Morgan ha detto venerdì che si sta per aprire una crepa nel mercato dei bond, ieri il Segretario al Tesoro Scott Bessent ha in qualche modo replicato, rassicurando che gli Stati Uniti "non andranno mai in default".
A chi dare retta?
Sul secondario, la previsione funesta del Ceo della prima banca degli Stati Uniti sembra avere qualche seguito. Il tasso di rendimento del Treasury Note a dieci anni sale di cinque punti base a 4,44%, il trentennale si riavvicina alla soglia psicologica del 5%. La curva diventa più ripida, con il differenziale tra il dieci anni e il due anni a 53 punti base.
L'ora X si sta avvicinando
Nel corso dell'intervista andata in onda domenica sera sulla CBS, Bessent ha escluso che la Casa Bianca possa andare a schiantarsi contro il muro del debito.
Il pericolo comunque esiste, visto che la scadenza per l’aumento del tetto sul debito federale si sta avvicinando e, come al solito, al Congresso le trattative sembrano essere lontane da un accordo.
Il Senato torna questa settimana ad affrontare il composito e vastissimo disegno di legge dove ci sono insieme i termini per l’innalzamento del debito e il pacchetto fiscale proposto dalla Casa Bianca.
L’ora X, quella in cui il Tesoro finisce i soldi e decadono anche le scappatoie contabili, si sta avvicinando: Bessent non ha precisato ieri quando sarà, mentre il mese scorso aveva parlato di agosto. Il Wall Street Journal, basandosi sulle previsioni degli economisti, scrive che il giorno X è tra la fine di agosto e i primi di ottobre.
L’ex gestore di hedge fund ha ribadito che il deficit scenderà: "È stato un lungo processo, quindi l'obiettivo è ridurlo nei prossimi quattro anni".
Bessent&Dimon
Sollecitato a dire la sua, sulla previsione di Dimon, Bessent è stato molto diplomatico: "Conosco Jamie da molto tempo e per tutta la sua carriera ha fatto previsioni del genere", ha affermato. "Fortunatamente, nessuna di queste si è avverata. Ecco perché è un ottimo banchiere. Cerca di guardare avanti".
Nel corso del suo intervento al Reagan National Economic Forum tenutosi nei giorni scorsi a Los Angeles, Dimon ha prima suonato l’allarme, poi ha sollecitato i soggetti competenti a prendere le contromisure. Più che ai mercati, il numero uno di JP Morgan ha parlato alle istituzioni.
Banche: slegateci le mani sui bond
In ballo c’è la richiesta di abbassamento, temporaneo o definitivo, delle norme sul Rapporto di Leva Supplementare (Supplementary Leverage Raio o SLR). La lobby del settore è al lavoro da tempo sul tema e Dimon, ha dato il suo contributo al pressing.
La disciplina introdotta dopo la crisi dei subprime del 2008-2009, di fatto impedisce alle banche di detenere Treasury in portafoglio, in quanto entrano nel conteggio degli asset pesati per il rischio, con automatico abbassamento dei coefficienti patrimoniali. Se questa regola fosse rimossa, come avvenne a seguito della Pandemia, le banche potrebbero tornare a essere grosse acquirenti del debito degli Stati Uniti. In questo momento di relativa incertezza sulla capacità del Tesoro di collocare una montagna di obbligazioni sempre più alta, avere lo schieramento delle banche pronto a partecipare alle aste, sarebbe quanto mai utile.
Analisi tecnica Treasury decennale
Graficamente, l'irruzione di Trump e della sua guerra commerciale a 360 gradi (timori per gli effetti sull'inflazione) ha favorito una risalita del rendimento fino a sfiorare il 5% a metà gennaio. Il mercato è tornato ad essere ottimista quando la FED ha confermato l'intenzione di tagliare il costo del denaro, sebbene non abbia fissato un calendario preciso, e quando l'economia americana ha cominciato a mostrare segnali di raffreddamento.
Operatività
Consideriamo risalite del rendimento decennale nel range 4,75-5,0% un'occasione sistematica di acquisto con un ottimo rapporto rischio/rendimento. Il decennale tornerà ad avere un tono positivo solo se il rendimento scenderà nuovamente sotto il 4%. Pronti a incrementare sulla forza in caso di rottura al ribasso di questo livello con obiettivo in area 3,60%. Grafico del rendimento del Treasury 10 anni:
Per investire in ottica speculativa LONG/SHORT sulla scadenza decennale sono disponibili i seguenti:
WisdomTree US Treasuries 10Y 3x Daily Leveraged
Isin: IE00BKT09032 (3TYL)
WisdomTree US Treasuries 10Y 3x Daily Short
Isin: IE00BKS8QT65 (3TYS)
I due strumenti forniscono un rendimento totale composto triplo rispetto alla performance giornaliera long/short dell'indice BNP Paribas US Treasury Note 10Y Future, che replica i futures sui titoli del Tesoro USA decennali. Leggi il documento KID.
Per investire sulla parte breve della curva dei titoli di Stato statunitensi, in modo da approfittare di un eventuale rafforzamento del Dollaro, uno degli strumenti messi a disposizione del mercato è il seguente ETF:
SPDR® Barclays 1-3 Year US Treasury Bond
Isin: IE00BC7GZJ81 (TRS3)
Da inizio 2025: -6,50%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance dei Treasury Bond Usa con una maturità media tra 1 e 3 anni tramite l'indice Barclays 1-3 year US Treasury Bond. Costo annuo 0,15%. Distribuisce un dividendo semestrale. La variazione del prezzo dell'ETF è sensibile alla oscillazione del Dollaro Usa: prezzo in crescita in corrispondenza di una rivalutazione del Dollaro. Leggi il documento KID.
Per investire sulle scadenze più lunghe (quindi più rischiose perchè soggette a maggiori variazioni di prezzo) sono disponibili altri strumenti specializzati. Segnaliamo il seguente:
SPDR® Barclays 10+ Year US Treasury Bond
Isin: IE00BYSZ5V04 (LUTR)
Da inizio 2025: -8,3%
Obiettivo è replicare la performance dei Treasury Bond Usa con una maturità da 10 anni in su denominati in dollari statunitensi. Scadenza: 10+ anni. Rating: AAA. L’indice di spesa complessiva (TER) dell'ETF è pari allo 0,15% annuo. Distribuisce un dividendo semestrale. Leggi il documento KID.
C'è anche la possibilità di investire sul segmento Corporate USA tramite il seguente:
ETF Axa IM US High Yield Opportunities UCITS
Isin IE000IAPH329 (AHYU)
Da inizio 2025: -5,7%
Obiettivo dell'ETF è sovraperformare l’indice ICE BOFA US High Yield al fine di cogliere le opportunità offerte dal mercato obbligazionario high yield statunitense prevalentemente attraverso un’attenta selezione del credito mantenendo un tracking error contenuto rispetto all’indice. Commissioni totali annue 0,35%. E' ad accumulazione dei proventi e perciò non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi attentamente il documento KID. Altri dettagli:
Duration: 3,40 anni;
Yield to maturity (rendimento a scadenza) del 7,63%;
L'85,0% dei componenti è rappresentato da bond corporate USA;
Il 48% circa dei componenti gode di un rating B, il 35,30% di un rating BB, il 17,37% di un rating CCC; Per quanto riguarda lo spaccato settoriale, il 13,35% degli emittenti appartiene al segmento Software, il 13% al segmento Mezzi di comunicazione. Nessuno degli altri settori arriva al 10%;
Di seguito i primi cinque componenti con il singolo peso specifico:


