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Un Powell più colomba del previsto ha spiazzato gli addetti ai lavori

I mercati dei futures ora scontano pienamente un taglio di 25 punti base alla riunione del 16-17 settembre

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Il dollaro si assesta in avvio di settimana, dopo il -1% di venerdì dovuto alle sorprendenti dichiarazioni del presidente uscente della FED, Jerome Powell, al simposio di Jackson Hole.

Powell ha detto che i rischi economici in evoluzione hanno acuito la necessità di un taglio dei tassi da parte della Fed. In un altro passaggio del suo discorso, ha affermato che nel breve periodo "i rischi per l’inflazione sono orientati al rialzo, mentre quelli per l’occupazione al ribasso".

Riguardo all'inflazione, in particolare, Powell ha affermato che si prevede che i dazi spingeranno i prezzi al rialzo, ma ha descritto l'effetto come probabilmente temporaneo.

Tuttavia, ha aggiunto che i dazi "potrebbero stimolare una dinamica inflazionistica più duratura", un rischio che deve essere "valutato e gestito". Le esternazioni di Powell sono state giudicate molto più accomodanti del previsto da tutti i broker.

Infine, ha commentato che la crescita del PIL ha subito un notevole rallentamento, riflettendo il rallentamento della spesa al consumo.

I broker aggiustano le stime

I mercati dei futures ora scontano pienamente un taglio di 25 punti base alla riunione del 16-17 settembre, con diversi analisti di Wall Street che hanno rivisto le previsioni prevedendo due tagli per un totale di mezzo punto percentuale prima della fine dell'anno. Il tasso sui Fed Funds si attesta attualmente al 4,25%-4,50%.

Barclays prevede due tagli della Fed quest'anno. "Powell sta segnalando un orientamento all'allentamento monetario, con i rischi per la piena occupazione ora prioritari, mentre la banca centrale valuta gli aggiustamenti della politica monetaria", secondo l'economista statunitense di Barclays Marc Giannoni, il quale sostiene che i commenti di Powell a Jackson Hole suggeriscono che la Fed stia propendendo per tagli preventivi a settembre, un'opinione che i membri moderati del FOMC probabilmente sosterranno. Di conseguenza, Barclays ha rivisto le sue prospettive sui tassi, prevedendo ora due tagli di 25 punti base quest'anno, a settembre e dicembre, seguiti da altri due a marzo e giugno 2026. "Sebbene l'asticella per non tagliare sia alta, riteniamo che rimangano aperte le possibilità di un mantenimento a settembre e che tagli sequenziali o massicci siano improbabili", ha scritto Giannoni. La banca ha anticipato a quest'anno la sua precedente previsione di settembre 2026. Entro la fine del 2026, Barclays prevede che il tasso sui fondi federali si manterrà al 3,25%-3,50%, leggermente al di sopra dell'intervallo neutrale stimato del 3,00%-3,25%. Barclays ha inoltre affermato che un solido rapporto sull'occupazione di agosto potrebbe comunque indurre la Fed a mantenere la posizione. Un tasso di disoccupazione in calo al 4,0%-4,1%, abbinato a un'inflazione core mensile stabile di almeno lo 0,4%, potrebbe rappresentare l'ostacolo a un'inversione di tendenza a settembre.

Per Bhave di BofA, un tasso di occupazione del 4,2% ad agosto, con una crescita di oltre 70.000 posti di lavoro "e revisioni negative/positive minime, potrebbe mantenere la posizione ferma" della FED.

Nel complesso, dunque, i commenti di Powell hanno spostato l'attenzione sul prossimo rapporto sull'occupazione, previsto per il 5 settembre

La Bce non seguirà la Fed

Se l'America ha spazio per tagliare, così non sembra per l'Europa: sempre a Jackson Hole, il presidente della Bundesbank Joachim Nagel ha detto di non vedere molte ragioni per un ulteriore taglio dei tassi da parte della BCE.

Analisi Tecnica Dollaro

Il quadro di fondo resta sfavorevole al dollaro, che tuttavia ha messo a segno un debole rimbalzo una volta arrivato in prossimità di un livello discriminante di estremo interesse, come sotto evidenziato, ovvero la parte alta del canale crescente avviato dai minimi del 2023. E' prematuro affermare che si tratti di un cambio di tendenza. Per osservare un segnale in questo senso bisogna attendere almeno la rottura al ribasso di area 1,145/1,135. 

Operatività 

Consideriamo l'attuale debolezza un'occasione per diversificare sul dollaro (soprattutto per chi ha posizioni "molto leggere"). Impostare un primo step su questi livelli e un secondo step in caso di un sell-off in direzione di 1,20/1,23. 

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