La Bce taglierà i tassi il 17 aprile con una probabilità del 90%
Se la FED rischia di dover cambiare i propri programmi per far fronte al nuovo scenario imposto da Trump, la BCE non è messa meglio, così la pensa il Financial Times

Il dollaro prova ad assestarsi, dopo essere scivolato sui minimi da ottobre a causa delle incertezze generate dalla guerra commerciale.
Se la FED rischia di dover cambiare i propri programmi per far fronte al nuovo scenario imposto da Trump, la BCE non è messa meglio, così la pensa il Financial Times dopo aver analizzato i dati di Bloomberg.
Secondo investitori ed economisti è molto probabile che la BCE riduca i tassi la prossima settimana e di nuovo a giugno, perché i dazi di Donald Trump rischiano di spingere l'Unione europea in recessione.
Il mercato sta scontando una probabilità del 90% di un taglio Bce di un quarto di punto alla prossima riunione del 17 aprile, e in aumento rispetto al 70% precedente agli annunci tariffari del cosiddetto "giorno della liberazione" del 2 aprile.
Altri due tagli sono attesi entro la fine di quest'anno, con un terzo di possibilità.
Un taglio di un quarto di punto ad aprile, che sarebbe la settima riduzione consecutiva, e un altro a giugno "sono diventati davvero una scelta ovvia", ha affermato a Ft Frederik Ducrozet, responsabile della ricerca macro presso Pictet Wealth Management, secondo cui qualsiasi altra decisione sarebbe "un disastro".
La questione chiave è se le prospettive potrebbero diventare così fosche da costringere la Bce a ricorrere a tagli più consistenti per stimolare l'economia o per offrire misure di sostegno alla liquidità.
Il governatore della banca centrale greca Yannis Stournaras, membro votante del consiglio direttivo della Bce, ha avvertito in un'intervista al Financial Times che l'imminente guerra commerciale esporrebbe il blocco monetario a un ampio "shock negativo della domanda" che creerebbe significative pressioni deflazionistiche.
Il nuovo sentiment, sottolinea il Financial Times, segna un drastico cambiamento rispetto alle aspettative più aggressive formulate dopo il taglio di un quarto di punto dei tassi da parte della Bce a marzo.
Secondo Nordea, date le recenti notizie sui dazi e i dati deboli sull'inflazione, il taglio del 17 aprile è quasi certo, con i mercati che prezzano il tasso di deposito di fine anno dell'1,65% rispetto all'1,75% di venerdì e all'1,9% prima del Giorno della Liberazione.
JPMorgan, che in precedenza si aspettava che la BCE mantenesse stabili i tassi ad aprile, ora prevede un taglio di 25 punti base, con altri due tagli a giugno e settembre.
Anche gli economisti di Goldman Sachs ritengono molto probabile un taglio ad aprile.
Sebbene Berenberg veda lo stimolo fiscale tedesco potenzialmente in grado di compensare alcuni impatti commerciali negativi, il broker vede ancora i rischi di crescita orientati al ribasso, con ulteriori tagli dei tassi da parte della BCE.
Analisi Tecnica Dollaro
Nelle ultime settimane l'euro dollaro ha invertito la tendenza ribassista, che proiettava obiettivi intorno alla parità, avvicinandosi a una soglia discriminante di estrema valenza.
Operatività
Consideriamo il livello attuale interessante per impostare acquisti di dollari in ottica di diversificazione. Sfruttare risalite fino a 1,12. Solo un ritorno oltre quota 1,13 provocherebbe probabilmente uno shock sui mercati dei cambi, costringendo a chiudere le posizioni rialziste sul Dollaro Usa.

Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Long USD Short EUR
Isin: JE00B3QQ4551 (EUS3)
Per puntare su una rapida svalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Short USD Long EUR
Isin: JE00B3T3K772 (USE3)
Per investire senza leva sulla rivalutazione del Dollaro è disponibile il seguente:
db x-trackers II Fed Funds Effective Rate UCITS (EUR)
Isin LU0321465469 (XFFE)
Da inizio 2025: -4,0%
L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.