Il dollaro rimbalza, dubbi sulle prossime mosse della FED
La riunione del FOMC di settembre si è conclusa con un taglio dei tassi di 25 punti base al 4,00-4,25%, come ampiamente previsto dal mercato

Il dollaro prova a reagire, dopo essere sprofondato sui minimi degli ultimi quattro anni (1,1919) subito dopo l'annuncio del taglio dei tassi da parte della FED.
La riunione del FOMC di settembre si è conclusa con un taglio dei tassi di 25 punti base al 4,00-4,25%, come ampiamente previsto dal mercato.
Il governatore Miran si è espresso a favore di un taglio dei tassi di 50 punti base, anch'esso previsto dalla maggior parte degli analisti.
L'indipendenza della FED non è un miraggio
La sorpresa è giunta dalle decisioni di Christopher Waller e Michelle Bowman, che due mesi fa erano stati membri dissenzienti. Stavolta si sono allineati alla maggioranza, rimettendo in asse la tesi dell'indipendenza della FED.
Per quanto riguarda le prospettive, l'ultimo Summary of Economic Projections (SEP) della FEd ha proiettato 75 punti base di tagli dei tassi fino alla fine del 2025, altri 25 punti base nel 2026 e altri 25 punti base nel 2027.
Ricordiamo che il SEP di giugno 2025 indicava un tasso sui Fed Fund del 3,875%, ovvero con 50 punti base di tagli fino alla fine dell'anno.
Le previsioni dei sell-side erano contrastanti sulla possibilità che il SEP di settembre avrebbe mostrato un tasso mediano di 50 punti base di tagli.
Per quanto riguarda la dichiarazione del FOMC, sono state apportate diverse modifiche al mercato del lavoro, evidenziando un rallentamento della crescita occupazionale e un leggero aumento del tasso di disoccupazione.
La dichiarazione ha anche eliminato la frase secondo cui il mercato del lavoro rimane "solido" e ha aggiunto che "i rischi al ribasso per l'occupazione sono aumentati".
Altrove, nel comunicato, le previsioni del PIL reale per il 2025 sono state aumentate di 0,2 punti percentuali, all'1,6%.
Il tasso di disoccupazione mediano per il 2025 è rimasto invariato al 4,5%.
L'inflazione PCE di fondo per il 2025 è rimasta invariata al 3,1%.
Riguardo alla conferenza stampa, Powell ha osservato che non vi è stato un ampio sostegno a un aumento di 50 punti base in questa riunione.
Ha inoltre commentato che la domanda di lavoro si è indebolita e che la creazione di posti di lavoro sembra essere al di sotto del tasso di pareggio.
Analisi Tecnica Dollaro
Il quadro di fondo resta sfavorevole al dollaro. Dopo una breve fase di assestamento, il cambio rischia di violare al rialzo un livello discriminante di estremo interesse, come sotto evidenziato, ovvero la parte alta del canale crescente avviato dai minimi del 2023.
E' prematuro affermare che si tratti di un cambio di tendenza. Per osservare un segnale in questo senso bisogna attendere almeno la rottura al rialzo di area 1,23/1,24.
Operatività
Alla luce della crisi politica in Francia, che non si risolverà con la recente nomina del nuovo primo ministro Sébastien Lecornu, consideriamo l'attuale debolezza un'occasione per diversificare sul dollaro (soprattutto per chi ha posizioni "molto leggere"). Impostare un primo step su questi livelli e un secondo step in caso di un sell-off in direzione di 1,23.

Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
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