Euro/Dollaro: ottobre termina sotto la media mobile a 100 giorni
Il presidente della FED, Jerome Powell, ha sottolineato che un altro calo dei tassi di analoga entità, 25 punti base, è "tutt'altro" che scontato alla prossima riunione in dicembre

Ottobre è stato il secondo mese positivo del 2025 per il dollaro (+1,7%), luglio il precedente, grazie ai commenti relativamente aggressivi della FED.
Il presidente Jerome Powell ha sottolineato nell'ultima conference call che un altro calo dei tassi di analoga entità, 25 punti base, è "tutt'altro" che scontato alla prossima riunione in dicembre.
I "falchi" alleati di Powell
Due presidenti di sedi regionali della FED hanno espresso disaccordo rispetto alla decisione della banca centrale Usa di tagliare i tassi mercoledì scorso, affermando che il mercato del lavoro non ha bisogno di sostegno e che l'inflazione è ancora troppo elevata.
I commenti espliciti di Lorie Logan, presidente della Fed di Dallas, e Jeffrey Schmid, presidente della Fed di Kansas City, evidenziano la rottura all'interno della banca centrale riguardo alla politica monetaria. È raro che esponenti FED si esprimano così chiaramente e con parecchio anticipo rispetto alla successiva riunione.
"Non vedevo la necessità di un taglio dei tassi questa settimana", ha detto Logan a una conferenza organizzata dalla Fed di Dallas. "E troverei difficile un ulteriore taglio a dicembre, se non di fronte a segnali evidenti che l'inflazione scenderà più velocemente del previsto o che il mercato del lavoro si raffredderà più rapidamente", ha aggiunto.
Schmid, membro votante del Fomc a differenza della Logan, ha detto che il mercato occupazionale Usa è sostanzialmente equilibrato, dunque un taglio dei tassi non era necessario né opportuno. "Non credo che un taglio da un quarto di punto possa contribuire ad alleviare la pressione sul mercato del lavoro" ha spiegato.
Gli operatori hanno perciò ridimensionato le scommesse su un ulteriore taglio dei tassi da parte della FED per il 10 dicembre al 74,7% rispetto al 91,1% di una settimana prima, secondo lo strumento FedWatch del CME Group.
Trump spinge sul dollaro
L’amministrazione Trump sta valutando iniziative per incoraggiare altri Paesi ad adottare il dollaro come valuta principale per contrastare l'offensiva guidata dalla Cina volta a erodere il dominio globale del biglietto verde.
Durante l'estate, funzionari di vari dipartimenti governativi, tra cui il Tesoro e la Casa Bianca, hanno incontrato Steve Hanke, professore alla Johns Hopkins University e massimo esperto di dollarizzazione, per discutere di come l'amministrazione potrebbe promuovere questa politica.
"Si tratta di una politica che stanno prendendo molto sul serio, ma è ancora in fase di elaborazione. Non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva", ha dichiarato Hanke al Financial Times. Il dibattito sulla dollarizzazione arriva mentre gli Stati Uniti cercano di calmare la crisi dei mercati in Argentina.
Alcuni politici ed economisti considerano l’economia latinoamericana un candidato ideale per l'adozione del dollaro a causa delle frequenti perdite di fiducia nel peso, anche se sia gli Stati Uniti che l'Argentina affermano che non è attivamente presa in considerazione.
Analisi Tecnica Dollaro
Area 1,17/1,20 si è confermata una soglia discriminante di estrema valenza, dove si possono impostare acquisti di dollari in ottica di diversificazione di portafoglio. Ricordiamo che il dollaro è arrivato a perdere oltre il 15% da gennaio a settembre, su base annua sarebbe il bilancio peggiore dal 1981, perciò una ricalibrazione è del tutto ragionevole.
Il cambio, a fine mese, è sceso sotto la media mobile a 100 giorni (1,166) per la prima volta da un anno. Alziamo l'allerta perchè la conferma della violazione di 1,16 potrebbe proiettare un target di breve nel range 1,14/1,12.
Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
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Per investire senza leva sulla rivalutazione del Dollaro è disponibile il seguente:
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Da inizio 2025: -6,820%
L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.
