COMUNICAZIONE DI MARKETING

Dollaro: il declino lo vedono solo i gufi di Asia ed Europa

Euro dollaro a 1,40 ... solo chiacchiere dice il numero uno di JPMorgan, Jamie Dimon. Alessandro Tentori di Axa nota che a vendere sono gli europei e gli asiatici, gli americani stanno sul dollaro

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Politica monetaria sotto revisione

La Banca Centrale Europea ha preso atto dei mutamenti dello scenario globale emersi dal 2021 e ha messo a punto una nuova strategia operativa caratterizzata da maggiore flessibilità. In questo modo, la banca centrale si lascia alle spalle le emergenze del periodo post-pandemico e imbocca una nuova via.

Il webinar settimanale di Alessandro Tentori, chief investment officer Europe Axa IM, è stato per buona parte dedicato a questo tema.

Approccio Integrato

La nuova strategia è basato su cinque elementi.

Il target del 2% di inflazione sarà simmetrico: l'intervento monetario entra in campo contro deviazioni, sia al rialzo che al ribasso, rispetto all'obiettivo del 2%.

La BCE ascolterà di più i mercati. E’ questa l’innovazione più rilevante rispetto al passato. I tradizionali criteri monetari e macroeconomici andranno combinati con informazioni aggiuntive provenienti dai mercati finanziari. Bisogna tenere conto anche delle previsioni private, bisogna inoltre guardare alle curve dei tassi espresse dal mercato. Un lavoro di raccolta data 360 gradi per fornire risposte più efficaci.

Siamo in mondi meno comprensibili. La BCE riconosce quel che è avvenuto negli anni scorsi. Nel periodo post-Covid 19 ci sono stati significativi errori di previsione e sono avvenuti cambiamenti strutturali nelle dinamiche commerciali globali, è arrivata nel novembre del 2023 l’intelligenza artificiale, la guerra in Ucraina prima e i conflitti in Medio Oriente hanno messo la geopolitica al vertice della classifica degli elementi di incertezza. Infine, è sempre più rilevante la demografia.

Arsenale di Politica Monetaria. Vanno tenuti pronti tutti gli strumenti di intervento, perché gli shock economici possono essere improvvisi e diversi dal passato.

Come parlare al mercato. Vanno adottati scenari multipli basati su modelli più complessi per affrontare situazioni di crescente complessità.

Quattro cambiamenti strutturali

L'analisi della BCE ha identificato quattro trasformazioni fondamentali in atto:

Frammentazione Economica e Geopolitica: il mondo è sempre più polarizzato, con reti di produzione e commercio globali che si disgregano, aumentando l'incertezza economica.

Intelligenza Artificiale: L'adozione crescente di questo servizio modifica profondamente il contesto produttivo, contribuendo a rendere più volatile l'evoluzione dei prezzi.

Mutamenti Demografici: L'invecchiamento della popolazione e le variazioni della struttura demografica influenzano le dinamiche di domanda, offerta e inflazione.

Sostenibilità Ambientale: I cambiamenti climatici e le sfide ambientali rappresentano shock potenziali sulla disponibilità di risorse e sui prezzi.

Draghi- Lagarde: un confronto

A questo punto del webinar, Tentori ha deviato dal tema ed ha comparato l’efficacia della BCE, nella difesa del potere d’acquisto dei salari. Durante la presidenza di Mario Draghi, Inflazione media è stata bassa e ci sono state due importanti crisi finanziarie, quella dei subprime del 2008 e quella del debito europeo nel 2011-2013. Fin qui, il mandato di Christine Lagarde, l’inflazione media è stata elevata, principalmente a causa dello shock Covid 19.
Tentori ha mostrato un grafico nel quale si vede che negli ultimi cinque anni, presidenza Lagarde,  si è assistito a un incremento dei livelli medi dei prezzi, da 100 a 125. Ne consegue, secondo questa analisi, una perdita del 25% del potere d'acquisto. Secondo lo strategist, si può parlare di un “ritardo nella politica monetaria”.  Nell’ottobre del 2022, l'inflazione raggiunse il 10,6%, con la BCE che rispose con un aumento dei tassi, quattro mesi dopo la Federal Reserve, intervenendo solo a luglio con inflazione all'8,9%.

Mercato placido 

Bassa Volatilità: Con tutto il trambusto provocato da Donald Trump con i suoi dazi, siamo comunque scesi ai minimi dal 2025.  sviluppo positivo che influenza il risk budget degli investitori tecnologici. La relativa quiete è un potente stimolo al rischio, per cui, gli investitori si espongono di più e incrementano le posizioni aperte, soprattutto al rialzo.

Sale la propensione al rischio. I flussi netti dei fondi di investimento europei in aggregato, ci danno conto di quel che è successo in aprile: con l’azionario in caduta libera e la fuga dal rischio ci si sarebbe potuti aspettare deflussi dalle azioni e afflussi verso i bond. E’ successo il contrario: ci sono state vendite sui bond e acquisti di azioni. Circa 50 miliardi sono andati sul mercato monetario, ben sopra la media.

Tentori ha detto che si sta probabilmente mettendo in discussione il ruolo della duration e dei titoli governativi nei portafogli difensivi, alla luce del deterioramento dei bilanci pubblici e all'aumento dell'indebitamento governativo.

Dove vanno i tassi 

Dal "Liberation Day" del 2 aprile, un forte rally delle obbligazioni ha portato il tasso atteso a fine anno al 3,25%, mentre ora siamo intorno al 3,80%. Il gap tra il tasso di rendimento del Tresury a dieci anni attuale (4,33%) e quello scontato per dicembre 2025 (3,80%) è molto ampio, questa distanza potrebbe avere effetti sul mercato obbligazionario.

Passando all’Europa, in particolare al debito corporate, Tentori ha segnalato che gli spread sono compressi ma mantengono valore rispetto alle curve governative. Questa asset class è attraente in ottica di diversificazione di portafoglio.

Dollaro: gli americani non lo vendono

Lo strategist di Axa ha mostrato che l'indebolimento del dollaro versus euro non dipende dai fondamentali economici ma dall'incertezza sulla politica economica degli Stati Uniti. L'analisi di BCA Research che scompone la performance del dollaro sui vari mercati di riferimento giunge a conclusioni interessanti.

USA: Performance flat del dollaro, quindi nessuna vendita significativa.

Europa e Asia. E’ qui che si concentra l'aumento del cambio euro/dollaro, probabilmente motivato dall'incertezza e dal timore per le future mosse di Trump.

Nella seconda metà dell'anno, con maggiore certezza e minore paura, queste differenze tra time zone potrebbero attenuarsi o addirittura invertirsi.

Euro dollaro a 1,40? 

Le recenti voci su un aumento del cambio euro dollaro fino a 1,40 dollari entro la fine dell'anno probabilmente finiranno per essere solo questo: chiacchiere. Jamie Dimon sembra pensarla così.

"L'UE ha un grosso problema al momento", ha dichiarato l'amministratore delegato di JPMorgan durante la notte, in relazione alla lenta crescita della regione. "L'Europa è passata dal 90% del PIL statunitense al 65% in 10 o 15 anni. Non va bene. State perdendo".

Analisi Tecnica Dollaro

Il quadro di breve resta sfavorevole al dollaro, che ha invertito la tendenza rialzista di inizio anno proiettata su obiettivi intorno alla parità. Il trend ha anche provato a violare verso l'alto il canale crescente sotto evidenziato, accelerando il raggiungimento dell'obiettivo teorico in area 1,20. 

Operatività 

L'attuale debolezza è occasione per diversificare sul dollaro (soprattutto per chi ha posizioni "molto leggere"). Impostare un primo step su questi livelli e un secondo step in caso di un sell-off in direzione di 1,20/1,23. 

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Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo. 

Per puntare su una rapida rivalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Long USD Short EUR
Isin: JE00B3QQ4551 (EUS3)

Per puntare su una rapida svalutazione del Dollaro USA (contro Euro) senza prendere rischi sull'oscillazione dei prezzi delle obbligazioni c'è il seguente ETC. Leggi il documento KID:
Wisdomtree 3x Short USD Long EUR 
Isin: JE00B3T3K772 (USE3) 

Per investire senza leva sulla rivalutazione del Dollaro è disponibile il seguente:
db x-trackers II Fed Funds Effective Rate UCITS (EUR)
Isin LU0321465469  (XFFE)

Da inizio 2025: -9,20%

L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

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Marino Masotti

Caporedattore