Ancora vendite sul Dollaro, mentre prosegue la saga sui dazi
Il calo del dollaro è ripreso quando Trump ha dichiarato domenica che continuerà ad applicare dazi su telefoni, computer e dispositivi elettronici di consumo, minimizzando una precedente tregua

Apertura in ribasso per il dollaro, che ha portato a termine la quinta settimana negativa delle ultime sei: -3,6%. Per trovare un bilancio peggiore bisogna risalire al novembre 2022.
Il calo del dollaro è ripreso dopo che Trump ha dichiarato domenica che continuerà ad applicare dazi su telefoni, computer e dispositivi elettronici di consumo, minimizzando una precedente tregua decisa nei confronti di alcuni prodotti elettronici di consumo.
Il calo di fiducia nell'economia americana, dovuto all'intensificarsi della guerra commerciale tra le due maggiori economie mondiali, ha provocato una vera e propria fuga dal biglietto verde. Soltanto la sospensione dei dazi generalizzati per 90 giorni da parte del presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha probabilmente evitato il peggio.
Quest'anno, il dollaro ha perso oltre il -10% contro euro e quasi il -9% contro un paniere di sei principali valute mondiali a causa delle crescenti tensioni commerciali con la Cina, dell'incertezza sulla politica statunitense e della preoccupazione per un rallentamento della crescita economica.
"Stiamo assistendo a un crollo simultaneo del prezzo di tutti gli asset statunitensi, dollaro, azioni e Treasury" hanno affermato gli analisti di Deutsche Bank in una nota. "Il mercato ha perso fiducia negli asset statunitensi, quindi invece di colmare il disallineamento tra attività e passività accumulando liquidità in dollari, sta attivamente svendendo gli asset statunitensi stessi", ha affermato la banca.
"Affinché il dollaro statunitense si rialzi in modo duraturo, è necessaria una rapida risoluzione pacifica della guerra commerciale prima che si verifichino danni duraturi all'economia statunitense", ha affermato Dane Cekov, stratega senior di macroeconomia e valuta presso Sparebank 1 Markets AS a Oslo. "Il dollaro statunitense continuerà a indebolirsi nei prossimi mesi, poiché l'impatto dei dazi di Trump si manifesta in dati concreti come i dati sui consumi, l'inflazione e il mercato del lavoro".
Quasi l'80% degli intervistati a un sondaggio Bloomberg ha previsto un ulteriore indebolimento del dollaro nel prossimo mese, la percentuale più alta di ribassisti dall'inizio dei sondaggi nel 2022.
Un indicatore della volatilità del dollaro statunitense rimane vicino al massimo degli ultimi due anni, mentre i trader speculativi hanno aumentato le posizioni corte sulla valuta statunitense nella settimana fino all'8 aprile, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission.
Il presidente della Federal Reserve Bank di Minneapolis, Neel Kashkari, domenica ha minimizzato le aspettative che la banca centrale intervenga a sostegno dei mercati finanziari, dopo che la sua controparte di Boston, Susan Collins, aveva suggerito che si trattasse di una possibilità. "Gli investitori negli Stati Uniti e in tutto il mondo stanno cercando di capire quale sia la nuova normalità in America" e la Fed non ha "alcuna possibilità di influenzarla", ha affermato Kashkari.
Gli strateghi delle principali banche di Wall Street vedono il potenziale per un'ulteriore debolezza del dollaro, con l'impatto dell'implementazione dei dazi di Trump sull'economia e sui mercati.
Gli analisti di JPMorgan Chase & Co. hanno suggerito che gli investitori rimangono ribassisti sul dollaro, soprattutto nei confronti di yen ed euro, poiché esiste ancora una significativa possibilità di una recessione negli Stati Uniti.
Mizuho Bank Ltd. prevede che il dollaro potrebbe scendere di un altro 5% su base ponderata per gli scambi prima di riprendersi, sulla base di quanto accaduto nel 2017-18 e della pandemia.
Analisi Tecnica Dollaro
Nelle ultime settimane l'euro dollaro ha invertito la tendenza ribassista, che proiettava obiettivi intorno alla parità, approdando verso una soglia discriminante di estrema valenza, in grado di frenare la discesa del dollaro negli ultimi quattro anni.
Operatività
Consideriamo gli strappi nel range 1,12/13 un'occasione per comprare dollari in ottica di diversificazione. Una prima allerta è scattata con lo sfondamento di 1,13, confermato a fine settimana. Se non prontamente ricucito, questo strappo potrebbe aprire la strada a un allungo anche fino a 1,20, costringendo a chiudere le posizioni rialziste sul Dollaro Usa.

Il mercato mette a disposizione una serie di strumenti più o meno dinamici per investire in ottica di trading stretto long/short o in ottica di lungo periodo.
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Wisdomtree 3x Short USD Long EUR
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L’Obiettivo di Investimento del Comparto è quello di replicare il rendimento del FED FUNDS EFFECTIVE RATE TOTAL RETURN INDEX®. Il Comparto non distribuisce dividendi. L’Indice, pubblicato da Deutsche Bank, rappresenta i mercati monetari e di capitali dell’area Dollaro USA. L’Indice è calcolato sulla base del rendimento complessivo (total return) con ciò indicando che rappresenta un deposito sostituito giornalmente (daily rolled deposit) al quale viene applicato il federal funds effective rate (tasso di riferimento effettivo statunitense). Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.