Settore energetico ai massimi da tre mesi con la guerra in Iran
Il petrolio e il gas naturale estendono al rialzo sulla preoccupazione che l'Iran decida di bloccare il trasporto attraverso lo Stretto di Hormuz

L’indice Stoxx Energy, che raggruppa i principali gruppi energetici europei, guadagna lo 0,5% e figura anche oggi tra i migliori settoriali. Siamo tonati sui massimi da fine marzo.
Trascinato dal peggioramento della crisi in Medio Oriente, il settore energetico ha chiuso venerdì la quarta settimana positiva di seguito.
Da inizio anno è cresciuto del +11,5%, l'indice Stoxx 600 è cresciuto del +5,5%.
Il petrolio e il gas naturale estendono al rialzo sulla preoccupazione che l'Iran decida di bloccare il trasporto attraverso lo Stretto di Hormuz.
Il Brent ha aperto stamattina in forte rialzo, toccando un massimo di 81,55 dollari, per poi ridimensionare il progresso a un modesto +0,7% con il prezzo a 77,60 dollari.
Il gas naturale europeo (TTF) ha toccato i 42 euro/mwh. Goldman Sachs ritiene poco probabile un blocco dei trasferimenti, ma stima che in tal caso il TTF potrebbe potenzialmente salire a 74 euro/mwh, ovvero circa 25 dollari per milione di unità termiche britanniche (BTI), un livello che ha danneggiato la domanda durante la crisi energetica europea del 2022. Un'ipotetica, estesa e prolungata interruzione dello Stretto spingerebbe il prezzo del gas naturale verso i 100 euro per megawattora, hanno affermato. La via d'acqua collega il Golfo Persico all'Oceano Indiano ed è un canale vitale per l'energia.
Un rialzo dei prezzi dell'energia, prolungato nel tempo, favorisce le compagnie energetiche, anche se c'è il rischio di ripercussioni negative sulla crescita globale.
Eni - Sensibilità al petrolio e al dollaro
I nostri analisti hanno basato le loro proiezioni attuali su un Brent di 67,5 dollari USA/barile per il 2025 e di 65 dollari USA/barile per il 2026 e per gli anni successivi. Il Dollaro Euro è stimato a 1,12x.
Un rialzo di +10 dollari USA per barile implica un potenziale rialzo di circa il +30% rispetto alle nostre stime.
Sensibilità al prezzo del petrolio: +1 dollaro USA/barile ---> +180 milioni di euro a livello di EBIT; +140 milioni di euro a livello di utile netto; +140 milioni di euro al flusso di cassa;
Sensibilità al dollaro USA: +5 centesimi ---> +270 milioni di euro a livello di EBIT; +150 milioni di euro a livello di utile netto; +420 milioni di euro al flusso di cassa;
Sensibilità alla produzione E&P: 1 dollaro USA/barile ---> 1,0 kJ/giorno.
Analisi tecnica Settore Oil & Gas europeo
L'indice Stoxx Oil & Gas conferma l'impostazione rialzista avviata dai minimi del 2020 (pandemia). Gli ostacoli di valenza crescente sono posizionati nella fascia 390/400 punti. La piena rottura di area 400 punti aprirebbe la strada a una risalita fin verso area 470 punti. In direzione opposta, correzioni verso area 320/300 punti sono sistematiche occasioni d'acquisto.
Operatività. Sfruttare le discese verso 320/300 punti per comprare sulla debolezza in ottica di medio periodo. Le estensioni nel range 390/400 punti sono occasioni per prendere profitto, stando pronti però a rientrare in tendenza alla prima chiusura sopra 400 punti. Cambio di scenario ed eventuale stop loss da applicare in caso di chiusura sotto 290 punti.

Per investire sul settore Energy europeo, c'è il seguente ETF quotato a Piazza Affari:
Spdr MSCI Europe Energy UCITS (EUR)
Isin: IE00BKWQ0F09 (STNX)
Da inizio 2025: +7,50%
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice MSCI Europe Energy cha a sua volta investe nelle principali azioni del settore energetico europeo. I dividendi delle singole società non vengono distribuiti ma reinvestiti nel fondo (accumulazione). L’indice di spesa complessiva è pari allo 0,30% annuo. Valuta di denominazione Euro. Leggi il documento KID.

Per investire sul settore Energy statunitense c'è il seguente ETF quotato a Piazza Affari:
SPDR S&P US Energy Select Sector
Isin IE00BWBXM492 (SXLE)
Da inizio 2025: -4,70%
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice S&P Energy Select Sector che raggruppa le società energetiche statunitensi di grandi dimensioni appartenenti all'indice S&P500. Non distribuisce dividendi. L'indice di spesa complessiva è pari a 0,15%. Valuta di denominazione Usd. Leggi il documento KID.
