Colossi tech a caccia di energia nucleare
Google ha concluso un accordo con il gruppo energetico americano NextEra Energy per il riavvio, entro il 2029, della centrale nucleare Duane Arnold, nell'Iowa

L'esponenziale diffusione dell'intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, ha fatto aumentare sensibilmente i consumi di energia negli ultimi tre anni.
E' questo il motivo per cui si torna a parlare di energia nucleare, considerata necessaria per alimentare i data center collegati alla nuova tecnologia.
La partnership di Google
Qualche giorno fa, Google ha concluso un accordo con il gruppo energetico americano NextEra Energy per il riavvio, entro il 2029, della centrale nucleare Duane Arnold, nell'Iowa.
L'impianto era stato chiuso nel 2020, dopo aver operato per 45 anni.
In base al contratto, Google comprerà l'elettricità a zero emissioni di carbonio fornita dall'impianto per 25 anni.
L'energia sarà erogata 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
Il management di Google ha specificato che il progetto genererà centinaia di posti di lavoro e stimolerà l'economia nello Stato.
Secondo la stampa, le due società vorrebbero esplorare la possibilità di riattivare altre centrali negli Usa.
NextEra Energy è quotata in borsa a Wall Street ed è creciuta del +15% da inizio 2025.
Altri esempi
Google non è il primo colosso tech ad affidarsi al nucleare. Lo scorso giugno, Meta Platforms ha siglato un accordo con con Constellation Energy, uno dei più grandi gestori di centrali in America.
L'obiettivo è quello di mantenere funzionante per vent'anni un impianto nucleare in Illinois.
Anche Constellation Energy è quotata a Wall Street, con il titolo cresciuto del +71% nel 2025.
Infine, nel 2024, Microsoft ha siglato un'intesa, sempre con Constellation Energy, per riavviare un reattore nella centrale di Three Mile Island in Pennsylvania, fino ad allora dismessa.
Come investire sul nucleare
Il nucleare sta tornando alla ribalta a causa dell'aumento della domanda globale di energia e dell'urgente necessità di raggiungere l'azzeramento delle emissioni nette. L'eccezionale densità energetica dell'uranio, progetti avanzati relativi ai reattori, il rinnovato sostegno politico e la capacità del nucleare di fornire energia affidabile, scalabile e pulita sono tutti fattori determinanti per la sua rinascita.
ETF VanEck Uranium and Nuclear Technologies Ucits
Isin: IE000M7V94E1 (NUCL)
Da inizio 2025: +90%
Lo strumento replica l'indice MarketVector Global Uranium and Nuclear Energy Infrastructure, che a sua volta replica l'andamento di società globali che operano nei settori dell'estrazione dell'uranio e delle infrastrutture per l'energia nucleare. Indice di spesa complessiva (TER) 0,55% annuo. Replica fisica totale (acquista tutti i componenti). Non distribuisce dividendi. Valuta di denominazione Usd. Leggi il documento KID.
WisdomTree, innovatore nel settore finanziario a livello globale, ha ampliato la sua gamma tematica lanciando un nuovo strumento sulle tematiche legate all'energia nucleare:
ETF WisdomTree Uranium and Nuclear Energy UCITS
Isin: IE0003BJ2JS4 (NCLR)
Da inizio anno benchmark +97%
L'ETF si propone di replicare la performance in termini di prezzo e rendimento, al lordo di commissioni e spese, del WisdomTree Uranium and Nuclear Energy UCITS Index. L'indice proprietario è progettato per replicare le prestazioni delle aziende coinvolte negli aspetti più critici della catena del valore dell'uranio e dell'energia nucleare. L’ETF investe in tutta la catena del valore, offrendo esposizione alle società che estraggono uranio e a quelle coinvolte nella costruzione, nello sviluppo e nella manutenzione delle infrastrutture e dei reattori per l'energia nucleare. Sono inoltre inclusi gli innovatori che sviluppano le tecnologie nucleari di prossima generazione, come i piccoli reattori modulari (SMR). Total expense ratio (TER) 0,45%. Valuta di denominazione Usd. Valuta di quotazione Euro. Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.
 
 