La BCE conferma i tassi e lascia i mercati senza indicazioni

“Non abbiamo nessun tipo di percorso predeterminato sui tassi, qualcuno lo vorrebbe, i mercati vorrebbero maggiore anticipazione ... lo capisco, ma semplicemente non è possibile", ha detto Lagarde

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Il costo del denaro nella zona euro si assesta dopo una lunga discesa. Oggi, con decisione unanime dei membri del board, la Banca Centrale Europea ha tenuto fermi i tassi di interesse: è il primo stop dopo sette tagli consecutivi.

Zero problemi da inflazione e crescita

L’inflazione, allineata all’obiettivo di medio termine, non dà segni di risveglio: “Le nuove informazioni sono sostanzialmente in linea con la valutazione precedente del Consiglio direttivo circa le prospettive di inflazione. Le pressioni interne sui prezzi hanno continuato ad attenuarsi, a fronte di un rallentamento dei salari”. L’economia sta dimostrando “una buona capacità di tenuta”, nel solito “difficile contesto mondiale”. In questo quadro d’insieme, la BCE ha optato per una pausa, come ampiamente previsto dagli analisti.

Ci dispiace: non diamo indicazioni  

Quali saranno le prossime mosse? I membri del board, anche qui all’unanimità, hanno deciso di non fornire alcun genere di indicazione: tutto dipende dall’evoluzione del contesto, saranno i dati a spingere il board a procedere in una direzione o nell’altra.
“Non abbiamo nessun tipo di percorso predeterminato sui tassi, qualcuno lo vorrebbe, i mercati vorrebbero maggiore anticipazione del percorso del costo del denaro. Lo capisco, ma semplicemente non è possibile nelle attuali circostanze", si è quasi scusata la presidente della Bce, Christine Lagarde, durante la conferenza stampa. Per questa seconda parte dell’estate, gli investitori dovranno accontentarsi di tirare avanti senza indicazioni precise, poi “a settembre daremo nuove proiezioni sull'economia e rivaluteremo la situazione a ogni riunione di politica monetaria”.

Meno tagli in arrivo

Gli investitori hanno ascoltato e poi si sono mossi: i derivati Ois sono scesi, oggi pomeriggio i future danno a meno del 30% la probabilità di un nuovo taglio dei tassi a settembre, contro il 40% prima della conferenza stampa di Lagarde. La probabilità assegnata a un nuovo taglio a dicembre è del 36,8%.
Il Bund tedesco a dieci anni si indebolisce a 2,69%, da 2,61% di ieri. BTP a 3,53%.

L'euro forte non è gradito

L’euro si apprezza leggermente su dollaro a 1,177.
Sulle oscillazioni del cambio, Lagarde ha detto che il tema “è importante per le nostre previsioni sull'inflazione, ma non miriamo a un valore specifico". Un  euro “troppo forte potrebbe fare calare l'inflazione più del previsto", motivo per cui l'andamento dei cambi va tenuto sotto controllo.
 

 


Marino Masotti

Caporedattore