Il futuro è nella biodiversità e la ricerca ha un ruolo cruciale
Secondo il World Economic Forum, circa il 50% del Pil globale, pari a 44mila miliardi di dollari, dipende in modo diretto dalla biodiversità

"Il concetto di One Health è strettamente connesso alla questione ambientale e di sostenibilità: non possiamo pensare di proteggere la salute umana e di tutti gli organismi viventi senza occuparci, allo stesso tempo, della conservazione degli ecosistemi e della qualità delle risorse naturali. È importante, quindi, procedere costantemente con l’attività di ricerca, continuando anche l’intensa campagna di consapevolezza culturale avviata su questi temi con il nostro progetto perché vi sia un impegno collettivo nella salvaguardia della natura".
Lo ha spiegato Luigi Fiorentino, Presidente del Nbfc, il Centro nazionale per la biodiversità, reduce dalla conferenza all’Expo di Osaka dedicata al tema della “salute unica”.
Affinchè la biodiversità diventi un investimento strategico per il benessere umano la sinergia tra pubblico e privato è oggi indispensabile. Secondo il World Economic Forum, circa il 50% del Pil globale, pari a 44 mila miliardi di dollari, dipende in modo diretto dalla biodiversità. Eppure, il Framework Globale sulla Biodiversità approvato alla COP15 (Kunming-Montreal) stima che servano almeno 200 miliardi di dollari all’anno per preservarla.
È evidente, quindi, che l’unica strada possibile è una vera integrazione tra settore pubblico e privato, una forte collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli.
"Creare nuove filiere produttive sostenibili e opportunità economiche concrete è ciò che ci permetterà non solo di rispettare gli obiettivi internazionali, ma anche di garantire un futuro vivibile a tutti e soprattutto affermare in modo chiaro che la biodiversità va vista anche come motore dell’economia e non solo in un’ottica conservativa e di costo gestionale" ha aggiunto Fiorentino.
L’ingresso del settore privato nel campo della biodiversità è legato anche al concetto di One Health.
Alla base c’è un principio semplice ma potente: migliorare la salute di tutti gli organismi viventi passa necessariamente dalla tutela delle risorse naturali e di tutti gli habitat che in Italia, per esempio, sono oltre cento.
Gli sforzi della comunità scientifica, inclusi quelli portati avanti da Nbfc, sono orientati a costruire condizioni di vita migliori per l’essere umano. Questi obiettivi, però, oggi vanno affrontati prendendo in considerazione la salute del pianeta assieme a quella degli esseri umani, con una valutazione dei reciproci impatti.
Con questa impostazione, non solo possiamo migliorare con la ricerca l’azione sul territorio e sulle risorse naturali, ma possiamo anche creare un humus sociale, scientifico e politico che possa considerare come unico il benessere di tutti gli organismi viventi e quello degli ecosistemi in chiave integrata.
Il Nbfc, sul fronte dello sviluppo industriale, ha dato un impulso importante, sono stati finanziati 46 progetti che mirano a trasformare la biodiversità italiana in valore, attraverso nuovi prodotti, servizi e soluzioni sostenibili. A questi si aggiungono oltre 14 milioni di euro investiti in aree protette italiane, per sostenere progetti innovativi.
Secondo Fiorentino, il National Biodiversity Future Center può e deve avere un ruolo centrale nell’attuazione della Nature Restoration Law, il nuovo regolamento europeo che impone agli Stati membri di elaborare un Piano nazionale di ripristino entro il 1° settembre 2026.
"Secondo il regolamento, entro il 2030 dovremo ripristinare almeno il 30% degli habitat oggi non in buono stato di conservazione; si salirà al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. Si tratta di obiettivi ambiziosi, che non possono essere raggiunti senza una stretta collaborazione tra settore pubblico e privato. Molti dei progetti che stiamo finanziando vanno proprio in questa direzione: sperimentare nuovi modelli di valorizzazione ambientale, capaci di generare impatti positivi non solo sull’ecosistema ma anche sul tessuto economico e sociale. Lavoriamo per costruire un approccio integrato, dove il ripristino della biodiversità diventa un motore di innovazione, occupazione e benessere. Il Nbfc non potrà fermarsi nel 2026, dovrà andare avanti".
Investire nella Biodiversità tramite gli ETF
I seguenti ETF emessi da Axa Investment Managers sono focalizzati sui temi del clima e della biodiversità. Sono allineati attivamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) e classificati come articolo 8 in base al regolamento SFDR e si pongono il duplice obiettivo di garantire una crescita finanziaria a lungo termine e un impatto positivo e misurabile sull'ambiente. Questi ETF contribuiscono a rispondere alla forte domanda di ETF tematici e azionari da parte degli investitori italiani.
La composizione dei due ETF è identica, ma il primo adotta la copertura del cambio EURO/USD, il secondo è denominato in USD.
ETF Axa IM Act Biodiversity Equity Ucits (Eur H) Accumulazione
Isin: IE0003IT72N9
Da inizio 2024: +10,0%
La gestione è attiva. Investe in azioni dei mercati sviluppati ed emergenti di tutto il mondo. I titoli sono selezionati secondo criteri fondamentali e di sostenibilità con particolare attenzione alla biodiversità e replica fisicamente l'indice AXA IM ACT Biodiversity Equity. L'ETF è domiciliato in Irlanda. Commissioni totali annue (TER) 0,53%. I dividendi vengono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Valuta di denominazione e quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Republic Services , Deere , Ecolab . Leggi il documento KID.

ETF Axa IM Act Biodiversity Equity Ucits (Usd) Accumulazione
Isin: IE000SBHVL31 (ABIU.MI)
Da inizio 2024: -1,5%
La gestione è attiva. Investe in azioni dei mercati sviluppati ed emergenti di tutto il mondo. I titoli sono selezionati secondo criteri fondamentali e di sostenibilità con particolare attenzione alla biodiversità e replica fisicamente l'indice AXA IM ACT Biodiversity Equity. L'ETF è domiciliato in Irlanda. Commissioni totali annue (TER) 0,50%. I dividendi vengono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Leggi il documento KID.