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Giorgetti pizzica le banche e si prende un pizzicotto da Tajani

L’indice FTSE Italia All Share Banks guadagna lo 0,4% e tocca i massimi da quando è stato elaborato: negli ultimi 3 anni si moltiplicato per quattro ma il rialzo non dà segni di stanchezza

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Banche sui massimi 

Se anche oggi il Ftse Mib di Piazza Affari riesce a lasciare indietro il Dax di Francoforte ed il CaC40 di Parigi è per la spinta delle banche. L’indice FTSE Italia All Share Banks guadagna lo 0,4% e tocca nuovi massimi da quando è stato elaborato: negli ultimi tre anni i prezzi si sono circa moltiplicati per quattro, il contesto di mercato è cambiato parecchie volte, eppure il rialzo non ha mai dato segni di stanchezza.

Banca Monte Paschi sale del 2% e tocca un nuovo massimo da tre anni. Intesa SanPaolo è su prezzi record e Bper è in prossimità dei valori visti l’ultima volta nel 2007.

La Lega ci riprova 

Se oggi i titoli si riprendono è anche perché viene meno la possibilità di quei piccoli “sacrifici” evocati la settimana scorsa dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Nel suo intervento al Meeting di Rimini, a proposito del buon momento dell’industria italiana del credito, Giorgetti aveva in modo sornione di voler dare un “piccolo pizzicotto”, un pungolo all’aumento della concessione di credito a famiglie e aziende. Qualche giorno fa, era stato Matteo Salvini e tirare di nuovo fuori il tema, subito stoppato da altri esponenti della maggioranza di governo.

La Polonia spreme le banche  

Prendersela con le banche va di moda in Italia, ma non solo. In Polonia, l’indice Warsaw Stock Excanghe, (WIG) ha chiuso venerdì in ribasso del 4%, per effetto della notizia della volontà del governo di aumentare l’aliquota dell’imposta sugli istituti di credito al 30% a partire dall’anno prossimo, dall’attuale 19%. Con questa manovra, il Ministero delle Finanze punta a mettere un freno alla crescita del deficit fiscale, arrivato a oltre il 6% del Pil. L’indice WIG Banks ha chiuso in ribasso del 10%, oggi rimbalza debolmente.

Per evitare guai peggiori, il vice ministro Antonio Tajani, ha ribadito nel fine settimana che non ci saranno blitz allo sportello.

Pizzicotto e contro pizzicotto 

Le banche "sono imprese, non credo serva dare pizzicotti alle banche ma serve parlare con loro, perché un Paese come il nostro non può fare a meno di un sistema bancario forte", così Tajani in conferenza stampa a Rimini, ha risposto a chi gli chiedeva ragione delle uscite di Giorgetti. "Le banche - ha aggiunto - devono pagare le tasse come tutti gli altri, ma sono contrario al principio degli extraprofitti". 

La difesa di Tajani, già efficace due anni fa, nel trasformare la tassa sugli extra profitti in un provvedimento a sostegno degli indici patrimoniali, sembra aver allontanato la minaccia da un settore tornato a prosperare da circa tre anni, dopo un paio di decenni di sofferenza. 

Banche solide da ogni punto di vista 

Oggi le banche italiane sono in buona salute e sono una buona opportunità di investimento non solo per quanto riguarda l’azionario ma anche l’obbligazionario. 
Flavio Carpenzano investment Director Reddito Fisso di Capital Group scriveva sabato in una nota che alcune delle migliori opportunità nel settore si trovano nei paesi periferici, in particolare in Spagna, Italia e Grecia. “Qui si sono registrati notevoli miglioramenti sia nel profilo creditizio delle banche che
in quello sovrano. Il riconoscimento di questi fattori da parte delle agenzie di rating potrebbe portare a ulteriori miglioramenti.
Nel complesso, i fondamentali delle banche europee sono solidi, con una redditività elevata e bilanci in buona salute. Allo stesso tempo, le valutazioni rimangono interessanti. Un buon indicatore della solidità delle banche europee è stato fornito dai risultati del primo trimestre, che hanno superato le aspettative del mercato per il 19° trimestre consecutivo, nonostante le banche abbiano dovuto affrontare un contesto più complesso e incerto”.

Analisi Tecnica Ftse Italy Banks

Il quadro del settore bancario italiano/europeo resta saldamente rialzista. La fuoriuscita del Ftse It. Banks dal canale che ha veicolato il movimento dal 2022 all'inizio del 2025 ha provocato l'accelerazione del movimento in corso il cui obiettivo è da ricercare circa il 50% al di sopra dei livelli attuali, stando alle analoghe indicazioni fornite dal più ampio indice Stoxx Banks europeo.

Operatività 

Rafforziamo il giudizio positivo. Accompagnare il rialzo per target finale intorno a 48mila/50mila punti, sfruttando preferibilmente le fasi correttive. Cambio di direzione ed eventuale stop loss da applicare in caso di ritorno sotto quota 27mila punti.

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Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.

Wisdomtree EUROSTOXX Banks 3x Daily Long  
Isin IE00BLS09N40 (3BAL)

Da inizio 2025: +284%

Lo strumento consente di investire in chiave speculativa sulle banche dell'Eurozona. Punta ad amplificare per 3 volte la performance giornaliera dell'indice Eurostoxx Banks. Commissioni totali annue 0,89%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

SPDR MSCI Europe Financials Ucits
Isin IE00BKWQ0G16 (STZX)

Da inizio 2025: +36,0% 

L'ETF consente di replicare l'andamento del settore finanziario europeo (banche + assicurazioni + servizi finanziari), rappresentato dall'indice MSCI Europe Financials. Commissioni totali annue 0,18%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

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Wisdomtree FtseMib Banks 
Isin: IE00BYMB4Q22 (ITBL)

Da inizio 2025: +52,0%

L'ETF consente di investire sulle banche italiane senza leva diversificando il rischio emittente. Investe direttamente su un basket di banche italiane appartenenti all'indice FtseMib, ciascuna delle quali con un peso non superiore al 15% del totale. Ciò consente di mantenere una elevata diversificazione all'interno del comparto. I pesi vengono "ribilanciati" su base trimestrale a marzo/giugno/settembre/dicembre. Costo annuo 0,35%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

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Marino Masotti

Caporedattore