Dividendi a pioggia su Piazza Affari, crescita da record nel 2025

La crescita dei dividendi in Piazza Affari supera ogni aspettativa. L’importo complessivo punta a superare i 41 miliardi, trainato dal settore bancario e da buyback efficaci. Rendimenti più attraenti.

Perché aumentano i dividendi in Italia

I dati emersi dall’ultima analisi di Intermonte mostrano che la “torta” dei dividendi in Piazza Affari continuerà ad aumentare in modo significativo nel 2025. Le centodieci società monitorate dovrebbero infatti distribuire oltre 41 miliardi di euro, segnando un +13% rispetto al 2024. Le stime indicano inoltre che, nel 2026, la cifra potrebbe salire a 44 miliardi di euro, pari a un ulteriore incremento del 7%.

Questa crescita può essere letta in due modi diversi. Da un lato, rappresenta un segnale positivo: le società quotate in Borsa dimostrano di generare utili e di condividere i profitti con i propri azionisti. Dall’altro, qualcuno potrebbe temere che un’eccessiva distribuzione di dividendi sottragga risorse alla crescita futura e all’innovazione. Tuttavia, sul mercato italiano rimane forte l’interesse degli investitori per i rendimenti elevati, in particolare grazie ai risultati positivi registrati dalle banche.

Il ruolo chiave del comparto bancario nei dividendi

Le banche italiane si confermano tra i principali protagonisti di questa ondata di dividendi. Il settore bancario, che negli ultimi anni ha ritrovato solidità patrimoniale e beneficiato dell’aumento dei tassi, fa la parte del leone nella distribuzione di utili. Titoli come Unicredit e Intesa Sanpaolo si distinguono per dividend yield di tutto rispetto, mentre Banco BPM e Monte dei Paschi sono tornate a remunerare i soci dopo un lungo periodo di “digiuno”.

Questi risultati positivi, uniti a possibili operazioni di consolidamento e fusioni, spiegano il crescente interesse degli investitori per il comparto. Secondo gli esperti, la capacità delle banche di distribuire dividendi consistenti si manterrà solida almeno fino al 2026, pur restando sensibile a eventuali cambiamenti del quadro macroeconomico e regolamentare.

Ultimo aggiornamento: Dividendi, le azioni italiane con il rendimento più alto

Dividendi e buyback: due strade per creare valore

Oltre ai dividendi, molte società quotate a Piazza Affari utilizzano il buyback (riacquisto di azioni proprie) come ulteriore leva di creazione di valore. In particolare, quando le azioni vengono scambiate a sconto rispetto al patrimonio tangibile, il riacquisto risulta vantaggioso perché riduce il numero di titoli in circolazione, aumentando in proporzione il valore pro quota detenuto dagli azionisti. Alcuni istituti bancari, come Unicredit, hanno sfruttato questa strategia per massimizzare la remunerazione dei soci, soprattutto negli ultimi anni, quando le valutazioni erano più basse.

Nel prossimo futuro, si prevede che le aziende più mature, comprese le utilities, continueranno a garantire dividendi stabili o in lieve crescita, mentre il comparto bancario potrebbe puntare di più sui dividendi in denaro, grazie al rafforzamento dei bilanci e alle minori opportunità di buyback legate alla riduzione dello sconto sul titolo.

Scegli la tua piattaforma e ascolta il podcast


Marino Masotti

Caporedattore