Dividendi: cresce la torta delle cedole in arrivo a Piazza Affari
Nel corso del 2025, le 110 società seguite da Intermonte distribuiranno 41,1 miliardi di euro di dividendi, nel 2026 si dovrebbe salire ulteriormente, arrivando a quasi 44 miliardi di euro, +7%

Dividendi in crescita
La torta dei dividendi di Piazza Affari continua ad aumentare, a conferma del perdurare del buon momento del listino azionario italiano in termini di creazione di valore: nel 2023 l’indice Ftse Mib ha guadagnato il 28% e nel 2024 il 12,6%. Nei primi tre mesi del 2025 la performance è stata dell’11,3%. In quel che resta dell’anno, Piazza Affari sarà condizionata in un senso o nell’altro dai dazi di Trump, dalla politica monetaria della BCE e da quell’insieme di elementi che determinano il contesto macroeconomico, “a oggi possiamo comunque dire che la componente dei dividendi pagati dalle società rappresenta un elemento positivo”, dice Alberto Villa, head of Research di Intermonte.
Leggi l'ultimo aggiornamento: Dividendi 2025: per 24 società del Ftse Mib è il D-Day
Banche: le più generose
Nel corso del 2025, le 110 società seguite dalla Research, distribuiranno 41,1 miliardi di euro di dividendi, il 13% in più del 2024. Nel 2026 si dovrebbe salire ulteriormente, arrivando a quasi 44 miliardi di euro, il 7% in più.
Un contributo importante all’incremento del totale delle cedole pagate arriva da Unicredit, dopo gli oltre tre miliardi del 2024, si sale a 3,7 miliardi del 2025 e a 4,8 miliardi del 2026. Migliora anche il dividend yield: è stato poco meno del 4% nel 2024, si avvicina al 5% quest’anno e arriva al 6,3% nel 2026.
La numero uno del listino italiano in termini di capitalizzazione, Intesa Sanpaolo, dovrebbe distribuire quest’anno oltre sei miliardi di euro in dividendi, circa 650 milioni in più del 2024: l’anno prossimo si sale a 6,6 miliardi. Il dividend yield arriva a sfiorare l’8%, da 7,2% del 2025.
Le banche, uscite gonfie di utili dalla stagione dei tassi d’interesse alti, sono le principali benefattrici del listino. Banco BPM dà quest’anno ai propri azionisti 1,536 miliardi di euro in dividendi, quasi il doppio del 2024: il generoso 10,1% di rendimento, dovrebbe aiutare a scordare gli esercizi con dividendi mini o addirittura a zero.
La classifica dei rendimenti
Banca Monte Paschi, dopo il salvataggio e il rilancio, è tornata nel 2024 a pagare un dividendo, dopo dieci anni di tribolazioni, aumenti di capitale e zero remunerazione. L’anno scorso è arrivato agli azionisti 315 milioni in cedole, quest’anno la torta è tre volte più grande e il dividend yield sale all’11%.
Solo Geox, tra le seguite da Intermonte, supera questo tasso di rendimento nel 2025, arrivando al 17,3%. Nelle primissime posizioni ci sono altre banche: Banca Ifis è al 9,5% e Bper Banca all’8%.
Saipem, che l’anno scorso non avevo pagato la cedola, quest’anno distribuisce 333 milioni di euro, pari al 7,55% di dividend yield. Eni sfiora il 7%, Enel il 6,5%.
Da sole, le prime dieci società italiane quotate distribuiscono 27,4 miliardi di euro in dividendi, il 66,6% dell’ammontare complessivo. Delle magnifiche dieci, il 45% arriva dalle banche.
Ultimo aggiornamento: Dividendi, le azioni italiane con il rendimento più alto
Nell'immagine lo spaccato delle prime dieci società, in termini di contributo al monte dividendi.
![]() |
Come investire sui dividendi con la massima diversificazione del rischio
L'investitore ha a disposizione alcuni ETF (Exchange Traded Fund) quotati alla Borsa di Milano che consentono di investire in modo diversificato puntando sul ritorno importante di un flusso di dividendi. I quattro strumenti seguenti puntano in modo geograficamente distinto alle eccellenze (per questo si chiamano aristocrats) delle principali aree del globo: Europa, Stati Uniti, Asia. L'ultimo in particolare seleziona le azioni in base ai criteri ESG.
SPDR® S&P Euro Dividend Aristocrats UCITS
Isin: IE00B5M1WJ87 (EUDV.MI)
Da inizio 2025: +13,0%
Dividendo lordo su base annua 3,20%.
Obiettivo del Fondo è riflettere la performance delle azioni dell'Eurozona con il più alto rendimento dell'indice S&P Europe BMI che hanno seguito una politica di gestione dei dividendi stabile per 10 anni consecutivi. Valuta di denominazione Euro. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,30% annuo. Stacco Dividendo semestrale. Leggi il documento KID. Le azioni più pesanti sono:

SPDR® S&P U.S. Dividend Aristocrats UCITS
Isin: IE00B6YX5D40 (USDV.MI)
Da inizio 2025: -2,0%
Dividendo lordo su base annua 2,10%.
Obiettivo del Fondo è riprodurre il rendimento di alcuni titoli azionari che corrispondono dividendi elevati sui mercati statunitensi. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,35% annuo. Stacco Dividendo trimestrale. Leggi il documento KID. Le azioni più pesanti sono:

SPDR® S&P Emerging Markets Dividend Aristocrats UCITS
Isin: IE00B6YX5B26 (EMDV.MI)
Da inizio 2025: +1,0%
Dividendo lordo su base annua 4,30%.
L'obiettivo del Fondo consiste nel riprodurre il rendimento dei titoli ad alto rendimento nei mercati azionari dei paesi emergenti. Valuta di denominazione Usd. Valuta di quotazione Euro. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,55% annuo. Stacco Dividendo semestrale. Leggi il documento KID. Le azioni più pesanti sono:

SPDR® S&P U.S. Dividend Aristocrats ESG
Isin: IE00BYTH5R14 (UEDV.MI)
Da inizio 2025: -3,0%
Dividendo lordo su base annua 2,0%.
L'obiettivo del Fondo consiste nel replicare il più fedelmente possibile la performance dell'indice S&P ESG High Yield Dividend Aristocrats. L'Indice, a sua volta, misura la performance dei titoli ad alto rendimento del mercato azionario Usa che soddisfano i criteri di idoneità definiti nell'indice S&P High Yield Dividend Aristocrats in termini di Environmental, Social and Governance. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Le commissioni di gestione sono pari allo 0,35% annuo. Stacco Dividendo trimestrale. Leggi il documento KID.
