Dividendi - Continueranno a crescere anche nel 2025

Tra poco inizierà la "vendemmia" a Piazza Affari. Il 20 gennaio staccano l'interim dividend ENEL e SNAM rispettivamente per 0,215 euro (yield 3%) e 0,1162 euro (yield 2,70%).

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Fatto

Una domanda importante che si pongono gli investitori è se il 2025 sarà guidato ancora una volta dal rally dei Magnifici Sette o se altri settori/segmenti saranno in grado di sostenere la crescita delle borse, soprattutto alla luce delle tante incognite legate alle decisioni della nuova amministrazione Trump.

Quando si tratta di dividendi, quest'anno si dovrebbe confermare in ulteriore crescita. 

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"Sotto il profilo macro, il principale motore dei dividendi storicamente è la crescita degli utili", afferma Ben Snider, stratega senior del team macro della strategia di portafoglio statunitense presso Goldman Sachs. "La crescita degli utili è stata buona l'anno scorso e pensiamo che sarà ancora migliore nel 2025".

Goldman Sachs prevede un aumento medio dell'11% degli utili per azione dell'S&P500 quest'anno, rispetto a una stima dell'8% nel 2024. Ciò, a sua volta, porterà a un aumento del +7% dei dividendi medi quest'anno rispetto al +6% nel 2024. 

Ohsung Kwon, stratega azionario statunitense presso BofA Securities, ha una previsione più aggressiva. Si aspetta un aumento del +12% dei dividendi medi dell'S&P500 quest'anno, aiutato dall'accelerazione degli utili. La crescita complessiva degli utili è stata debole nel 2023, ma ha iniziato a riprendersi l'anno scorso. Kwon sottolinea che in genere c'è un ritardo di circa tre trimestri tra la crescita degli utili e gli aumenti dei dividendi.

"Dato che abbiamo visto un'accelerazione della crescita degli EPS per l'S&P500 nell'ultimo anno, ci aspettiamo che i dividendi seguano probabilmente la stessa tendenza", afferma.

Howard Silverblatt, analista senior degli indici presso S&P Dow Jones Indices, prevede un aumento medio dei dividendi nell'ordine dell'8% quest'anno. Si punta a un altro ammontare di pagamenti record nel 2025, questa volta a circa 685 miliardi di dollari rispetto ai 630 miliardi previsti nel 2024. Alla base di tutto ciò - afferma - ci sono "gli attuali guadagni record e i record futuri previsti, nonché tassi di interesse in calo, forte occupazione e crescita economica di base".

Guardando al futuro, Kwon prevede che i dividendi svolgeranno un ruolo più importante nei rendimenti totali rispetto al decennio precedente, quando i dividendi "non hanno realmente guidato gran parte del rendimento totale".

Per rendimenti totali si intende la combinazione di apprezzamento dei prezzi e dividendi.

Per quanto riguarda il microcosmo di Piazza Affari, l'indice FTSEMIB proietta un rendimento medio in termini di dividendo intorno al 5,20%.

Tra poco inizierà la "vendemmia". Il 20 gennaio staccano l'interim dividend ENEL e SNAM rispettivamente per 0,215 euro (yield 3%) e 0,1162 euro (yield 2,70%). 

Effetto

L'investitore ha a disposizione alcuni ETF (Exchange Traded Fund) quotati alla Borsa di Milano che consentono di investire in modo diversificato punta…

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 Redazione

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