Difesa - Grandi prospettive, ma molti gestori non possono comprare
In base alle norme dell'Unione Europea, diversi fondi etichettati come sostenibili sono "condannati" a restare completamente fuori dal settore e a perdere un trend formidabile

Il settore della Difesa continua a correre ed alcuni titoli collegati direttamente o indirettamente al comparto si portano su nuovi massimi storici/pluriennali. Da inizio anno: RheinMetall +118%, ThyssenKrupp +115%, Leonardo +77%, Thales +76%, Saab +65%, Iveco +64%, SSAB +56%, Dassault +50%, Fincantieri +56%, Avio +35%.
Scenari inimmaginabili per il settore
La prospettiva di un colossale piano di investimenti da 800 miliardi di euro ha aperto scenari inimmaginabili fino a un mese fa, ma paradossalmente molti gestori europei sono costretti a restare fuori dalla tendenza.
Aumenta pertanto la pressione affinché vengano allentate le restrizioni.
In base alle norme dell'Unione Europea, diversi fondi etichettati come sostenibili devono garantire che i loro investimenti "non arrechino danni significativi". Di conseguenza sono "condannati" a restare completamente fuori dal settore, non potendo comprare anche azioni che solo in parte sono coinvolte nel settore difesa, come il produttore di motori Rolls Royce e Airbus, che hanno una grande componente di civile/commerciale.
Il più grande investitore britannico Legal & General, è tra coloro che pianificano di aumentare l'esposizione alla Difesa, affermando che l'attrattiva del settore è "aumentata drasticamente" in mezzo a tensioni geopolitiche più profonde, ha riferito Reuters.
Alcuni dei più grandi gruppi di fondi europei hanno iniziato a rivedere le loro politiche di investimento, sebbene la complessità e la natura controversa della riscrittura delle politiche di sostenibilità per includere i produttori di armi rendano il processo complicato.
UBS Asset Management ha detto a Reuters che sta rivedendo il concetto di esclusione del settore della Difesa nei fondi. Mercer, un consulente leader per i fondi pensione, ha detto che gli investitori stanno chiedendo ai gestori patrimoniali di includere la Difesa nei portafogli, compresi quelli con obiettivi di sostenibilità.
Le esclusioni sugli investimenti in armi controverse, come le munizioni a grappolo e le armi biologiche, sono ampiamente condivise e basate sui trattati internazionali.
Le norme dell'UE e del Regno Unito non vietano gli investimenti nella maggior parte delle altre società di difesa, ma un'attenzione degli investitori su aspetti ambientali, sociali e di governance (ESG) ha contribuito a dissuadere i grandi gestori patrimoniali dal farlo, come nel caso del tabacco.
Escludere la Difesa significa perde il trend
"Stiamo arrivando a un punto in cui l'atmosfera è tale che se escludi la difesa, sei tu quello che deve spiegare, non il contrario", ha affermato Carl Haglund, CEO del gruppo finlandese di assicurazioni e pensioni Veritas ed ex ministro della difesa della Finlandia.
La scorsa settimana i politici britannici hanno esortato gli investitori a sostenere il settore militare e la Francia ha proposto di rimuovere le limitazioni ESG sui prestiti per la difesa. Il capo della banca centrale norvegese ha affermato che gli standard di investimento etico potrebbero dover cambiare.
Uno strumento per investire nel settore Difesa
In questo scenario dalle enormi prospettive, WisdomTree ha lanciato un ETF specifico sulla Difesa europea, una prima a livello mondiale, denominato WisdomTree Europe Defence. Lo strumento è stato quotato martedì su Borsa Italiana e Börse Xetra, sarà quotato su London Stock Exchange il 12 marzo 2025. Queste le caratteristiche:
ETF WisdomTree Europe Defence UCITS
Isin: IE0002Y8CX98 (WDEF)
Il WisdomTree Europe Defence si propone di replicare la performance in termini di prezzo e rendimento, al lordo di commissioni e spese, del WisdomTree Europe Defence UCITS Index. L'indice proprietario è progettato per replicare la performance delle aziende europee coinvolte nell'industria della difesa, tra cui produttori di attrezzature, parti o prodotti per la difesa civile, elettronica per la difesa e attrezzature per la difesa spaziale. L'Indice mira a escludere le aziende coinvolte in armi controverse vietate dal diritto internazionale, come le munizioni a grappolo, le mine antiuomo e le armi biologiche e chimiche, nonché le aziende che violano gli standard del Global Compact delle Nazioni Unite. Il WDEF è il primo prodotto nel suo genere dedicato esclusivamente alle aziende europee della difesa. Total expense ratio (TER) 0,40%. Valuta di denominazione Euro. Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

Il commento degli ideatori: Pierre Debru, Head of Research, Europe, WisdomTree, ha spiegato: In molti portafogli, la difesa e la sicurezza sono sottorappresentate e l’Europa ha visto decenni di investimenti insufficienti, che hanno portato a gravi carenze di capacità. La regione sta vivendo un cambiamento strutturale, mentre le nazioni aumentano i bilanci della difesa per raggiungere gli obiettivi della NATO e rispondere alle sfide geopolitiche. Il WDEF è il primo ETF volto a fornire esposizione all’industria europea della difesa e ruota intorno a un tema attuale e urgente, incentrato sulla spinta dell'Europa verso l'autonomia strategica nel settore della difesa in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche.