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Dalla Banca Europea degli Investimenti, 3,5 miliardi per la difesa

La banca aveva pianificato l'anno scorso di salire a un miliardo di euro, poi, a gennaio aveva rilanciato, puntando ad  arrivare a due miliardi per le attività connesse alla difesa e alle armi

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Trump si ferma a pensare, il riarmo va avanti

Nelle due settimane che Donald Trump si è preso per decidere sulla guerra in Iran, il mondo proseguirà comunque il cammino verso il riarmo. Un eventuale mancato allargamento del conflitto agli Stati Uniti sarebbe una buona notizia per la pace ma non sarebbe l’evento in grado di fermare la corsa all’aumento della spesa militare. Il cambio di paradigma geostrategico c’è già stato: il mondo è più chiuso e diffidente, per garantirsi la pace e il quieto vivere, servono eserciti potenti.

Spendere e investire nelle armi

Reuters scrive stamattina che i governi dell'Ue hanno concordato di aumentare la spesa annuale della Banca europea per gli investimenti (Bei) a 100 miliardi di euro quest'anno e di triplicare i finanziamenti per l'industria della difesa del blocco. Lo hanno detto delle fonti informate che hanno parlato con i giornalisti dell’agenzia.

Secondo le fonti, la decisione è stata approvata in una riunione del consiglio di amministrazione della Bei a Lussemburgo, in vista dell'approvazione formale prevista dai ministri delle Finanze Ue nel corso della giornata di oggi.

Il nuovo tetto di spesa annuale di 100 miliardi di euro supera di oltre 10 miliardi l'importo erogato dalla Bei lo scorso anno, e supera di 5 miliardi di euro i 95 miliardi che la presidente della Bei, Nadia Calvino, aveva fissato come obiettivo a inizio anno.

Inoltre, la Bei potrà più che triplicare i finanziamenti per i progetti legati alla difesa. L'importo aumenterà di 3,5 miliardi di euro rispetto al miliardo dell'anno scorso e supererà di gran lunga i 2 miliardi di euro che la Banca aveva annunciato di voler spendere a gennaio, hanno detto le fonti.

Guerra nello spazio

Si stanno muovendo i soggetti istituzionali e sono in movimento anche le società della difesa. 
Eutelsat Communications SA sta raccogliendo 1,35 miliardi di euro (1,5 miliardi di dollari) dal governo francese e da altri investitori in un accordo che aiuterà la società europea a costruire la sua flotta di satelliti come alternativa a Starlink di Elon Musk. Il governo francese considera Eutelsat strategicamente importante per la sovranità dell'Europa e il più valido concorrente di Starlink, di gran lunga l'operatore dominante nella fornitura di connessioni Internet via satellite. I legami tra Stati Uniti e l'Europa si stanno sfilacciando ed Eutelsat ha bisogno di fondi per mantenere ed espandere il suo servizio OneWeb: solo così può pensare di competere. 

Ed anche nel cyberspazio

Se la Francia si muove per rilanciare un operatore da anni in serie difficoltà finanziarie, è perché oggi, per difendere la pace, non basta controllare la terra, i mari e i cieli, ci sono altre due possibili campi di battaglia da presidiare, il primo è lo spazio e il secondo, è il cyberspazio. Gregg Guerin di First Trust, un emittente di ETF, nel webinar di oggi ha messo in evidenza che  da tre anni, dall’invasione dell’Ucraina, il mondo ha puntato soprattutto sui soggetti della difesa tradizionali, come Rheinemetall, un produttore di munizionamento per cannoni. Come stanno mostrando anche gli eventi bellici in Iran, la superiorità militare di Israele è soprattutto negli apparati elettronici che accecano la contraerea, nella capacità di sabotare le infrastrutture informatiche e difendere le proprie. 

Se l’italiana Leonardo, il campione europeo della guerra elettronica, in borsa è salita meno della tedesca Rheinemetall,  o di altri soggetti che lavorano per il presidio dei primi tre campi di battaglia, è perché limportanza della supremazia in ambito informatico e digitale, non è ancora stata del tutto compresa dal mercato azionario. Il grosso del denaro, secondo Guerin, potrebbe andare in questo ambito nei prossimi anni, anche se, come tutti si augurano, si arrivasse alla pace in Ucraina, in Medio Oriente e ovunque ci sono guerre.

Nato 

A livello di Stati, la Francia, seppur gravata dai debiti, si sta muovendo per non perdere posizioni nello scacchiere europeo della difesa, ora che la Germania è tornata in campo con tutto il suo peso. L’Italia sembra voler restare a guardare. Il governo di Giorgia Meloni chiede dieci anni per portare la spesa per la difesa al 5% del Pil, con flessibilità anno dopo anno. A ribadire la posizione sul tema è stato questa settimana il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

I leader dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord (NATO) sono al lavoro per destinare almeno il 3,5% della produzione economica ai requisiti fondamentali della difesa entro il 2032, oltre a un ulteriore 1,5% per la protezione delle infrastrutture. L’impegno dovrebbe essere sancito durante il vertice che si terrà all'Aia il 24-25 giugno.

Gli strumenti per investire nel settore Difesa

In questo scenario dalle enormi prospettive, ci sono alcuni strumenti specifici sulla Difesa europea.

WisdomTree, innovatore nel settore finanziario a livello globale, ha esteso la sua gamma di ETP tattici con il primo ETP sulla difesa europea con leva.

WisdomTree STOXX Europe Aerospace & Defence 3x Daily Leveraged 
Isin: XS2872232850 (3EDF) 

Da inizio 2025: +46%

L'ETP quotato su London Stock Exchange, Börse Xetra e Borsa Italiana, ha un total expense ratio (TER) dello 0,80%. Offre un'esposizione con leva 3x giornaliera allo STOXX Europe Total Market Aerospace & Defense Net Total Return Index. Leggi attentamente il documento KID.

Per investire in ottica di lungo periodo:

ETF HANetf Future of Defence Ucits
Isin: IE000OJ5TQP4 (NATO)

Da inizio 2025: +33%

L'ETF replica l'indice EQM NATO+ Future of Defence, che a sua volta replica la performance di aziende internazionali operanti nell'industria militare o della difesa.
L’ETF replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale (acquistando tutti i componenti dello stesso). I dividendi dell'ETF sono accumulati e reinvestiti nell'ETF. L’indice di spesa complessiva (TER) dell'ETF è pari allo 0,49% annuo. Valuta di denominazione Usd. Valuta di quotazione Euro. Leggi il documento KID.

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ETF WisdomTree Europe Defence UCITS
Isin: IE0002Y8CX98 (WDEF)

Nato a marzo 2025

Il WisdomTree Europe Defence si propone di replicare la performance in termini di prezzo e rendimento, al lordo di commissioni e spese, del WisdomTree Europe Defence UCITS Index. L'indice proprietario è progettato per replicare la performance delle aziende europee coinvolte nell'industria della difesa, tra cui produttori di attrezzature, parti o prodotti per la difesa civile, elettronica per la difesa e attrezzature per la difesa spaziale. L'Indice mira a escludere le aziende coinvolte in armi controverse vietate dal diritto internazionale, come le munizioni a grappolo, le mine antiuomo e le armi biologiche e chimiche, nonché le aziende che violano gli standard del Global Compact delle Nazioni Unite. Il WDEF è il primo prodotto nel suo genere dedicato esclusivamente alle aziende europee della difesa. Total expense ratio (TER) 0,40%. Valuta di denominazione Euro. Non distribuisce dividendo. Leggi il documento KID.

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Marino Masotti

Caporedattore