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Clima: l'Europa va avanti, con pragmatismo e flessibilità sui target

La Commissione Europea sta valutando la possibilità di stabilire un obiettivo climatico intermedio per il 2040, non cambia l'architettura di fondo dell'Agenda Verde ma muta l'atteggiamento politico

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Le temperature medie sono sempre più alte, ma in Europa il contesto politico è sempre più freddo sul tema del contrasto al cambiamento climatico. 

Per questa ragione l'Unione Europea sarebbe pronta a essere più flessibile sull’obiettivo di riduzione delle emissioni di anidride carbonica per il prossimo decennio.

Target intermedi sul clima

Secondo quanto riporta Bloomberg, la Commissione Europea ha fatto sapere agli Stati membri che sta valutando la possibilità di pubblicare, il due luglio, un provvedimento per stabilire un obiettivo climatico intermedio per il 2040. 

Le opzioni in esame includono l'autorizzazione all’impiego di crediti di carbonio internazionali e la rinuncia a sotto-obiettivi per vari settori. 

Il nuovo goal includerà anche le cosiddette rimozioni, ovvero attività che rimuovono o prevengono le emissioni di anidride carbonica dall'atmosfera.

Per gradi verso la neutralità climatica 

L’esecutivo guidato dalla presidente Ursula von der Leyen, ha dichiarato ufficialmente di voler attenersi alla raccomandazione dello scorso anno, ovvero, una riduzione netta delle emissioni del 90% come prossimo passo per raggiungere la neutralità climatica entro la metà del secolo.

La rotta e la meta non cambiano, ma senza fanatismi, a Bruxelles sembrano essere pronti ad andare incontro alle tante richieste di aggiustamento, in modo da prevenire la possibilità che gli schieramenti di centro-destra, oggi maggioritari in Europa, cancellino del tutto quell’insieme di provvedimenti denominati Agenda Verde. 

Una maggiore flessibilità normativa potrebbe anche attenuare le preoccupazioni dell'industria sul fatto che obiettivi climatici sempre più severi, uniti a prezzi dell'energia persistentemente elevati, possano scoraggiare gli investimenti in Europa.

La proposta verde diventa vincolante

Bloomberg riferisce che la Commissione starebbe cercando di rendere la sua nuova architettura verde appetibile anche agli Stati membri più scettici sull’argomento, in vista del voto di quest'estate del Consiglio d’Europa e dell’Europarlamento, il passaggio che rende vincolante l’indicazione. 

Il disegno di legge sul clima arriverà dopo che la Polonia, contraria all'obiettivo del 90%, avrà concluso la sua presidenza di turno dell'UE. Il paese affronterà un ballottaggio decisivo per le elezioni presidenziali il 1° giugno, con il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski in corsa testa a testa con il nazionalista e scettico sul clima Karol Nawrocki.

Dal 1° luglio, le redini passano alla Danimarca, il tono politico dovrebbe cambiare. 

Tornano i certificati verdi extra Europa

Gli investitori nei mercati internazionali del carbonio stanno osservando attentamente il dibattito per individuare un'eventuale apertura della regione ai crediti generati nell'ambito di un nuovo meccanismo supervisionato dalle Nazioni Unite, previsto dall'articolo 6 dell'Accordo di Parigi. 
Il mese scorso, paesi come Polonia e Germania hanno chiesto di includere alcuni crediti importati nel nuovo obiettivo climatico dell'UE.

La coalizione tra il blocco CDU/CSU di Friedrich Merz e i Socialdemocratici auspica che fino a tre punti percentuali delle riduzioni entro il 2040 provengano da "progetti certificati e permanenti" in paesi partner extraeuropei. Per la Commissione, ciò richiederebbe norme rigorose a livello UE per garantire la massima integrità possibile. Mentre in precedenza l'UE consentiva i crediti generati da progetti oltre i suoi confini nell'ambito del suo sistema di scambio di quote di emissione, nel 2021 li ha vietati a causa di preoccupazioni relative all'integrità ambientale.

Come investire su clima e biodiversità

I seguenti ETF emessi da Axa Investment Managers sono focalizzati sui temi del clima e della biodiversità. Sono allineati attivamente agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) e classificati come articolo 8 in base al regolamento SFDR e si pongono il duplice obiettivo di garantire una crescita finanziaria a lungo termine e un impatto positivo e misurabile sull'ambiente. Questi ETF contribuiscono a rispondere alla forte domanda di ETF tematici e azionari da parte degli investitori italiani. 

La composizione dei due ETF è identica, ma il primo è denominato in USD (rischio cambio), mentre il secondo adotta la copertura del cambio EURO/USD.

Axa IM Act Climate Equity Ucits Etf - (Usd) Accumulazione
Isin IE000Z8BHG02 (ACLU)

Da inizio 2025: -3,3%

La gestione è attiva. L'ETF investe in titoli azionari dei mercati sviluppati ed emergenti di tutto il mondo. I titoli sono selezionati su criteri di sostenibilità e fondamentali con un focus sulla protezione del clima e replica fisicamente l'indice AXA IM ACT Climate Equity. L'ETF è domiciliato in Irlanda. Commissioni totali annue (TER) 0,50%. I dividendi vengono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. I primi tre titoli sono: Nvidia, Cadence Design Systems, Autodesk. Leggi il documento KID.

Axa IM Act Climate Equity Ucits Etf - (Euro Hedged) Accumulazione
Isin IE000E66LX20 (ACLE)

Da inizio 2025: +5,0%

La gestione è attiva. L'ETF investe in titoli azionari dei mercati sviluppati ed emergenti di tutto il mondo. I titoli sono selezionati su criteri di sostenibilità e fondamentali con un focus sulla protezione del clima e replica fisicamente l'indice AXA IM ACT Climate Equity. L'ETF è domiciliato in Irlanda. Commissioni totali annue (TER) 0,53%. I dividendi vengono accumulati e reinvestiti nell'ETF. Valuta di denominazione EURO. Valuta di quotazione EURO. Leggi il documento KID.

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