BYD rallenta la produzione e i piani di espansione in Cina

Per gli OEM europei, aumenta il rischio di ondate di esportazioni dalla Cina alimentate dalla sovraccapacità produttiva

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Secondo Reuters, BYD ha cancellato i turni di notte e ridotto la produzione di almeno un terzo in diversi dei suoi stabilimenti cinesi, sospendendo anche i piani per l'aggiunta di nuove linee di produzione.

Queste misure, precedentemente non rese note, riguardano almeno quattro dei sette stabilimenti BYD nel Paese.

La decisione fa seguito all'aumento dei livelli di inventario e a vendite inferiori alle aspettative, nonostante i tagli aggressivi dei prezzi.

BYD detiene ora un inventario equivalente a 3,2 mesi di vendite, più del doppio della media del settore, esercitando pressione sui concessionari e spingendo a una maggiore attenzione alle esportazioni.

Sebbene l'azienda abbia venduto 4,27 milioni di veicoli lo scorso anno (principalmente in Cina) e punti a 5,5 milioni nel 2025, ha venduto solo 1,76 milioni di unità nei primi cinque mesi.

La crescita della produzione ha subito un forte rallentamento, con un aumento solo del 13% su base annua ad aprile e dello 0,2% a maggio, il ritmo più debole dall'inizio del 2024.

Ieri, le azioni BYD hanno chiuso a Hong Kong in ribasso di quasi l'1% dopo la pubblicazione del rapporto.

Il rallentamento della produzione, nonostante la leadership globale di BYD nel settore dei veicoli elettrici, sottolinea la crescente pressione in un mercato automobilistico cinese in eccesso di offerta e ipercompetitivo.

Per gli OEM europei, un raffreddamento del settore cinese dei veicoli elettrici potrebbe attenuare le difficoltà di prezzo a livello locale, ma aumenta anche il rischio di ondate di esportazioni dalla Cina alimentate dalla sovraccapacità produttiva.


 Redazione

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