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Jefferies: il calo dei tassi non mina l'appeal delle banche italiane

Stamattina Jefferies ha rivisto al rialzo i target price sui principali istituti domestici, a seguito di un ritocco delle stime di utile medio per azione (EPS) dell'8% sul 2025 e del +4% sul 2026/2027

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Le banche italiane, insieme a quelle europee, continuano ad attirare l'attenzione degli investitori e dei broker.

L'indice Stoxx 600 European Banks segna un rialzo del +31% da inizio, la migliore performance a livello di benchmark di settore, dietro l'Aerospace & Defense (+45%).

Il sotto-indice delle banche italiane elaborato da Ftse è cresciuto del +34%.

Per Jefferies c'è ancora spazio al rialzo 

Stamattina Jefferies ha rivisto al rialzo i target price dei principali istituti domestici, a seguito di un ritocco delle stime di utile medio per azione (EPS) del +8% sul 2025 e del +4% sul 2026/2027. Ne consegue un aumento medio dei target price intorno al +4%.

Il prezzo obiettivo di Unicredit, il best pick di Jefferies, viene alzato a 65,80 euro da 61,50 euro, a valle di una crescita prevista dell'EPS del +9% e del TNAV del +5% su base stand-alone, ovvero a prescindere dall'esito delle operazioni in corso su Banco Bpm e Commerzbank. Il target di Intesa Sanpaolo è stato alzato a 5,60 euro da 5,54 euro. BPER Banca passa a 9,10 euro da 8,70 euro. Per tutte la raccomandazione rimane Buy.

Il target di Banco BPM viene alzato a 10,30 euro da 9,60 euro, quello di Banca Popolare di Sondrio sale a 10,00 euro da 9,80 euro. Per entrambe il giudizio resta Hold.

Jefferies ha elaborato le nuove stime tenendo conto di un Euribor a 3 mesi di 180 punti base nel 2027 da una precedente stima di 200 punti base.

L'effetto di uno scenario di tassi più bassi è compensato da un Net Interest Income (NII) migliore del previsto nel primo trimestre 2025, da revisioni al rialzo delle commissioni e da una migliore traiettoria dei costi.

Jefferies ha anche rivisto al rialzo i livelli di CET1, inclusi i benefici derivanti dalle DTA.

"Nonostante sei trimestri consecutivi di calo dell'Euribor medio, le banche italiane sono riuscite a incrementare ricavi ed EPS su base annua, grazie al supporto delle commissioni, al controllo dei costi e al miglioramento della qualità degli attivi - spiega la nota - Queste banche sono in crescita del +35% da inizio anno (inclusi i pagamenti dei dividendi), ma continuano a scambiare al di sotto del P/E storico del 9%, il che implica un potenziale di upside".

Analisi Tecnica

Il quadro del settore bancario europeo resta saldamente rialzista. Il primo vero ostacolo, posizionato in area 240 punti, è stato violato con determinazione per la prima volta dall'ottobre 2009, aprendo la strada a un rally con obiettivi molto ambiziosi, anche fino a 534 punti.

Operatività 

Rafforziamo il giudizio positivo. Accompagnare il rialzo per target intermedio a 375 punti e target finale in area 500 (upside +80%). Cambio di direzione ed eventuale stop loss in caso di ritorno sotto quota 240 punti.

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Diversi gli strumenti disponibili su Borsa italiana per intervenire sul settore finanziario europeo con una logica speculativa/di diversificazione.

Wisdomtree EUROSTOXX Banks 3x Daily Long  
Isin IE00BLS09N40 (3BAL)

Da inizio 2025: +153%

Lo strumento consente di investire in chiave speculativa sulle banche dell'Eurozona. Punta ad amplificare per 3 volte la performance giornaliera dell'indice Eurostoxx Banks. Commissioni totali annue 0,89%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

SPDR MSCI Europe Financials Ucits
Isin IE00BKWQ0G16 (STZX)

Da inizio 2025: +26,0% 

L'ETF consente di replicare l'andamento del settore finanziario europeo (banche + assicurazioni + servizi finanziari), rappresentato dall'indice MSCI Europe Financials. Commissioni totali annue 0,18%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

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Wisdomtree FtseMib Banks 
Isin: IE00BYMB4Q22 ITBL)

Da inizio 2025: +31,0%

L'ETF consente di investire sulle banche italiane senza leva diversificando il rischio emittente. Investe direttamente su un basket di banche italiane appartenenti all'indice FtseMib, ciascuna delle quali con un peso non superiore al 15% del totale. Ciò consente di mantenere una elevata diversificazione all'interno del comparto. I pesi vengono "ribilanciati" su base trimestrale a marzo/giugno/settembre/dicembre. Costo annuo 0,35%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

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 Redazione

I giornalisti finanziari e gli analisti di Websim