GM spinge per revocare l'obbligo della California sugli EV
Un voto del Senato su una risoluzione per revocare l'esenzione dalle emissioni della California è previsto già la prossima settimana.

GM sta intensificando la sua campagna per revocare l'autorità della California di stabilire i propri standard sulle emissioni dei veicoli, prendendo di mira specificamente la norma del 2022 che vieta la vendita di nuovi veicoli a benzina entro il 2035.
L'azienda ha recentemente esortato migliaia di impiegati a contattare i senatori utilizzando argomenti pre-approvati, sottolineando che gli obblighi sulle emissioni della California (già adottati da altri 11 Stati) minacciano l'accessibilità economica dei veicoli e la scelta dei consumatori.
Un voto del Senato su una risoluzione per revocare l'esenzione dalle emissioni della California è previsto già la prossima settimana.
Questo evento segna una significativa inversione di tendenza per GM, che in precedenza aveva approvato l'obiettivo del 2035 e chiesto uno standard nazionale unificato.
L'azienda ha ridimensionato le proprie ambizioni in materia di veicoli elettrici, abbandonando l'obiettivo di produzione di 400.000 unità di veicoli elettrici a causa dell'indebolimento della domanda dei consumatori.
Ad aprile, le vendite di veicoli elettrici negli Stati Uniti sono diminuite del -5% su base annua, mentre il mercato più ampio è cresciuto del +10%.
Anche la California, tradizionalmente leader negli Stati Uniti nell'adozione di veicoli elettrici, è in ritardo rispetto ai suoi obiettivi: i veicoli a zero emissioni rappresentano attualmente solo il 20% delle vendite, ben al di sotto dell'obiettivo del 35% fissato per il 2026.
Le case automobilistiche, tra cui GM e il gruppo industriale Alliance for Automotive Innovation (che rappresenta Stellantis, Ford e Toyota), sostengono che l'attuale quadro normativo non sia applicabile nelle attuali condizioni di mercato e rischi di causare perdite di posti di lavoro e interruzioni della produzione.
Questo sviluppo tocca una questione ampiamente discussa, ovvero l'autorità dei singoli Stati statunitensi di definire i propri limiti di emissione, e suggerisce un potenziale allentamento della pressione normativa negli Stati Uniti.
La California, pur rappresentando l'11% delle vendite di auto negli Stati Uniti, funge anche da punto di riferimento normativo per altri Stati.
Indebolire il suo ruolo di leadership ridurrebbe la complessità e i costi di conformità per le case automobilistiche.
Tra gli OEM europei, Stellantis è il più esposto, con il 35-40% del suo volume negli Stati Uniti, mentre gli OEM tedeschi hanno un'esposizione più limitata (Volkswagen 15%, BMW 11%, Mercedes 6%) e Renault nessuna.
Come investire sulla Mobilità Elettrica
L'investitore ha a disposizione su Borsa Italiana una serie di strumenti tematici che "catturano" la catena di valore della mobilità elettrica. Tra questi, i seguenti ETF:
WisdomTree Battery Metals
Isin: XS2425842106 (WATT)
Da inizio 2025: -6,5%
Benchmark dichiarato: l'ETP fornisce la performance giornaliera del WisdomTree Battery Metals Commodity Index Total Return (WTBMCTR). A sua volta, l'indice replica la performance di un basket di commodity collegate ai temi dello stoccaggio di energia e delle batterie. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Costo di gestione annuo 0,45%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
iShares Electric Vehicles and Driving Technology
Isin IE00BGL86Z12 (ECAR)
Da inizio 2025: -5,9%.
L'obiettivo di investimento è cercare di fornire agli investitori un rendimento totale che riflette il rendimento dell'indice STOXX Global Electric Vehicles and Driving Technology. Replica fisica (campionamento ottimizzato). Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione EURO. Commissioni totali annue 0,40%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

WisdomTree Battery Solutions UCITS USD Acc
Isin: IE00BKLF1R75 (VOLT)
Da inizio 2025: -7,3%
L'ETF punta a replicare la performance, prima dei costi e delle spese, dell'indice WisdomTree Battery Solutions. Valuta di denominazione USD. Costo di gestione annuo 0,40%. Non distribuisce dividendi. L'indice è stato configurato da esperti, Wood Mackenzie, ed è orientato su aree della catena di valore delle batterie che mostrano il potenziale di crescita maggiore. L’indice è anche diversificato dal punto di vista geografico e settoriale ed è stato elaborato con la capacità di evolvere continuamente seguendo il rapido sviluppo tecnologico. Gli Stati Uniti sono il primo Paese rappresentato con una incidenza di quasi un terzo del totale, seguono Asia e Giappone. La diversificazione per singole aziende è molto ben distribuita, il titolo più "pesante" arriva intorno al 5% del totale. Leggi il documento KID.
L&G Battery Value-Chain Ucits
Isin: IE00BF0M2Z96 (BATT)
Da inizio 2025: -3,1%
Benchmark dichiarato: Solactive Battery Value-Chain Net Return espresso in USD. L'obiettivo dell'ETF è fornire esposizione a un paniere di azioni di fornitori di tecnologie di accumulo di energia elettrochimica e società minerarie che producono metalli utilizzati per fabbricare batterie. L'indice benchmark utilizza un approccio di screening che seleziona i fornitori di batterie mappati in base al loro tipo di tecnologia (a base di piombo, a base di litio, a base di nichel e a base di sodio) e le società minerarie classificate come attuali produttori di litio. Valuta di denominazione USD. Valuta di quotazione Euro. Costo di gestione annuo 0,49%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.