SETTORE UTILITY +1% Sui massimi da un mese, ma il peggiore da inizio anno

L'indice Stoxx del settore Utility sale dell'1%, è il migliore di oggi (Stoxx globale piatto), ma resta il peggiore da inizio anno e l'unico con performance in rosso (-0,5%), mentre nello stesso tempo lo Stoxx globale è cresciuto del +17%.
Oggi si mettono in luce anche i nostri titoli: Enel +1,4%, A2A +1,5%, Hera +1,1%. Erg +7%.
Ad attrarre gli acquisti sul settore più "ritardatario" dell'anno sono diversi fattori, tra cui:
1) l'attenuazione delle preoccupazioni di provvedimenti contro le aziende che producono energia, dopo che il governo spagnolo ha preso atto di essere interventuto troppo duramente;
2) nuovi scenari di M&A dopo l'annuncio dell'Opa su Falck Renewables , oggi in rialzo del +14%. Infrastructure Investments Fund (“IIF”), veicolo di investimento di cui J.P. Morgan Investment Management è advisor, ha raggiunto un accordo per l’acquisto della partecipazione rappresentativa del 60 per cento del capitale. L’accordo prevede l’acquisto della partecipazione detenuta da Falck S.p.A. nel capitale sociale di Falck Renewables S.p.A. a un prezzo di 8,81 per azione, che rappresenta un premio del 29,2 % rispetto al prezzo medio ponderato di Borsa degli ultimi 3 mesi.
Sotto il profilo dei fondamentali, siamo ancora di fronte a uno dei settori con i multipli più attraenti: il P/E medio del settore Stoxx Utility stimato dagli analisti raccolti da Bloomberg è intorno a 17,5x. Al contrario, il ritorno previsto in termini di dividendo è tra i più elevati: Dividend/Yield 4,70%. Enel ha una cedola prevista intorno al 5,30% sui prezzi attuali.
Quadro grafico settore Utility europeo.
L'indice Stoxx Utility (oggi 381 punti) si porta sui massimi da un mese, ma è tra i pochi a non essere ancora riuscito a tornare sopra i livelli del marzo 2020, sfiorati in un paio di occasioni nel periodo successivo. La prima resistenza è verso la media mobile indicata in rosso, passante oggi intorno ai 380 punti, oggi sotto attacco.
L'ostacolo più importante è collocato nella fascia 400-420 punti, in prossimità dei massimi toccati nel 2020 e a inizio 2021. Oltre tale livello si punterà al record storico del 2007 in area 563 punti (upside potenziale +50%).
Verso il basso, la soglia discriminante è in area 360 punti, a ridosso della media mobile evidenziata in verde, che non a caso ha frenato la discesa e ha avviato una reazione.
Operatività. Manteniamo una visione positiva sul settore, anche in virtù della elevata remunerazione sotto il profilo dei dividendi. Si suggerisce pertanto di sfruttare la debolezza attuale per acquistare utility europee in ottica di diversificazione. Incrementare alla prima chiusura sopra 380 punti per target 420 punti. Stop loss prudenziale in caso di discesa sotto 355 punti.

Chi vuole investire sul settore Utility europeo con la massima diversificazione ha a disposizione una serie di strumenti.
Nel seguente ETF, le Utility italiane rappresentano il 20% del totale. Al primo posto la Spagna con il 22%:
SPDR MSCI Europe Utilities UCITS
Isin IE00BKWQ0P07
Da inizio anno +1,0%
Obiettivo dell'ETF è la replica dell'indice MSCI Europe Utilities, che raggruppa i principali protagonisti europei del settore, comprensivo del reinvestimento del dividendo. Ciò consente di amplificare la performance da inizio anno a un livello superiore a quello registrato dall'indice corrispondente. Commissioni totali annue 0,30%. Nella tabella di seguito i primi dieci titoli, tra cui compare al primo posto la nostra Enel. Leggi il documento KID.
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