SETTORE TLC EUROPEO - E' in corso un attacco incrociato ai gioielli delle telecomunicazioni?

L’indice Stoxx europeo delle Telecomunicazioni guadagna lo 0,5%, grosso modo come l'Indice Stoxx globale, ma da inizio anno la sua performance è circa la metà: +10% vs +19%. 

BT Group Plc cade in ribasso del 4% alla borsa di Londra, dopo aver guadagnato il 35% in meno di due mesi.

L'imprenditore franco-israeliano delle telecomunicazioni Patrick Drahi, patron di Altice, ha dichiarato di aver aumentato la sua partecipazione nella britannica BT al 18%, ma ha aggiunto che non intende lanciare un'opa. Drahi, primo azionista di BT, ha affermato di essere impegnato in modo costruttivo con il consiglio di amministrazione e il  management di BT e di voler continuare quel dialogo. 

"Continuiamo a tenerli in grande considerazione e a sostenere pienamente la loro strategia, principalmente per svolgere un ruolo fondamentale nel fornire l'espansione dell'accesso a una rete a banda larga in fibra completa; un programma di investimenti così importante sia per BT che per il Regno Unito" ha scritto in una nota Drahi. 

Il governo britannico si è messo subito sulla difensiva, comunicando che monitorerà attentamente la situazione e che non esiterà ad agire se necessario. "Il governo si impegna a rafforzare la nazione attraverso l'infrastruttura digitale, e non esiterà ad agire se sarà necessario proteggere la nostra importante infrastruttura nazionale di telecomunicazione", ha detto un portavoce.

BT è il primo operatore telefonico e di rete a banda larga in Gran Bretagna. Attualmente è coinvolta in un programma di trasformazione da 20 miliardi di dollari per costruire una rete in fibra a livello nazionale. 

La società potrebbe essere una preda ideale per chi è a caccia di occasioni. Il titolo vale il 50% rispetto ai suoi massimi del 2015.

Sul fronte domestico, TIM oggi rimbalza dello 1,5%. KKR ha scritto in  una nota che non ha fissato un termine per l'accesso alla due diligence e resta in attesa delle determinazioni del Consiglio di Amministrazione di Tim. Kkr ha presentato una offerta non vincolante per il 100% di Tim. Il cda del gruppo delle tlc è venerdì. 

Sotto il profilo dei fondamentali, parliamo di uno dei settori "più a buon mercato" con un P/E medio di 14,6x, ma è anche uno dei più remunerativi sotto il profilo dei dividendi, con uno Yield medio del 4,30%. Queste due condizioni potrebbero spiegare l'intensificarsi dei rumors di operazioni M&A.

Analisi tecnica. L'indice Stoxx TLC (oggi circa 226 punti) è tra i pochi ancora al di sotto dei livelli pre-pandemia del 2020, ha in corso un faticoso percorso di risalita avviato dai minimi dell'anno scorso. La riconquista stabile della prima soglia discriminante verso 230/234 punti favorirebbe il ritorno sui top annuali in area 245 punti. Si tenga conto che nel 2015 si veleggiava intorno a 400 punti.

Operatività. Chi è a caccia di "settori ritardatari", che implicano un ottimo rapporto rischio/rendimento, trova qui una buona occasione. Si può comprare anche ai valori attuali per target di breve a 245 punti.

 

Tra le opportunità offerte per replicare l’andamento del settore tlc europeo, c’è il seguente ETF espresso in euro: 

SPDR MSCI Europe Telecommunications UCITS ETF
Isin IE00BKWQ0N82 
Da inizio anno +12,0%
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice MSCI Europe Communication Services 35/20 Cap Net Return, che a sua volta riflette l'andamento delle principali aziende del settore Tlc. Commissioni totali annue 0,30%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.

La tabella mette in rilievo i primi dieci titoli in termini di peso specifico. Si noti che la nostra Telecom Italia è una "pulce" se confrontata a giganti come Vodafone e Deutsche Telekom visto che non compare nemmeno nei primi dieci titoli in termini di peso specifico. E' facile desumere che l'ETF è dunque anche un ottimo strumento per evitare di concentrare il rischio su un singolo titolo. 



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