SETTORE TLC EUROPEO +0,80% Torna la febbre da acquisizioni

FATTO
L’indice Stoxx europeo delle Telecomunicazioni guadagna lo 0,8%, come l'Indice Stoxx globale.
Da inizio anno +13% vs +15,90%.
Iliad ha annunciato oggi l’acquisizione del cable operator polacco UPC per un controvalore di 1,53 miliardi di euro.
Il multiplo pagato di 9,3x EBITDAaL 2020 (7x post sinergie) è in linea con quelli tipicamente riconosciuti per i cable operators (che generalmente trattano a multipli più elevati rispetto agli operatori telefonici). Per Iliad si tratta di un rafforzamento nel mercato polacco dove lo scorso anno ha già acquisito per 3,5 miliardi l’operatore mobile Play.
L’operazione è la prima dopo il recente delisting di Iliad annunciato da Niel e motivato dalla volontà del fondatore di acquisire flessibilità strategica sugli asset.
Non vediamo ricadute dirette per il mercato italiano, ma a fronte di un maggiori focus sul mercato polacco, non ci sentiamo di escludere per Iliad l’eventuale uscita dall’Italia (business ancora in fase di start-up), dopo i modesti risultati finora raggiunti e gli ulteriori investimenti richiesti in vista della prossima entrata nel fisso (timing non ancora noto), o anche il merger con altri operatori (Fastweb in Italia?!).
Nokia +50% è il titolo migliore del settore europeo da inizio anno. Purtroppo, la nostra TIM -6% è il peggiore.
Sotto il profilo dei fondamentali, parliamo di uno dei settori "più a buon mercato" con un P/E medio di 16x, che scende a 11x, secondo le stime del consenso raccolte da Bloomberg, tenendo conto delle sole società che generano profitti.
E' anche uno dei più remunerativi sotto il profilo dei dividendi, con uno Yield medio del 4,0%.
EFFETTO
Analisi tecnica. L'immagine allegata mette in evidenza il faticoso percorso di risalita avviato dai minimi dell'anno scorso dall'indice Stoxx TLC (oggi 233,0 punti). La tenuta della prima soglia discriminante verso 230/234 punti favorirebbe il ritorno sui top annuali in area 245 punti. E' già arrivato un primo segnale di inversione del trend ribassista di lungo periodo. Lo spazio di upside nel medio termine è importante. Si tenga conto che nel 2015 si veleggiava intorno a 400 punti, come evidenzia il secondo grafico.
Operatività. Chi è a caccia di "settori ritardatari", che implicano un ottimo rapporto rischio/rendimento, trova qui una buona occasione. Si può comprare anche ai valori attuali per target di breve a 266 punti (upside +14%).
Tra le opportunità offerte per replicare l’andamento del settore tlc europeo, c’è il seguente ETF espresso in euro:
SPDR MSCI Europe Telecommunications UCITS ETF
Isin IE00BKWQ0N82
Da inizio anno +14,0%
Lo strumento punta a replicare la performance dell'indice MSCI Europe Communication Services 35/20 Cap Net Return, che a sua volta riflette l'andamento delle principali aziende del settore Tlc. Commissioni totali annue 0,30%. Non distribuisce dividendi. Leggi il documento KID.
La tabella mette in rilievo i primi dieci titoli in termini di peso specifico. Si noti che la nostra Telecom Italia è una "pulce" se confrontata a giganti come Vodafone e Deutsche Telekom visto che non compare nemmeno nei primi dieci titoli in termini di peso specifico. E' facile desumere che l'ETF è dunque anche un ottimo strumento per evitare di concentrare il rischio su un singolo titolo.

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