S&P500 - UBS: multipli elevati, ma hanno un senso

Nel terzo millennio non è mai accaduto che l'S&P500 abbia chiuso due anni consecutivi con rialzi superiori al 20%: nel 2023 il guadagno è stato del +23%, nel 2024 è +27%

La bandiera americana sventola orgogliosa davanti a un campo di grano dorato, simbolo di libertà e prosperità

Fatto

L'S&P500 ha chiuso lunedì con un ribasso dello 0,6%, peggior seduta delle ultime tre settimane. 

Il bilancio del 2024 è ancora molto positivo, +27%. Nel terzo millennio non è mai accaduto che l'S&P500 abbia chiuso due anni consecutivi con rialzi superiori al +20%: nel 2023 il guadagno è stato del +23%.

UBS ha osservato che, a 22,2x, il rapporto prezzo/utile (P/E) dell'S&P500 è molto al di sopra della sua media trentennale, sollevando preoccupazioni circa le valutazioni elevate.

Tuttavia, la banca d'investimento svizzera sostiene che questi multipli elevati sono giustificati da fattori razionali e fondamentali piuttosto che dalla mera esuberanza degli investitori.

Questi i principali fattori indicati dagli esperti di UBS: 

Spostamento verso la tecnologia: la composizione dell'S&P500 è cambiata radicalmente, con le società tecnologiche che ora rappresentano il 40% della capitalizzazione di mercato rispetto al 10% di tre decenni fa. Queste aziende presentano metriche superiori (crescita delle vendite del +10,5% rispetto al +5,7% per il non-tech e P/E 28,2x rispetto a 18,9x), determinando valutazioni complessive più elevate;

Miglioramento dei flussi di cassa: le aziende sono diventate meno "capital intensive", ovvero hanno meno bisogno di investimenti, il che porta a un maggiore flusso di free cash flow. UBA ha spiegato che sia le aziende tecnologiche che quelle non tecnologiche hanno migliorato la generazione di flussi di cassa, incrementando i rendimenti per gli azionisti e giustificando valutazioni più elevate;

Tassi di sconto più bassi: mentre i rendimenti dei titoli di Stato del Tesoro sono leggermente superiori alla loro media storica, UBS ha spiegato che gli spread creditizi si sono ridotti in modo significativo, riducendo il costo complessivo del capitale del -20%. Questo calo aggiunge da solo circa 4,1x punti agli attuali multipli P/E;

Trend di valutazione non recessive: le valutazioni tendono ad aumentare durante i periodi di stabilità economica. Con i rischi di recessione attualmente contenuti, UBS afferma che i multipli azionari potrebbero continuare a salire. 

La banca conclude che, nonostante le valutazioni elevate, i solidi fondamentali supportano l'attuale contesto di mercato, suggerendo spazio per ulteriori guadagni nel 2025.

Effetto

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 Redazione

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