S&P500 - Per Morgan Stanley il prezzo è più che giusto

Fatto

L'S&P500 si avvia a completare la quarta settimana positiva di seguito, alla luce degli ultimi dati macroeconomici che hanno riaperto la prospettiva di un doppio taglio dei tassi USA entro la fine dell'anno.

Il bilancio provvisorio è intorno a +1,40%.

Da inizio anno +11,0%.

Morgan Stanley ha affermato di aspettarsi ancora un atterraggio morbido per l'economia statunitense, anche se ha abbassato la probabilità al 50% rispetto al precedente 80%.

Nel frattempo, gli esperti della banca d'investimenti americana hanno alzato le previsioni sul prodotto interno lordo (PIL) reale del 50%, prevedendo una crescita del +2,3% nel 2024 e del +2,1% nel 2025.

Tuttavia, ritengono che il tasso terminale del ciclo sarà pari al 3,625% entro la fine del 2025, affermando che l’economia sta ora entrando in “un nuovo regime di tassi secolare guidato da cambiamenti strutturali e da debiti/deficit più elevati”.

C'è ottimismo sull'evoluzione del costo del denaro. Morgan Stanley prevede tre tagli dei tassi nel 2024, rispetto alle aspettative di consenso di due, con il primo taglio previsto per settembre.

Per il mercato azionario, Morgan Stanley afferma che le valutazioni “sembrano care”, scambiando a oltre 21,8 volte gli utili futuri per il quarto trimestre del 2024 e con un premio per il rischio azionario di soli 41 punti base, livelli che ricordano la fine del 1998 prima del sell-off sul settore tecnologico (bolla internet).

Inoltre, le correlazioni azioni/obbligazioni rimangono positive, minando i vantaggi di diversificazione tradizionalmente associati a un portafoglio 60%/40%.

“Prevediamo che i mercati a reddito fisso statunitensi finiranno per competere con i rendimenti degli indici azionari statunitensi, soprattutto una volta che la Fed inizierà a tagliare", ha osservato Morgan Stanley.

In questo contesto, Morgan Stanley ribadisce un obiettivo di prezzo di 4.500 per dicembre 2024 per l’S&P500 (ieri 5.297 punti), riflettendo l’opinione secondo cui l’indice verrà scambiato all’interno di un ampio intervallo compreso tra 4.100 e 5.100 punti.

“Detto questo, siamo propensi a neutralizzare i forti posizionamenti fattoriali. Stiamo bilanciando le esposizioni tra difensivi e ciclici, growth e value e mega rispetto a large/mid e small cap", hanno aggiunto.

Effetto