S&P500 - Nuovo record storico, merito di una manciata di azioni
L'inseguimento è durato due anni esatti

Fatto
L'inseguimento è durato due anni esatti. Finalmente l'indice S&P500 è riuscito a ritoccare il precedente record storico risalente al gennaio 2022, sostenuto dalla convinzione che la Federal Reserve taglierà presto i tassi di interesse. Magari non a marzo, come si pronosticava a inizio anno, ma quasi certamente prima dell'estate, ne sono convinti sempre più convinti gli operatori.
Il rally, tuttavia, non è corale, bensì guidato da una manciata di azioni. La solita pattuglia di azioni in qualche modo collegate al boom dell’intelligenza artificiale.
I guadagni di Apple, Microsoft, Nvidia, Alphabet, Amazon.com, Meta Platforms e Tesla, le favolose "big seven", hanno alimentato la rinascita di Wall Street.
Proprio questo fa dire agli addetti ai lavori che i multipli sui fondamentali dell'indice S&P500 non sono poi così costosi, malgrado il valore record appena raggiunto.
Infatti, se si prende la versione "equamente ponderata dell’S&P500", ovvero la versione che elimina la sovraperformance determinata dall'influenza delle Big Seven sul rialzo complessivo, emerge che l'indice oggi vale circa 16 volte gli utili futuri, con uno sconto del 17% rispetto alla valutazione standard del benchmark.

Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro grafico di lungo periodo dell'S&P500 si conferma saldamente rialzista. L'indice ha rotto con decisione l'area dei precedent…
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