RUSSELL 2000 - Bank of America giudica le valutazioni attraenti
"Le società più piccole rimangono l'unica categoria di dimensioni che ha un prezzo inferiore alla media storica", hanno sottolineato gli analisti

Fatto
L'indice Russell 2000, considerato un benchmark a livello mondiale per le società a medio/piccola capitalizzazione, ha chiuso in rialzo del +1,75% la terza seduta positiva di seguito, mettendosi in luce in una seduta piuttosto scialba a Wall Street. L'indice S&P500 (-0,09%) si è preso una pausa dopo aver sfondato quota 5mila punti per la prima volta nella storia.
Il Russell 2000 è ancora in ritardo rispetto agli altri indici da inizio 2024 con un modesto +0,90%, che si confronta con il +8% dell'S&P500 e il +9% del Nasdaq 100.
Oggi l'attenzione è catalizzata dai dati sull’inflazione degli Stati Uniti di gennaio.
Gli analisti si aspettano che l’indice dei prezzi al consumo evidenzi un rallentamento al +3% a/a dal +3,4% del mese precedente. Il dato core è atteso in calo al +3,8% da +3,9%.
I dati saranno attentamente monitorati dagli investitori e dalla Federal Reserve. Se le letture dovessero confermare il raffreddamento avviato dal picco dell'anno scorso, la Fed avrebbe maggior margine di manovra per dare il via al taglio dei tassi. Un evento che giocherebbe a favore del comparto delle mid/small caps.
Intanto, gli analisti di Bank of America hanno osservato che la valutazione delle società medio-piccole di Wall Street è diventata più interessante nel corso del mese.
"Le valutazioni delle società medio-piccole sono diminuite durante la flessione del mercato di gennaio: il rapporto P/E (prezzo-utili) previsto dell'indice Russell 2000 è sceso a 14,3 volte da 14,7 volte e il rapporto prezzo-utili dell'indice Russell MidCap è sceso a 17,0 volte da 17,2 volte", hanno precisato gli analisti. "Al contrario, il rapporto prezzo-utili previsto dall'indice Russell 1000 è aumentato a 19,9 volte da 19,7 volte".
Pertanto, il rapporto prezzo/utili delle società più piccole rispetto a quelle più grandi, pari a 0,72 volte (da 0,75 volte), è inferiore del 28% rispetto alla media di lungo periodo, secondo l'analisi di Bank of America.
"Le società più piccole rimangono l'unica categoria di dimensioni che ha un prezzo inferiore alla media storica", hanno sottolineato.
"Per gli investitori con una prospettiva a lungo termine (dove il rapporto prezzo/utili è un indicatore migliore su un arco di 10 anni rispetto alle fluttuazioni a breve termine), le valutazioni attuali suggeriscono un rendimento annuo del +10% nei prossimi dieci anni per l'indice Russell 2000, rispetto a un rendimento annuo del +3% per l'indice Russell 1000", hanno affermato gli analisti.
In sintesi, la banca è fermamente convinta che valga la pena privilegiare gli investimenti orientati al valore nelle società di piccole e medie dimensioni per l'anno 2024.
Queste società tendono ad avere una percentuale maggiore di titoli finanziariamente solidi e un numero minore di aziende che non generano utili.
Storicamente, inoltre, hanno registrato performance migliori quando la crescita degli utili inizia ad accelerare e quando la Federal Reserve smette di aumentare i tassi di interesse.
Effetto
Analisi Tecnica. La solida ripartenza tuttora in corso è partita da una soglia discriminante di estrema rilevanza, parte bassa della banda laterale, e…
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