PETROLIO - Washington inasprisce le sanzioni contro il greggio russo. L'Analisi Tecnica di Websim
Ora il bilancio del 2023 è +2,40% per il Brent e +6,0% per il Wti.

Fatto
Brent (86,60 usd), Wti (83,70 usd). Apertura in rialzo dello 0,7%.
Bilancio provvisorio della settimana +2,5% da -12% di quella precedente.
Prezzi in aumento dopo che gli Usa hanno inasprito le sanzioni contro le esportazioni di greggio russo, sollevando preoccupazioni sull’offerta in un mercato già ristretto dal taglio alla produzione deciso dall'Arabia Saudita.
Bloomberg ha riportato che la Russia era riuscita in questi mesi ad aggirare le sanzioni grazie a una propria flotta di navi.
Ieri è emerso che le scorte di greggio Usa sono salite di 10,2 milioni di barili a 424 milioni, al ritmo più rapido da otto mesi, il consensus si aspettava un calo di 1,4 milioni.
In linea con le previsioni i cali delle riserve di benzina e distillati.
Intanto, la produzione di petrolio negli Usa ha raggiunto un nuovo massimo storico a 13,2 milioni di barili al giorno.
Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM ha spiegato che gli USA stanno cercando di frenare il rialzo del petrolio portando al massimo l'estrazione di petrolio, per bilanciare il calo dell'offerta di Arabia/Russia - e ha aggiunto che - occorre notare che le scorte strategiche sono invece rimaste ferme, segno che portarle al di sotto dei livelli attuali (ai minimi dagli anni '80) non è praticabile per ragioni anche militari.
Ora il bilancio del 2023 è +2% per il Brent e +7,0% per il Wti.
Effetto
Analisi Tecnica. Il quadro di fondo è in fase di assestamento dopo il rally di agosto/settembre. Le soglie di allerta da monitorare sono: verso l'alto…
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