PETROLIO - Stati Uniti pronti a utilizzare le riserve strategiche per calmierare i prezzi

Brent (81,0 usd) e Wti (77,0 usd) si assestano dopo il -1,7% di ieri.
I prezzi del petrolio arretrano dopo che, a sorpresa, le scorte di greggio statunitense sono cresciute per la seconda settimana consecutiva, mostrando che l'offerta non è poi così sottodimensionata come molti osservatori cercano di far credere.
L'Energy Information Administration ha comunicato che le scorte di greggio sono aumentate di 2,35 milioni di barili nella settimana fino al 1 ottobre, dopo i 4,58 milioni aggiunti nella settimana precedente al 24 settembre. Le scorte sono aumentate nelle ultime due settimane poiché la produzione di petrolio nella costa del Golfo del Messico è tornata a livelli quasi normali dopo gli effetti estesi dell'uragano Ida che ha colpito alla fine di agosto. L'API prevedeva 1 milione di barili in più.
Nel contempo, l'EIA ha anche aumentato le sue stime di produzione per il greggio degli Stati Uniti a 11,3 milioni di barili al giorno per la settimana al 1 ottobre dal precedente 11,1 milioni al giorno.
Sono cresciute pure le scorte di benzina, per 3,26 milioni di barili equivalenti. Nella settimana precedente, le scorte di carburante sono aumentate di 3,48 milioni.
Nel frattempo gli Stati Uniti valutano la possibilità di ricorrere alle riserve petrolifere strategiche per far fronte al caro-energia. Lo ha detto il ministro dell'Energia americano, Jennifer Granholm, con il Financial Times sottolineando che tutte le opzioni sono sul tavolo. L'uso delle riserve strategiche "e' uno degli strumenti che si stanno valutando", ha aggiunto senza escludere un divieto delle esportazioni di greggio.
Analisi Tecnica. Il veloce recupero avviato da inizio settembre ha confermato la tendenza rialzista di fondo del petrolio. Il rally di questi giorni ha creato le condizioni per un ulteriore allungo, anche se qualche eccesso di breve potrebbe avviare una fase correttiva.
Operatività. Manteniamo una visione positiva in ottica di lungo periodo. Il Brent ha rotto l'area dei precedenti massimi dell'anno verso 78 usd e sembra puntare all'ostacolo successivo in area 87 usd, top del 2018. Il Wti ha violato il primo importante ostacolo grafico verso 77 usd, top di luglio. Fissiamo un target di 86 usd per il Brent e un target di 83 usd per il Wti. In direzione opposta, si suggerisce di approfittare di correzioni verso 78 e 75 usd rispettivamente per comprare sulla debolezza.
Per sfruttare le opportunità di trading veloce al rialzo sul Wti si può utilizzare il seguente strumento:
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