PETROLIO +9,0% Ipotesi blocco all'import di greggio dalla Russia

Brent (128,0 usd), WTI (126 usd) volano in rialzo del 9% toccando livelli di prezzo che non vedevano dal 2008.
Da inizio anno +67% circa.
Stanotte il segretario di Stato Usa ha dichiarato che sono in corso discussioni con Europa per "bloccare l’import di petrolio russo”. La mossa segnerebbe una svolta da parte della Casa Bianca, che aveva respinto le richieste bipartisan di vietare le importazioni di petrolio russo.
Gli Stati Uniti e i paesi europei stanno discutendo attivamente la possibilità di vietare le importazioni di petrolio russo in modo coordinato. Lo ha affermato il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, parlando all’emittente televisiva Nbc. Un embargo limiterebbe l’offerta globale e aumenterebbe i prezzi per i consumatori. L’idea di Washington è quella di bloccare gli acquisti dalla Russia “mantenendo allo stesso tempo una fornitura globale costante di petrolio”.
A complicare la situazione sul fronte della produzione è arrivata la notizia che in Libia le milizie hanno bloccato il campo di Sharara, il più importante del paese. La produzione giornaliera è scesa sotto il milione di barili.
Intanto, rappresentanti dell’amministrazione Biden sono volati a Caracas per incontrare il presidente Nicolas Maduro, con l’obiettivo di separare il Paese latinoamericano dalla Russia, e fare del Venezuela un fornitore di petrolio per gli Stati Uniti, al posto di quello russo. E’ la prima volta, dopo anni, che da Washington si muove una delegazione di alto livello, formata da membri del dipartimento di Stato e della Casa Bianca, per andare a Caracas e incontrare un presidente che non è mai stato riconosciuto.
Bruxelles e Berlino lavorano “insieme sulla situazione umanitaria, iniziative diplomatiche, sanzioni e sicurezza energetica” ha scritto nel frattempo su Twitter la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al termine del suo colloquio a Berlino con il cancelliere tedesco Olaf Scholz sulla guerra in Ucraina. “Il vertice informale di Versailles” il 10 e 11 marzo “invierà importanti segnali di unità e forza da parte dell’Ue”, aggiunge.
Analisi Tecnica. La crisi in Ucraina ha rafforzato il trend rialzista del petrolio e aperto la strada a una risalita sui livelli massimi pre-pandemia. L'accelerazione del movimento nelle ultime sedute è legata soprattutto a componenti geopolitiche/speculative difficilmente controllabili e crediamo sia più saggio non inseguirle con nuovi acquisti. Preferiamo attendere un assestamento/correzione per scaricare gli eccessi di breve. Un accordo sul nucleare, che consentisse all'Iran di tornare sul mercato con tutto il suo potenziale potrebbe far scivolare il prezzo.
Operatività. Per chi ha accumulato posizioni Long sul petrolio è consigliabile sfruttare gli strappi per prendere profitto, magari scalettando le vendite. E' ancora molto pericoloso attivare strategie "short" alla luce della forte volatilità dello scenario di breve.
Per sfruttare le opportunità di trading veloce al rialzo sul Wti si può utilizzare il seguente strumento:
Da inizio 2022 +52,0%.
Lo strumento consente l'investimento Total Return sul petrolio greggio Brent con la replica dell'indice Dow Jones- UBS Brent Crude SubindexSM in aggiunta al rendimento del collaterale. Leggi il documento KID.
Wisdomtree Wti Crude Oil (EUR)
Isin GB00B15KXV33
Da inizio 2022 +45,0%.
Lo strumento riproduce la performance del DJ-UBS WTI Crude Oil Sub-IndexSM e paga il rendimento sull' interesse capitalizzato del sottostante su base giornaliera. L' indice è del tipo "Excess return" ("Rendimento addizionale"), il componente dell' interesse viene aggiunto per rendere l' investimento "Total return" ("Rendimento totale"). Leggi il documento KID.

