Per Ubs, l'AI made in Usa è più promettente dell'Ai made in China
Il future sul Nasdaq anticipa un avvio in rialzo dell'1,2% sull'aspettativa che i dazi introdotti dal 2 aprile dall'amministrazione americana saranno meno penalizzanti rispetto a quanto preventivato

Il future sul Nasdaq anticipa un avvio in rialzo dell'1,2% sull'aspettativa che i dazi che verranno introdotti a partire dal 2 aprile dall'amministrazione americana saranno meno penalizzanti rispetto a quanto preventivato. Lo riportano alcuni organi di stampa statunitensi.
Il rimbalzo di venerdì non ha impedito all'indice dei Magnifici Sette di portare a termine la quinta settimana negativa di seguito (-0,6%), un evento che non si verificava da agosto. Bilancio leggermente positivo invece per Nasdaq (+0,2%), S&P00 (+0,5%), Dow Jones (+1,2%) e Russell 2000 (+0,6%). E' facile intuire che, dove i big seven pesano meno, l'impatto negativo sulla performance è inferiore.
Gli analisti di UBS ritengono che le azioni AI statunitensi offrano un rapporto rischio-rendimento migliore rispetto alle loro controparti cinesi, citando maggiori opportunità di monetizzazione, una più forte generazione di free cash flow e un mercato indirizzabile significativamente più ampio.
UBS vede il settore AI statunitense come una scommessa migliore a lungo termine, evidenziando cinque parametri chiave: investiment, intensità degli investimenti, spesa in R&S, potenziale di monetizzazione e valutazioni.
Per quanto riguarda le spese in conto capitale (capex), UBS nota che l'AI è un settore ad alta intensità di capitale, che richiede importanti investimenti in formazione e inferenza per modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
Big 4 Usa vs Big 4 cinesi
Si prevede che le Big 4 statunitensi (Amazon, Alphabet, Microsoft, Meta)) spenderanno 302 miliardi di dollari in capex nel 2025, quasi sei volte di più delle Big 4 cinesi (Alibaba), Baidu, ByteDance, Tencent), che spenderanno 51 miliardi di dollari.
UBS afferma che questo vantaggio di scala posiziona meglio le aziende statunitensi nel lungo termine.
Per quanto riguarda la monetizzazione, UBS sostiene che le aziende di intelligenza artificiale statunitensi traggono vantaggio da un mercato aziendale più redditizio, mentre le aziende di intelligenza artificiale cinesi si concentrano sull'integrazione dell'intelligenza artificiale in settori rivolti al consumatore come l'e-commerce, i giochi e i veicoli elettrici.
"Per le tecnologie aziendali (ad esempio, la tecnologia business-to-business) come il software, la Cina è relativamente meno penetrata, poiché l'attenzione è generalmente rivolta a modelli a basso costo o open source. Questo spiega perché la Cina rappresenta solo il 5-10% dei principali mercati tecnologici aziendali globali", scrivono gli analisti.
In termini di valutazioni, le piattaforme cloud cinesi vengono scambiate a 18x P/E 2025 rispetto a 23x per le aziende cloud statunitensi. Tuttavia, se aggiustato per i flussi di cassa liberi, il premio statunitense si riduce a solo il 14%, rendendole un investimento più interessante data la loro scala, il potere di determinazione dei prezzi e le maggiori prospettive di monetizzazione dell'IA.
"Con parametri più favorevoli per l'IA statunitense rispetto all'IA cinese, continuiamo a vedere un migliore rapporto rischio-rendimento per le aziende di IA statunitensi dopo la recente (ingiustificata) brusca sottoperformance. All'interno dell'IA statunitense, continuiamo ad apprezzare i semiconduttori di IA e le principali piattaforme cloud", conclude la banca.
Analisi tecnica Indice dei Magnifici sette
L'indice dei Magnifici Sette (19.252 punti) ha da poco evidenziato un segnale ribassista da monitorare con attenzione: per la prima volta in tre anni la media mobile a 50 giorni (21.449) ha violato verso il basso la media mobile a 100 giorni (21.682). Un primo segnale di riequilibrio arriverebbe con la risalita oltre 19.340 punti, che rappresenta il primo ostacolo grafico degno di nota. Al momento, non vediamo ancora ragioni "forti" per tornare a comprare a man bassa i big seven.
 
 Analisi Tecnica Nasdaq 100
L'indice che raccoglie l'eccellenza dei Tech quotati a Wall Street (i Magnifici Sette pesano da soli per il 42% del totale) ha in corso una fisiologica fase di assestamento. La discesa potrebbe proseguire fino al primo supporto posizionato in area 18mila punti senza alterare il quadro rialzista. Inversione del trend rialzista di lungo periodo solo in caso di ritorno sotto area 16.780 punti. Operatività. Confermiamo la view positiva di lungo periodo. E ' preferibile attendere una discesa verso 18mila punti per gli acquisti sulla debolezza. Sulla forza ingressi da impostare alla prima chiusura sopra 20mila punti.
 
 Per impostare strategie speculative di breve periodo o strategie di lungo periodo sono disponibili i seguenti ETF:
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Leverage Daily
Isin: IE00BLRPRL42 (QQQ3)
L'ETP mira a replicare la prestazione dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID.
ETP WisdomTree Nasdaq 100 3x Short Daily 
Isin: IE00BLRPRJ20 (QQQS) 
L'ETP mira a replicare la prestazione inversa dell'indice NASDAQ-100® 3x Leveraged Notional Net Return, che a sua volta mira a replicare le prestazioni quotidiane dell'indice NASDAQ-100® Notional Net Total Return moltiplicato giornalmente per tre e adeguato per riflettere alcuni costi inerenti al mantenimento delle posizioni a leva necessarie per raggiungere tale obiettivo. Leggi il documento KID. 
ETF Axa Nasdaq 100 Ucits (Usd)
Isin: IE000QDFFK00 (ANAU)
Da inizio 2025: -11,0%
L’obiettivo di investimento del Fondo consiste nel replicare l'indice di riferimento NASDAQ 100, dedotte commissioni, spese e costi di transazione. L'indice NASDAQ 100 é composto dai 100 principali titoli azionari tecnologici quotati al Nasdaq pesati secondo la loro capitalizzazione di Borsa. Non contiene titoli di società finanziarie. Non distribuisce dividendi. La valuta di riferimento è il dollaro Usa. Replica fisica completa. Commissioni totali annue (TER) 0,14%. Leggi il documento KID. 
 
 ETF SPDR S&P U.S. Technology Select Sector UCITS
Isin IE00BWBXM948 (SXLK)
Da inizio 2025: -13,20%
Obiettivo dell'ETF è replicare la performance delle società più importanti del settore Information Technology e Telecommunication appartenenti all'indice S&P500. A questo scopo replica quanto più possibile l'indice S&P Technology Select Sector. Ai primi cinque posti in termini di peso percentuale troviamo nomi notissimi del mondo tecnologico Usa e mondiale. Non distribuisce dividendi. Commissioni totali annue 0,15%. Leggi il documento KID.
 
 
