ORO - Sotto quota 2mila dollari dopo i dati sull'inflazione USA
Da inizio anno il prezzo è in perdita del -3,40%

Fatto
Prezzo dell'oro in calo per il sesto giorno consecutivo, sotto quota 2mila per la prima volta da metà dicembre.
Da inizio anno il prezzo è in perdita del -3,40%
L'oro è l'asset che ha patito maggiormente i contraccolpi negativi provocati dalla discesa più lenta del previsto del CPI Usa, che a sua volta ha alimentato ulteriori timori che la Federal Reserve manterrà i "tassi più alti più a lungo".
Inflazione USA.
L'indice dei prezzi al consumo è cresciuto del +0,3% contro stime di un aumento del +0,20% su base mensile. Su base annua, la crescita è +3,10%, era stimata a +2,90%, comunque in rallentamento da +3,40% del mese precedente
La componente "core" meno volatile è risultata in aumento del +0,4% da +0,3% stimato. La crescita su base annua è invariata a +3,90%, contro stime di +3,70%. Si resta tuttavia sul ritmo più lento da metà 2021.
Secondo gli addetti ai lavori, il dato di ieri ha chiuso definitivamente la porta a un primo taglio della FED a marzo.
I mercati hanno anche ridotto sotto il 50% la probabilità di un allentamento a maggio.
Il primo taglio dei tassi da parte della Fed dovrebbe ora arrivare alla riunione di giugno, con una probabilità di circa l'80%.
Il mercato ha anche preso in considerazione circa tre tagli dei tassi quest'anno, in linea con le previsioni sui tassi della Fed.
Lo scenario di un costo del denaro più elevato per un periodo più lungo sfavorisce gli asset come l'oro che non distribuiscono cedole.
Effetto
Analisi tecnica. La caduta di ieri ha spinto il prezzo al di fuori del range laterale 2.070/2mila usd, che ha guidato la tendenza negli ultimi tre mes…
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